Carro armato sbaglia la mira. Tre colpi sfiorano la spiaggia
Tre colpi sparati da un carro armato che sbagliano bersaglio e finiscono in un mare, a pochi metri da una spiaggia affollata. E’ successo ieri mattina nel litorale di Porto Pino, località balneare del Comune di Sant'Anna Arresi (Ca). sulla costa sud-occidentale della Sardegna, e confinante con il poligono militare di Teulada, tra i più estesi d'Europa.
In spiaggia, a quell'ora, c'erano diverse persone, tra cui alcuni bagnini che stavano sistemando lettini e ombrelloni. All'improvviso, un rumore sordo sull'acqua ha richiamato la loro attenzione: a 500 metri dalla battigia sono finiti in mare tre proiettili di un carro armato che si esercitava Ira le colline del poligono. Non sono esplosi, visto che si trattava di una simulazione, ma se fossero caduti appena poco più a riva si sarebbe potuto verificare il peggio. Subito dopo l'incidente, sono partiti accertamenti e indagini da parte della direzione del poligono e del Comando militare autonomo sardo per stabilirne le cause. "Errata individuazione del bersaglio predisposto o evento accidentale di tipo balistico(rimbalzo anonimo dei proiettili sulla superficie di impatto)» sono state le prime ipotesi fornite dall'esercito. In parole povere, si sarebbe sbagliato obiettivo o non si è tenuto conto che i proiettili, sparati dalle blindo "Centauro” armate di un cannone da 105/52, avrebbero potuto incontrare un ostacolo prima di terminare la corsa.
Il loro raggio d'azione si è allargato oltre cento metri rispetto a quella che in termini tecnici viene chiamala "campana di sgombero”, ovvero il perimetro del poligono. Soltanto paura, quindi, ma un nuovo caso che infiamma la già rovente questione delle aree militari della Sardegna, la regione più militarizzata d'Italia. Il poligono di Teulada, tra l’altro, è al centro di una protesta da parte dei pescatori locali, che per buona parte dell'anno sono costretti a sospendere la propria attività perché nello spazio circostante la pesca è vietata a causa delle esercitazioni. Le reazioni non si sono fatte attendere. Il Codacons ha sollecitato un'inchiesta da parte della Procura militare di Cagliari, mentre Ermete Realacci, deputato un'esercitazione, che munizioni e colpi possano costituire una minaccia per il territorio e la popolazione». Mauro Bulgarelli, infine, deputato dei Verdi, ha presentato un'interrogazione al ministro della Difesa Antonio Martino, sollecitando l'urgenza di bonificare il mare isolano dai residuati delle esercitazioni e dagli ordigni inesplosi.