Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 267

17 gennaio 2005
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)

Bello anche il film su padre Puglisi (dopo quello su Borsellino): bello
e dannoso. E' diventato una storia dolcissima, praticamente virtuale.
Chi, dove, quando, come, perche'?
Da qualche parte. Non a Palermo (questa Palermo), non in Italia (questa
Italia), non qui e ora. Nella Palermo di padre Puglisi - quella vera -
i mafiosi sono tornati a comandare.
Nell'Italia di Borsellino - quella vera - le interviste di Borsellino
vengono censurate alla tv.
Questi bei film si fanno in un paese in cui fra i personaggi che
comandano c'e' un mafioso come Dell'Utri. Ma questo non si dice. E
dunque si dice male tutto il resto.
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"Disoccupato lettore...". Si festeggia la nascita di don Chisciotte,
l'anziano rompicoglioni che s'affaccio' al mondo esattamente quattro
secoli fa, nel 1605, "en Madrid, en casa de Francisco de Robles,
librero". Il primo volume era dedicato all'on. Bejar, un Vip
dell'epoca: dedica quanto mai opportuna, per lo speranzoso autore, ma
purtroppo inutile, poiche' ne' Sua Eccellenza ne' altri politici si
degnarono d'accorgersi della novita'. Il Nostro se ne ando' dunque in
giro per il mondo, da solo. Anzi, solo no: aveva un amico, che e' piu'
di quanto normalmente tocchi ai Vip, e da questo amico imparo'
probabilmente tutto cio' che poi passo' alla storia come
"donchisciottismo", tranne l'autoironia. Quella no, era proprio sua: a
cinquant'anni, difatti, o impari a sorridere (e a ridere) di te stesso,
o e' meglio che ti butti dal primo ponte che trovi.
E dunque se ne vanno cosi', il contadino Sancho che s'e' ribellato a
tutto e finalmente ha deciso "riprendiamoci la vita". E l'intellettuale
Quijote, che per un programma cosi' semplice ha tuttavia bisogno di
sogni, fantasie, ideologie, cose "nobilitanti". Se ne vedono di cose,
in un viaggio cosi'. Alla fine, e' l'intellettuale a cedere, a
ridiventare normale e "buono". E' l'altro a riprendere Ronzinante -
anche se Cervantes, intellettuale, non lo dice - e a rimettersi per la
strada. Cosi', da qualche parte, incontrerete un panzone dall'aria
rozza su un cavallo bellissimo, per quanto vecchio, da cavaliere: se lo
incontrate seguitelo, perche' da qualche parte vi porta.
* * *
"Cervantino": aggettivo intraducibile, proprio dello spagnolo. Consiste
di ironia e dignidad.
E' cervantino Che Guevara, quando sorride dei propri sogni sul vecchio
diario, in Bolivia, la sera. Oppure il mio amico Vanni Stagno, che
aveva investito la liquidazione in un gregge di pecore - era stato
operaio in una fabbrica, tutta la vita, un capo di lotte e scioperi, un
lottacontinua - e lo incontravo lungo la spiaggia, in riva al mare, con
le sue venti pecore avanti e lui dietro. E sorrideva ironico, da
militante scettico, senza illusioni, sempre pronto.
Oppure... Insomma, c'e' molta Mancha nella sinistra vera, quella che
abbiamo conosciuto.
Ora, proprio in questo momento, mi sta chiamando Fabio da Catania
("Fabio, vedi di riorganizzarti anche tu, che' quest'anno si
ricomincia!"), e quindi interrompo un attimo per parlare con lui.
* * *
"En un lugar de la Mancha, de cuyo nombre no quiero acordarme, no ha
mucho tiempo que vivía un companero..."
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Antisemitismo. Terrificante polemica sui bambini ebrei degli anni
Quaranta, rapiti dai nazisti, salvati dai cattolici e battezzati. Alla
fine, in diversi casi, i battezzatori si sono rifiutati di restituirli
alle famiglie ebraiche cui erano stati strappati. Motivo: il battesimo
e' un sacramento e quindi implica un obbligo di educazione cristiana.
Questa tesi, pessima nel medioevo e sorprendente nell'ottocento, viene
portata avanti da diversi intellettuali "cattolici" di primissimo piano
ancora in queste settimane; e non su pergamene miniate ma su giornali
stampati, letti alla luce elettrica in caffe' cui possono liberamente
accedere uomini e donne. E' impossibile far polemica su cose come
queste. Che non dovrebbero succedere, semplicemente, da alcuni secoli;
se succedono, vuol dire che si va (molto) indietro.
