Il vescovo caldeo di Kirkuk, Louis Sako: «Vi siamo vicini» «Pregherò per tutti gli italiani coinvolti in questa tragedia»
Il mese scorso il presule aveva tenuto una conferenza a Bolzano per Pax Christi
«Sono combattenti esterni all´Iraq»
Il vescovo caldeo di Kirkuk, don Louis Sako, un mese fa era in visita a Bolzano per delineare il quadro dell´Iraq nel dopoguerra. Oggi da Mosul parla dell´attentato agli italiani
BOLZANO-MOSUL - Si sta preparando all´ordinazione episcopale, mons. Louis Sako, vescovo caldeo a Kirkuk in Iraq. E molti altoatesini in questi giorni gli sono vicini, perchè la coincidenza ha voluto che la sua nomina a vescovo avvenisse proprio lo scorso mese, mentre padre Louis era in viaggio verso Bolzano per partecipare ad un incontro organizzato dalla sezione bolzanina di Pax Christi. E una delegazione di amici italiani di padre Louis è in partenza, in queste ore, per partecipare alla cerimonia solenne a Kirkuk, che verrà celebrata veneredì 14 novembre. Proprio a Bolzano è stato proiettato il film «Ritorno in Iraq» - girato a Mosul da don Renato Sacco - in cui i sopravvissuti raccontano i loro giorni infernali sotto le bombe dell´alleanza angloamericana: bimbi, donne, uomini, fedeli della parrocchia di Mosul dove don Sako ha fissato la bandiera della pace offerta da un gruppo di pacifisti italiani. Abbiamo raggiunto il nuovo vescovo di Kirkuk telefonicamente a Mosul.
Monsignor Louis Sako buongiorno. Ma oggi per noi italiano non è affatto un buon giorno, è un giorno tristissimo perchè la furia tremenda del terrorismo si è scatenata contro gli italiani. Ci sono 18 vittime e molti feriti. Come avete vissuto voi, in Iraq, questa giornata?
Sono profondamente angosciato e indignato. Mi sono subito messo in contatto con le autorità ecclesiali irachene per capire cosa sta accadendo ai carabinieri in missione a Nassiriya. Sono inorridito per quello che è accaduto. Il primo pensiero che ho avuto è stato per voi, per gli amici italiani e quelli bolzanini.
Lo sa che a Nassiryia c´è anche un battaglione di carabinieri di Laives, vicino a Bolzano?
Davvero? Non lo sapevo. Ma adesso che me lo dice sono ancora più angosciato. Ho vissuto a Bolzano uno dei momenti più belli del mio ultimo viaggio in Italia. Cercherò di raccogliere tutte le notizie che posso per sapere come stanno gli italiani impegnati a Nassryia
Ma cosa ha potuto causare un attentato simile contro gli italiani?
Ho paura che si stia rafforzando l´asse dei combattenti antioccidentali con elementi esterni all´Iraq, combattenti legati alla Siria, all´Arabia Saudita, allo Yemen. Gli arabi hanno paura che l´occupazione irachena sia un primo passo verso l´occupazione della Siria e dell´Arabia. Ma non tutti in Iraq la pensano così, ci sono anche molti uomini e donne che lavorano per la pace e per creare presupposti di condivisione con gli europei e, soprattutto, verso gli italiani che consideriamo amici del nostro popolo.
Nassiryia è una città particolarmente violenta?
È una città fra Bagdad e Bassora. Non sono i cittadini di Nassiryia, ma i combattenti da altre nazioni a provocare questi attentati.
Come sta reagendo la chiesa caldea a questi attentati?
A livello di vertice c´è la più totale condanna. I fedeli, invece, sono molti tristi, perchè soprattutto voi italiani siete amati dal popolo semplice iracheno. Questo attentato terribile è un attentato anche contro di noi. È un attentato contro il popolo iracheno. Fra poco ci sarà la mia ordinazione episcopale. Una festa, ma una festa triste: pregherò per le vittime e pregherò per tutti voi, in Italia e a Bolzano dove ho molti amici.

Sociale.network
#spesemilitari #sondaggi
Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.
#Ucraina #UK
Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera #StormShadow all'#Ucraina, aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella #Russia, ha riferito #Bloomberg il 3 novembre, citando fonti anonime.
https://kyivindependent.com/uk-supplies-ukraine-with-additional-storm-shadow-missiles-for-deep-strikes-into-russia-bloomberg-reports/
#Sudan
Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (#RSF). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.
https://retepacedisarmo.org/2025/rete-pace-disarmo-stop-armi-italiane-agli-emirati-arabi-basta-complicita-con-chi-alimenta-guerra-in-sudan/
"Aumentate i salari, non le #spesemilitari". A #Milano, un migliaio in piazza contro la #guerra
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/05/salari-spese-militari-protesta-piazza-milano-guerra/8185144/
#cappellanimilitari
#4Novembre – Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
https://www.ordinariatomilitare.it/2025/11/04/4-novembre-mons-saba-scrigno-prezioso-che-custodisce-il-generoso-impegno-di-sacerdoti-religiosi-e-religiose/
#cappellanimilitari
Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco
Commento all’intervento dell’ordinario militare sul #4novembre.
“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/l-opinione-di/5475-pusillanime-a-chi
La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a #Pokrovsk. E la notevole distanza fra l'#Ucraina della #propaganda e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.
#Ucraina #Pokrovsk
Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.
https://www.rsi.ch/info/mondo/Si-complica-per-l%E2%80%99Ucraina-la-situazione-a-Pokrovsk-e-Kupyansk--3257138.html
#Ucraina #Russia
#Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese #raffinerie di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere #giornalisti stranieri alle aree di #Pokrovsk e #Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry #Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24
#Ucraina, #Bild: i russi hanno preso l'80% della città di #Pokrovsk
L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24
Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della #Russia?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:
"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".
Troppe domande su #Gaza, giornalista licenziato - Articolo21
https://www.articolo21.org/2025/11/troppe-domande-su-gaza-giornalista-licenziato/
Terzo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Secondo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ed ecco la procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ecco come #Facebook reagisce alla pubblicazione di un post sul #4novembre