Antimafia e intimidazioni

Cento alberi per Peppino Impastato

Lettera aperta a chi ha spiantato un albero dedicato a Peppino Impastato
Umberto Santino (Centro Siciliano di Documentazione "Peppino Impastato")
Fonte: La nonviolenza è in cammino n 56 - 11 aprile 2007

Cari mafiofili o cari mafiosi,
sradicando un alberello in uno spiazzo di Termini Imerese dedicato a Peppino
Impastato e scrivendo "Viva la mafia" avete voluto mandarci un messaggio,
chiaro, inequivocabile: spiantare la memoria di Peppino e vergare la vostra
professione di fede nella vitalita' della mafia.
Dovete rassegnarvi. La memoria di Peppino Impastato e' riuscita a vincere il
conformismo e lo spirito gregario di quanti lo hanno isolato da vivo e ha
vinto la ferocia dei suoi assassini e la complicita', interessata o
vigliacca, di quanti lo volevano far passare per terrorista incapace o
suicida. Grazie a una madre e a un fratello che hanno saputo rinunciare alla
religione barbarica dell'omerta' e della vendetta, ai compagni che hanno
voluto continuare sulla sua strada, ad altri che ne hanno fatto il compagno
di strada per un percorso trentennale che coniuga analisi e mobilitazione,
Peppino Impastato ormai fa parte della storia della Sicilia migliore ed e'
riconosciuto da moltissimi, in Italia e fuori, come esempio di intelligenza
e di impegno civile e politico.
Dovete prenderne atto: se i mafiosi pensavano di cancellare un nome e una
storia, hanno clamorosamente e definitivamente perso. E il vostro desiderio
di rivincita, se e' questo che cercate, e' destinato a un nuovo fallimento.
Il vostro gesto, insieme stupido e vile, avra' un effetto boomerang. Un
amico sconosciuto ci ha scritto: "Per ogni albero sradicato ne pianteremo
altri cento come quei famosi passi".
Facciamo nostra la proposta e rilanciamo una campagna che faccia conoscere,
sempre piu' e meglio, il Peppino Impastato reale, al di la' dell'icona
cinematografica. Proponiamo di presentare dovunque sia possibile la mostra
fotografica e i libri di Peppino e su Peppino, intensificando un'attivita'
che svolgiamo da tre decenni.
Cari mafiofili o cari mafiosi,
cogliamo perfettamente il senso del vostro "Viva la mafia". Sappiamo che
anche se in questi ultimi anni sono stati arrestati, processati e
condannati, capi e gregari, la mafia con il suo seguito di complicita' c'e'
ancora e la ragnatela di interessi e' ampia e forte. Ma sappiate che in
Sicilia, e non solo in Sicilia, ci sono uomini e donne, giovani che non
cesseranno mai di lottare contro la mafia e ogni forma di violenza e di
sopraffazione. E ci auguriamo che anche nelle vostre file si faccia strada
la consapevolezza che possono esserci strade diverse dal delitto e dalla
vilta'. Lo sapete benissimo: tutto il presunto onore dei mafiosi e' fondato
sulla vilta'. E se siete gia' mafiosi o se aspirate a diventarlo, con il
vostro gesto, consumato nel buio, di sradicare un arboscello che aveva il
torto di essere dedicato a Peppino Impastato, avete dato una pessima prova
di voi stessi. Abbiate almeno il coraggio di vergognarvi.
Con l'augurio di un domani alla luce del sole, anche per voi

Note: La mostra fotografica "Peppino Impastato: ricordare per continuare" va
richiesta al Centro Impastato, come i libri Lunga e' la notte, con gli
scritti di Peppino, La mafia in casa mia, storia di vita della madre, Cara
Felicia, dedicato alla madre. Il libro di Salvo Vitale, Nel cuore dei
coralli, e il volume con la relazione della Commissione parlamentare
antimafia, Peppino Impastato: anatomia di un depistaggio, vanno chiesti in
libreria.
Per informazioni e contatti: Centro siciliano di documentazione "Giuseppe
Impastato", via Villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, tel. 0916259789, fax:
091348997, e-mail: csdgi@tin.it , sito: www.centroimpastato.it

Articoli correlati

  • Gli studenti di Casal di Principe ricordano il sacerdote martire
    Sociale
    Trent'anni dopo l'omicidio di don Peppe Diana

    Gli studenti di Casal di Principe ricordano il sacerdote martire

    La figura di don Peppe Diana rappresenta un simbolo di speranza e di resistenza alla camorra. La sua memoria è un monito costante contro l'indifferenza e la complicità, invitando ciascuno di noi a non tacere di fronte alle ingiustizie.
    19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Quello che Peppino Impastato ci ha lasciato in eredità
    CyberCultura
    Tre prompt a ChatGPT e tre risposte dell'Intelligenza Artificiale generativa

    Quello che Peppino Impastato ci ha lasciato in eredità

    "Oggi, la sua eredità è ancora molto viva e può dare un senso alla vita di un giovane. Peppino Impastato rappresenta un'alternativa alla criminalità organizzata e alla corruzione. La sua storia è un richiamo alla responsabilità individuale e alla necessità di impegnarsi attivamente".
    16 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Oggi parliamo di Borsellino
    Sociale
    Il 19 luglio 1992 Paolo Borsellino veniva ucciso dalla mafia nella strage di via D'Amelio

    Oggi parliamo di Borsellino

    Salvatore Borsellino, fratello minore di Paolo Borsellino, si è dedicato attivamente alla sensibilizzazione delle coscienze e alla mobilitazione contro la mafia. «Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D’Amelio – ha detto –, ipocriti che portino corone e onori fasulli».
    19 luglio 2023 - Riccardo Orioles
  • Parte con una fiaccolata la settimana della Legalità a Palagiano
    Sociale
    In provincia di Taranto

    Parte con una fiaccolata la settimana della Legalità a Palagiano

    Alla fiaccolata parteciperanno le scolaresche. Gli alunni hanno preparato cartelloni e altro materiale che esporranno durante la fiaccolata. Insieme a loro ci saranno anche i genitori, le associazioni del territorio e le autorità.
    14 maggio 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)