Due giorni dopo la polemica, opportunamente, salta fuori un nazista
pentito a dire che Hitler considerava un gran nemico Pio Dodici, e anzi
lo voleva rapire. Pio XII, in realta', era - come quasi tutti i papi -
un antisemita. Nelle preghiere canoniche c'e' sempre, fin dopo la
guerra, quella "pro perfidis Judaeis", per i "perfidi Ebrei" che hanno
ucciso Gesu' Cristo; per abolirla ci volle papa Giovanni e il Vaticano
Secondo, non senza polemiche da parte dei vecchi cardinali.
(Ma perche' quando c'e' in giro dell'antisemitismo, contro gli arabi
come per la Fallaci o contro gli ebrei come per Messori, dev'essere
sempre il Corriere a raccoglierlo? Ormai e' ottant'anni che fa cosi', e
francamente stufa).
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Informazione. Un giovane venditore di "Terre di Mezzo" accoltellato in
pieno centro a Roma. Stava vendendo il giornale davanti alla
Feltrinelli di Torre Argentina quando e' stato avvicinato da un tizio
sulla trentina che ha cominciato a insultarlo: "Sporchi negri
tornatevene a casa". Il ragazzo ha reagito: "Come ti permetti di dire
cosi'?", al che il leghista ha tirato fuori un coltello e l'ha colpito.
Subito dopo e' scappato su una moto condotta da un altro fascista che
gli ha urlato "Dai vieni salta su" (il che farebbe pensare a un raid
premeditato). Ricovero per ferita da taglio alla coscia sinistra,
indagini della polizia, solidarieta' delle associazioni democratiche e
della societa' civile.
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Politica. Un ragazzo dell'Unione degli studenti e' stato aggredito da
coetanei di destra, durante una riunione studentesca in un liceo di
Roma, perche' gay. A Roma venti gay sono stati uccisi - anche prima
delle esternazioni di Buttiglione - nel corso degli ultimi vent'anni.
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Lumi. In Italia, nel corso di un processo per omicidio, l'avvocato
chiede la citazione di un esorcista per accertare la presenza o meno
del demonio nel reato. In Inghilterra e' in corso un esperimento a
Oxford (su volontari, probabilmente) per quantificare la relazione fra
fede religiosa e resistenza alle torture. In America, al processo per
gli abusi nelle carceri in Iraq, emerge un quadro abbastanza anni
Trenta (la Wermacht: "Ce l'ordinava la Gestapo". La Gestapo: "Non e'
vero, torturavate per i fatti vostri"). La terra continua a girare
attorno al sole, ma non si sa per quanto.
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E vai. Altri seicentocinquanta operai licenziati alla De Longhi, in
Veneto. Le linee di produzione verranno spostate in Cina.
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Voglia di verita'. La commissione d'inchiesta sull'assassinio di Ilaria
Alpi e' presieduta dall'avvocato Taormina. Questo basta per far capire
quanta voglia ci sia di accertare la verita'. Ha cominciato a cacciare
i consulenti esperti (tipo Di Nunzio, di Reporter Associati), poi
immagino che passera' a incriminare i giudici e a invocare "prove"
decisive, che poi pero' risulteranno prodotte di nascosto per
l'occasione. Non e' cosi' che si fa?
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Isole. I sardi, che amano la loro isola molto piu' dei siciliani, hanno
fatto una legge per proteggere le coste. Il governo italiano l'ha
subito bloccata. Penso che manderanno don Toto' Vasa-vasa, Vicere' di
Sardegna.
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La contromanifestazione (contro il gerarca arrivato da Roma) non era
affatto all'aperto.
Era al chiuso, in una sala del palazzo di giustizia. Poi pero' il
gerarca ha ordinato di chiudere la sala e non concederla ai magistrati.
I quali cosi' se ne sono dovuti andare all'aperto. Tutto cio', dalla
"giornalista" del Tg2, viene coscientemente nascosto agli ascoltatori,
che dunque vengono imbrogliati. Se questo e' giornalismo...
