Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Mar Piccolo

Taranto: la questione dei dragaggi

Ci sembra indispensabile, prima di avviare una qualunque operazione di bonifica, rimuovere le cause che hanno prodotto tale inquinamento. La prima operazione da fare sarebbe quella di censire le fonti di inquinamento (attuali e passate) chiedendo ai responsabili di assumersi tutti gli oneri delle eventuali bonifiche.
13 febbraio 2006
Teresa D'Assisi (WWF Taranto)

Il logo del Wwf

Sulla questione dei dragaggi del mar Piccolo sono molte i giudizi e le posizioni presenti in città, non ultima quella del sindaco Rossana Di Bello. Recentemente infatti il sindaco ha incontrato i rappresentanti delle associazioni dei mitilicoltori preoccupati per gli effetti delle operazioni di dragaggio sull'ecosistema del mar Piccolo e di conseguenza sulla tutela delle coltivazioni di mitili. Il sindaco di Taranto ha promesso di farsi portavoce presso la Regione Puglia dei timori dei mitilicoltori e di chiedere al presidente della Regione un "fondo rischi" in grado di risarcire gli allevatori in caso di danni prodotti alle colture dai dragaggi. Noi riteniamo che in caso di danni ad un ecosistama così fragile come quello del mar Piccolo, gli allevamenti sarebbero compromessi per lunghissimo tempo, quindi non crediamo che un "fondo" possa mai risarcire un danno ambientale, forse irreparabile, e la perdita di un'attività che non solo garantisce la sussistenza per moltissime famiglie ma che fa parte dell'identità della città di Taranto. Per questi motivi così importanti non ha senso chiedere un "risarcimento danni" ma tutte le garanzie affinchè il rischio (sempre che i dragaggi siano realmente necessari!!!) sia uguale a zero! L'Università (facoltà di Scienze Ambientali) ed il CNR (Istituto Talassografico), seriamente preoccupati per la "leggerezza" con la quale la questione dragaggi è stata affrontata, hanno presentato due dettagliate proposte alla Regione su tutte le analisi e gli studi da realizzare prima di effettuare i dragaggi in modo da evitare ogni compromissione dell'ecosistema. Manifestazione a La Spezia Sarà molto interessante conoscere i risultati di queste indagini e soprattutto la conseguente posizione della Regione Puglia. Inoltre ci sembra indispensabile, prima di avviare una qualunque operazione di bonifica, rimuovere le cause che hanno prodotto tale inquinamento. La prima operazione da fare sarebbe quella di censire le fonti di inquinamento (attuali e passate) chiedendo ai responsabili di assumersi tutti gli oneri delle eventuali bonifiche. Non è giusto utilizzare fondi pubblici (di tutti) per rimediare ai danni prodotti da pochi responsabili. Chi ha inquinato paghi, dunque, ma prima di ogni altra cosa proteggiamo il nostro ambiente da chi ha a cuore, non la tutela del mar Piccolo, ma solo i propri interessi!

Articoli correlati

  • Dragaggi, rivediamo la normativa
    Taranto Sociale

    Dragaggi, rivediamo la normativa

    Il sindaco Stefàno scrive ai ministri all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per rilanciare lo sviluppo del porto di Taranto. «La centralità e la strategicità del porto di Taranto nel complessivo sistema portuale sono fattori pienamente riconosciuti. Va sbloccata una situazione legislativa che, così come pensata, non rende giustizia alla voglia di riscatto e alla necessità di crescita e di sviluppo economico dell’intero sistema portuale»
    19 settembre 2008
  • Dragaggi al Porto, ancora tutto fermo
    Taranto Sociale

    Dragaggi al Porto, ancora tutto fermo

    Ieri mattina il convegno della Società di chimica italiana. L’attribuzione degli agenti inquinanti alle fonti di emissione. E’ questa la nuova frontiera della lotta all’inquinamento, annunciata dal direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato. E’ fondato il timore che la lobby delle discariche sia in agguato per accaparrarsi milioni di metri cubi di sedimenti.
    19 marzo 2008 - Michele Tursi
  • «Ministero e Regione insieme per un accordo sull'AIA ILVA»
    Taranto Sociale

    «Ministero e Regione insieme per un accordo sull'AIA ILVA»

    Pecoraro Scanio ieri a Palazzo di Città. «Le nuove norme sui lavori nelle aree portuali in un decreto che sarà pronto in questo mese». E sull’Ilva il ministro dice: Regione coinvolta per un accordo sull’Autorizzazione integrata ambientale. L’Aia consentirà di tutelare la salute dei cittadini e di rispettare le norme europee. Pecoraro Scanio chiede l’accordo di programma. Dragaggi al porto, nel mese il decreto che li sblocca
    2 marzo 2008 - Domenico Palmiotti
  • Dragaggi, pressing sul ministro
    Taranto Sociale
    Vico vs Pecoraro Scanio, sollecitiamo l’emanazione del decreto attuativo

    Dragaggi, pressing sul ministro

    La vicenda dei dragaggi al porto di nuovo all’attenzione del ministro per l’ambiente. Dopo le polemiche di questi giorni, ad incalzare Pecoraro Scanio è l’onorevole Ludovico Vico. Il parlamentare ionico ripercorre tutto il procedimento legislativo sulle operazioni di dragaggio
    23 febbraio 2008
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)