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Taranto, una Città votata al sacrifico in nome delle ragioni della produzione e dello sviluppo

18 maggio 2007

All'attenzione del Presidente della Regione Puglia NIchi Vendola e del Presidente di Arpa Puglia, Dott.Assennato

La mia Città sembra condannata a non vivere in pace.
Sembra quasi che a Taranto e a tutti noi cittadini si chieda di farsi carico di scelte impopolari.
Volete il lavoro? Accettate di ammalarvi. Il paese ha bisogno di rendersi indipendente dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico? Taranto, già pesantemente colpita dal punto di vista ambientale, sopporterà , tra gli altri, con un rigassificatore anche i rischi di un incidente rilevante.
Genova chiude la produzione a caldo, quella più dannosa per la salute e l’ambiente? E Taranto si sacrifica per garantirle continuità.
Potrei continuare all’infinito ma rischierei di amareggiarmi oltremisura.
Il motivo per cui mi rivolgo a Voi, in virtù del ruolo istituzionale ricoperto,attiene all’ ATTENZIONE che vi prego di assicurare alla mia amata Taranto.
Sento spesso parlare della comunità ionica come di un insieme distratto, pigro quasi disamorato della propria terra e del proprio destino;
Sento parlare della classe politica locale come di un insieme di uomini con i quali è facile “trattare”…
Credo che da questi due semplici aspetti, così come da molti altri per la verità, si sia generato lo stato di cose che caratterizza la realtà odierna.
Ognuno di noi ha dovuto fare i conti con un male infame capace di strappare le persone a noi care senza alcuna pietà. E come non guardare i grevi fumi e le rosse polveri di quei camini divenuti parte del nostro orizzonte che indisturbati avvolgono le nostre case, senza considerarli colpevoli del nostro dolore?
E quando i nostri figli ci chiedono perché tutto questo accade senza che nessuno faccia nulla per assicurare il rispetto della vita umana, un insopportabile silenzio ci pervade.
Oggi, un nuovo pericolo si aggiunge ai già noti:la diossina. Mi riferisco al dossier recentemente divulgato secondo il quale i livelli di diossina registrati a Taranto sono i più elevati d’Italia.
Da una rudimentale ricerca condotta su internet, ho scoperto che la diossina intaccherebbe il nostro apparato endocrino con effetti che si ripercuotono direttamente sulle generazioni future e quindi sui nostri figli.
È uno scenario che mi terrorizza.
Ed ecco perchè cerco di dialogare con chi ha il dovere e la responsabilità di occuparsi di noi, di decidere per il bene della comunità pugliese e di quelle ionica in particolare.
L’Assessore all’Ecologia e il Presidente dell’Arpa sono chiamati ad un compito estremamente delicato: assicurare il rispetto della salute e della vita umana tutelando, al tempo stesso, le esigenze della produzione, quelle economiche e le forti pressioni ad esse connesse.
La sezione dell’ARPA di Taranto sarà presto oggetto di un’importante ristrutturazione con un ampliamento del personale, con una nuova sede e con un nuovo dirigente che potrà assicurare una decisa inversione di tendenza rispetto al passato.
È questo che fiduciosa chiedo a tutti Voi.

Grazie
cordialmente

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