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Businness as usual. Confermati gli appalti (traduzioni, interrogatori,
analisi) a due ditte, la Caci e la Titan, coinvolte nelle torture in
Iraq. Entrambe erano state citate nel rapporto ufficiale degli
ispettori americani, ma cio' non e' stato evidentemente sufficiente a
toglier loro lo status di contractors.
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Armi in Iraq. "Va bene, non c'erano. E allora?".
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Piano Marshall alla rovescia. Quasi due miliardi di dollari (secondo la
Commissione di Compensazione delle Nazioni Unite) sono gia' stati
versati dalle nuove autorita' irachene, a titolo di "risarcimento di
guerra", a varie aziende. La maggior parte di queste ultime (circa tre
quarti del totale) sono multinazionali con sede negli Stati Uniti o in
Europa, fra cu Nestle, Pepsi, Philip Morris, Sheraton, Kentucky
Chicken, Shell, Bechtel, Mobil e Halliburton. I danni denunciati da
esse, nella maggior parte dei casi, non riguardano distruzioni fisiche
da parte del passato regime ma semplicemente una "perdita di profitti"
o (come nel caso di American Express) un momentaneo "declino degli
affari".
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Editoria. Fondi europei per Ciancio. Serviranno anche per la stampa
dell'edizione siciliana (vietata a Catania) di Repubblica. Surplace
dell'amministrazione comunale (centrodestra) che prima di sbloccare i
fondi di competenza vuol sapere come si comportera' il gruppo Ciancio
alle elezioni. Coltelli.
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Censura. Anche Paolo Rossi (dopo Hendel, Luttazzi, Celentano, Guzzanti,
ecc.) censurato senza spiegazioni in Rai. E' dai tempi di Luigi
Quattordici che non vengono censurati tanti comici nello stesso luogo.
In Rai si pensa adesso di mandare i presentatori in onda con un
cappuccio nero in testa. Al duplice scopo di ricordare l'Inquisizione e
celebrare la P2.
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Rai(P)Uno, Rai(P)Due, Rai(P)Tre. *Manca* niente?
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Radicali. Dice che non essendo la sinistra abbastanza democratica, se
ne andranno con la destra. Bene. Domanda. Il partito radicale,
tecnicamente, e' un partito democratico? I suoi iscritti hanno cioe'
reale diritto di voto all'interno del partito? O per caso comandano
autoritariamente i dirigenti, magari avendo trasformato (da anni) lo
statuto del partito in senso patrimoniale-proprietario? Esiste ancora
un partito radicale, oppure oramai si tratta di un brand aziendale come
tanti altri?
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Aumma aumma. Ansa. "La Shell ha riaperto tutte le sue stazioni di
pompaggio nel sud della Nigeria, che erano state chiuse a causa di
un'ondata di violenze.Lo ha annunciato un portavoce del gigante
petrolifero anglo-olandese a Lagos".
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E perche' qui no? Dice il Financial Times che alle conferenze stampa
del governo iracheno c'e' l'uso, a fine conferenza, di distribuire a
ciascun giornalista una busta contenente cento dollari, con i
complimenti del governo. Dice che lo faceva anche Saddam. In Italia
invece (ancora) non si usa.
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Cronaca. Palermo. Non trovano nulla di prezioso in casa, e alla fine
(c'erano entrati per rubare, di notte) portano via un cucciolo di
boxer, l'unica cosa forse di valore. E' successo in un basso di via
Pelligra, al villaggio Santa Rosalia.
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Cronaca. Novi Ligure. Si ribellano gli abitanti del paese alla troupe
venuta a girare un film sulla storia dei due ragazzi assassini del
2001. "Basta con questa storia! Perche' ricordate sempre quella?".
Perche' i bravi paesani erano gia' partiti, istigati dai leghisti, per
linciare un albanese innocente, innocente ma straniero. Solo
l'impopolare bravura di magistrati e carabinieri salvo' il poveretto
dalla gente di Novi, e assicuro' alla giustizia i veri assassini.
Questo andrebbe ricordato non in un film, ma in una tavola di bronzo
affissa al centro di Novi (o di Corleone, o di Treviso, o di Bari, o di
qualunque altra citta' in cui la brava gente "Io non c'ero").
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Cronaca. Palermo. Rapina in un negozio cinese, in via Lincoln.
Abbattuto a colpi di karate' dal proprietario, il rapinatore (G.G., di
trent'anni) e' stato poi soccorso e arrestato dalla polizia.
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Cronaca. Roma. Anziano polacco morto per assideramento nella baracca in
cui viveva, vicino all'Appia Antica. Non c'era riscaldamento e faceva
molto freddo.
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Cronaca. Bologna. Rumeno clandestino di 49 anni morto bruciato
nell'incendio della sua baracca di legno sotto un ponte sul Reno. Le
fiamme sono scaturite da candele usate per scaldarsi e far luce.
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Gatti. Anche in Inghilterra ogni tanto si aprono gli archivi dei
documenti governativi "riservati". Ne vengono fuori anche storie come
questa. Nel 1929 il Governo di Sua Maesta' autorizzo' l'Amministrazione
degli Interni a spendere un penny al giorno per il mantenimento di "un
felino efficiente" in grado di tenere a bada i topi che impazzavano per
i corridoi del ministero. I buoni risultati portarono, nel 1932, ad
aumentare lo stanziamento a uno scellino la settimana. Nel 1946 il
gatto in carica, che si chiamava Peter, aveva raggiunto la veneranda
eta' di 17 anni, e evidentemente non era piu' in grado di svolgere il
suo lavoro. Un funzionario chiede che vengano verificate le sue
capacita', un altro risponde che Peter "ha ancora un effetto
deterrente". Ma non basta: al termine della verifica, il 6 settembre,
il funzionario William McMillan ordina che il vecchio felino sia
soppresso "a spese del ministero". Il 21 giugno 1947, arriva il
sostituto, Peter II, ma qualche mese dopo finisce sotto un'auto mentre
imprudentemente traversa Whitehall. Gli succede Peter III, il primo a
diventare famoso. Dopo dieci anni di onorato servizio, nel 1958, la Bbc
gli dedica uno speciale e il ministero degli Interni viene inondato di
lettere di ammiratori del felino. Uno di questi chiede di sapere la
misura del collare per potergliene regalare uno nuovo. La risposta e'
secca: "Considerato che Peter e' un dipendente pubblico, non gli e'
consentito accettare regali". Nel marzo 1964, a 16 anni, anche Peter
III muore.
Il personale del ministero fa una colletta per dargli onorata sepoltura
in un cimitero per animali e lo saluta in grande stile con una
cerimonia nel corso della quale si stappano 12 bottiglie di champagne.
L'ultimo gatto ministeriale e' andato in pensione nel 1976. Si chiamava
Peta e, a differenza dei suoi predecessori, era femmina e di razza
pregiata.
Negli ultimi anni di servizio era pero' diventata grassa e pigra, come
emerge da una circolare.
(by pbr@libero.it )
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dinamitebla@inwind.it wrote:
< Ho quasi 34 anni, a scuola sono stata una mezza sega, di storia del
Novecento so poco perche' con il programma "non ci siamo arrivati".
Ammetto quindi la mia sontuosa ignoranza, a cui cerco di porre rimedio
nei modi a me possibili. Dell'origine fascista del "vi ho purgati
ancora" tottiano leggo ora su Manifesto, ma un braccio teso, perdio, lo
riconosco anche da sola, e mi si rivolta lo stomaco. Nient'altro da
dire, se non che l'Anpi, da quest'anno, avra' una nuova iscritta >
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j.fisaccord wrote (a EnzoB-owner@yahoogroups.com ):
< Quando sento tutto il bene che si dice di Enzo Baldonni che non ho
consciutto ma che mi sembra ormai essere come un figlio mi vienne la
rabbia. Non meritava questo brutto destino e mi domando quale
justificazione possono avere quelli che hanno tolto la vita a quel
raggazzo. Sono piu' che' settantenne , ho vissuto le guerre e la famina
ma non ho ancora capito perche' la razza umana e' cosi vile. Mi
vergogno d'essere uomo , nessun animale e' cosi cativo e infame. Prego
tutti quelli che hanno conosciutto Enzo e' che l'hanno apprezzato di
ben volere accettare la mia sympathia e il rispetto dovuto. Scusate gli
errori ma io sono francese e' non ho la pratica della lingua italiana.
Desidero solo portare la mia pie'tra a la me'moria de Enzo Baldonni.
Victor Giordanengo 135 route de laghet La Trinite' France >
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cieffegi@libero.it wrote:
< Due o tre anni fa c'e' stato un terremoto in Cina. Se non sbaglio, i
morti accertati furono oltre 40mila in piu' di quelli che ci sono stati
in Asia per il maremoto. Lo spazio dedicato dai tiggi e' stato meno di
un decimo di quello dedicato allo tsunami >
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Paolo V. wrote:
< "E' la natura il nemico, altro che madre: per lei siamo solo
formiche...". La natura segue il suo corso, e ci fornisce l'habitat per
vivere, se poi noi uomini andiamo nei letti dei fiumi, sui pendii dei
vulcani, sotto le montagne, in riva al mare, a costruire abitazioni,
alberhi ecc., mentre gli antichi uomini, conoscendone la pericolosita'
evitavano di insediarsi in quelle zone, la colpa non e' della natura,
ma del cretino uomo che pretende di cambiarne il corso! In piu' siamo
tanto stupidi dal farci guerra fra di noi... Il vero nemico sono le ns
stupide idee "religiose", fanatiche, fondamentaliste, che vanno
cambiate e come per incanto i problemi svaniranno! >
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mauro raimondo wrote:
< "L'onda lunga dei listini". L'ho letto anch'io quel titolo, mentre
tornavo dal natale trascorso da mio fratello a milano. Ho sentito un
brivido lungo la schiena (non metaforicamente ma veramente). Ciao,
insisti >
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Mario wrote:
< Mi puoi dire qualcosa in piu' su questa notizia riportata dal
Jerusalem Post secondo cui il maremoto che ha prococato 160.000 morti
non e' stato provocato dal terremoto ma da esperimenti atomici nella
zona condotti da Israele e India ? Io ci credo anche perche' se ci
facciamo caso si e' parlato solo del maremoto, case e palazzi e
alberghi distrutti dal terremoto nei filmati e secondo i racconti dei
testimoni non ce ne sono e inoltre tutti i filmati amatoriali sono
stati girati dai piani alti di alberghi e palazzi perfettemante
integri.
E perche' questa notizia del Jerusalem Post non e' stata riportata da
altri giornali e vari Tg delle Tv italiane ? Grazie per la risposta,
ciao >
* * *
Caro Mario, siccome l'ipotesi e' "politica", e andrebbe abbastanza
abbastanza d'accordo con le mie idee, debbo essere particolarmente
diffidente e attenermi alla regola del dubbio per tutto cio' che non e'
provato. Di prove scientifiche non mi sembra di vederne finora.
Percio', ora come ora, non ci credo. Restano tuttavia due riflessioni.
La prima: perche' tanta gente considera subito credibile un'accusa
cosi' grave? Ti ricordi i comunisti che mangiavano i bambini? Molti
anticomunisti ci credevano in buona fede. Ovviamente sbagliavano, ma il
loro errore era molto facilitato dall'esistenza dei gulag, che
"giustificava" emotivamente ogni altra possibile nefandezza. I gulag di
oggi (i bombardamenti, le invasioni, ecc.) aiutano a pensare che "gli
occidentali mangiano i bambini". La seconda: e' improbabile che
qualcuno si metta a provocare artificialmente terremoti per biechi
motivi politici. Ma e' abbastanza possibile che, anche per i terremoti,
vi siano concause oggettive (esperimenti nucleari compresi) non volute,
non determinanti, ma in qualche modo concorrenti. Se ne parlo' gia' ai
tempi di Mururoa, e le coincidenze statistiche fra esplosioni
sotterranee e incrementi di attivita' sismiche sono effettivamente
impressionanti. La verita' e' che conosciamo ancora pochissimo il
pianeta in cui viviamo ma lo trattiamo come se ne sapessimo tutto.
Questo e' il vero "complotto" di cui aver paura.
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cadutamassy@libero.it wrote:
< "(ANSA)-GAZA, 14 GEN- Si aggrava il bilancio del blitz palestinese a
una base militare d'Israele a Karni (confine Israele-Gaza): uccisi 6
israeliani e 3 palestinesi...". E poi e' israele
"l'assassino"!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono solo degli "sporchi vigliacchi" in
palestina ad usare i kamikaze. O forse la loro guerra viene
giustificata e si finge che siano sempre e solo delle povere vittime?
perche' invece del giornale, non organizzi un forum, un blog, o
qualsiasi altra cosa in cui inserire i commenti di chi ti legge? mi
piacerebbe, ogni tanto, dire la mia a tutti coloro che ti leggono.
invece devo inviare le mie mail solo a te, senza possibilita' di
dibattito >
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Bruna wrote:
< Mi piacerebbe che un giornale non fosse solo un elenco di notizie che
si susseguono e si seppelliscono, giorno dopo giorno; mi piacerebbe che
alcune di loro non sparissero perche' non piu' aggiornate, ma
rimanessero perche' sensate, o in cerca di un senso. Mi piacerebbe che
un giornale non fosse soltanto un aggiornamento, ma una domanda a cui
rispondere >
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Francesco Costa f-costa@email.it > wrote:
< Questo "flusso" di cui parli - cosi' come lo immagino io - e'
composto da almeno tre canali: quello cartaceo, quello telematico,
quello radiofonico. Andiamo con ordine. Quello che immagino e' un
prodotto la cui fruizione possa essere totalmente gratuita al lettore,
in tutti e tre i canali. Se prendiamo in considerazione il canale
cartaceo, non penso al classico "giornalino a distribuzione gratuita"
bensi' ad un "giornale a prelevamento gratuito". Dove? In tutti i posti
dove possiamo lasciarlo. Facolta' universitarie, aule studio, case
dello studente, circoli ricreativi, associazioni culturali e di
volontariato, parrocchie, gruppi scout e in tutti i posti che possono
chiederci di averlo.
Il canale telematico. Penso ad un sito internet che possa essere luogo
non solo di lettura ma anche di un confronto che possa articolarsi tra
la redazione e i lettori, e tra i lettori stessi. In questo senso il
mezzo weblog ha dimostrato di essere particolarmente adatto, ma il sito
non dovra' essere solo un blog. Penso ad un luogo virtuale che permetta
di leggere quello che la redazione scrive (non tutto quello che sta nel
sito andra' nel giornale, non tutto quello che sta sul giornale si
potra' trovare sul sito, eccezion fatta magari per gli archivi in pdf)
per il web.
Penso che le testate giornalistiche (tutte, nazionali e non) stiano
sbagliando clamorosamente il loro approccio con la rete. Quello che
fanno non e' altro che pubblicare sul web gli stessi articoli che
pubblicano su carta, o viceversa (la sostanza non cambia).
Pubblicano gli stessi articoli, come se un giornale ed un sito web
avessero gli stessi lettori, come se si leggessero allo stesso modo o
per lo stesso tempo. Non e' cosi'. Il lettore telematico e'
schizofrenico, clicca in un attimo da una pagina all'altra, cerca dei
link, dei riferimenti per qualsiasi cosa contenuta nell'articolo,
solitamente non ha molto tempo per fermarsi a leggere e una volta che
chiudera' la finestra difficilmente tornera' su quella pagina per
"rileggere". Il modo di leggere su carta e' completamente diverso: il
giornale cartaceo ti da l'opportunita' di fermarti su una frase o su un
concetto, ti permette di conservare e poi rileggere, di confrontare, di
ragionare.
Veniamo al terzo canale, quello radiofonico. Le webradio ormai non sono
piu' una novita' ne' una scoperta: le metti in piedi in un attimo e non
hai bisogno di grandi attrezzature.
Ma hanno un limite: le puoi ascoltare solo davanti ad un pc. Quella a
cui penso io e' una radio, ascoltabile in macchina cosi' come in casa,
che possa trasmettere musica vera all'interno di programmi veri, che
possa essere in tutto e per tutto alternativa alla marmellata tutta
uguale delle radio nazionali e locali.
Nel prodotto che immagino il canale cartaceo, quello telematico e
quello radiofonico non propongono mai le stesse cose ma si intersecano
nei loro principi complementari fornendo e formando una "cosa" unica,
che non sia ne' un giornale, ne' un sito, ne' una radio ma possa essere
tutte e tre cose insieme >
________________________________________
Antonio B wrote:
< Maiolo: un Carlo Porta che le dedichi un sonetto? Io non sono
Porta... ma ci provo:

Da estremista proletaria
ad Azzurra proprietaria,
che difende la ragione
solamente del padrone.
Quella furia irrancidita
che corrode la sua vita
meglio avrebbe a indirizzare
nella merda di 'sto mare
dove navigano fieri
farabutti e masnadieri
che propinano panzane
e che spandono letame
sulle vite della gente
gli venisse un accidente! >

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