Palestina

Dal sito

  • Editoriale
    La matrice stragista e i depistaggi

    Strage fascista di Brescia: sentenza dopo 51 anni conferma le complicità istituzionali e atlantiche

    La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.
    4 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Sociale
    Ritratti di streghe africane

    L'anima in uno sguardo

    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
    2 aprile 2025 - Roberto Del Bianco
  • CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Tantissime iniziative in tutta l'Italia i prossimi 3, 4 e 5 aprile

    Un fine settimana arcobaleno contro il riarmo, la guerra, la NATO

    La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
    1 aprile 2025 - Patrick Boylan
  • Storia della Pace
    Un punto di riferimento per la comunità scientifica e per le reti di solidarietà internazionale

    Ci lascia Paola Manduca, biologa e genetista

    Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Un altro mattone contro il Muro

Pink Floyd in Palestina Concerto a Newe Shalom: «tear down the wall», abbattetelo, scrive sulla parete il padre di The Wall
23 giugno 2006
Michele Giorgio
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Contro ogni muro tra i popoli, in sostegno dei diritti negati sempre e ovunque. Roger Waters, il genio di «The Wall», lo storico frontmandei Pink Floyd, è venuto a ribadirlo in Israele, con brani musicali e dichiarazioni rilasciate davanti ai lastroni di cemento armato che circondano Betlemme. Grandissima attesa per il concerto di ieri sera nel piccolo centro abitato di Newe Shalom, tra Gerusalemme e Tel Aviv, scelto dal cantante e compositore proprio perché è un esempio di convivenza tra ebrei e palestinesi. Una risposta a chi ha progettato e realizzato il muro in Cisgiordania spaventato dalle «tendenze demografiche», dal «preoccupante aumento del numero degli arabi». Di fronte a 45mila persone, tra cui non pochi palestinesi di Israele, Waters ieri sera ha esortato a ripensare il futuro, a programmare la convivenza e non la separazione, a rispettare i diritti e non a negarli. Ha sprigionato ancora una volta quel «fluido rosa» che ha fatto riflettere generazioni di fans.
«Tear down the Wall» (abbattere il muro) ha scritto Waters mercoledì su un lastrone del muro, all'altezza di Betlemme. «E' una costruzione orribile», ha detto ai giornalisti la mente e l'anima dei Pink Floyd. «Lo avevo visto in fotografia, ne avevo sentito parlare parecchio, ma se non sei qui, non puoi immaginare quanto straordinariamente oppressivo sia e quanto sia triste vedere la gente che passa attraverso queste piccole aperture. E' una follia, farlo cadere può essere difficile ma alla fine dovrà succedere». Prima di lasciare Betlemme, Waters ha voluto aggiungere la sua scritta ai numerosi graffiti sul muro. Non è il suo primo muro: nel 1990 il leader dei Pink Floyd aveva eseguito la sua opera davanti a ciò che restava di quello di Berlino. Il concerto era previsto in origine nello stadio di Tel Aviv, ma, in seguito alle critiche dei fans palestinesi e inglesi ha deciso di spostarlo a Newe Shalom. Un ripensamento che ripaga i palestinesi della forte delusione provata un paio di settimane fa per il megaconcerto in Israele dei Black Eyed Peas. I componenti della band hip hop, impegnata contro il razzismo e apertamente schierata contro le discriminazioni e l'apartheid, non hanno pronunciato una parola contro l'occupazione di Cisgiordania e Gaza. Uno schiaffo ai palestinesi ma anche a quella sinistra israeliana che vede nel negoziato l'unica soluzione per il conflitto.
E mentre Roger Waters ieri preparava a Newe Shalom il suo concerto, le reti televisive mondiali riferivano che il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente palestinese Abu Mazen avevano finalmente «rotto il ghiaccio» grazie all'invito a colazione di re Abdallah di Giordania nella millenaria città nabatea di Petra. Un rituale ben noto: «calorosa stretta di mano» seguita dalla decisione di formare una commissione congiunta per la preparazione un summit vero e proprio. Parole concilianti che contrastano con la realtà sul terreno, con la determinazione di Olmert di portare avanti il suo piano unilaterale e la costruzione del muro, con la decisione del ministro degli esteri israeliano Peretz di continuare i raid aerei su Gaza - ieri ci sono stati i funerali delle ultime due vittime innocenti, una donna incinta e suo fratello - con l'insistenza dei militanti palestinesi che continuano a lanciare razzi su Sderot, con l'incessante pressione militare israeliana su Cisgiordania e Gaza. Dopo le frasi concilianti, Abu Mazen ha ribadito che i palestinesi non rinunceranno a chiedere uno stato entro i confini del 1967. «Non chiediamo niente di più - ha detto - ma non accetteremo niente di meno». Olmert ha affermato di essere «convinto che Israele dovrebbe estendersi dal fiume Giordano al mare».

Articoli correlati

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Editoriale
    La matrice stragista e i depistaggi

    Strage fascista di Brescia: sentenza dopo 51 anni conferma le complicità istituzionali e atlantiche

    La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.
    4 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Sociale
    Ritratti di streghe africane

    L'anima in uno sguardo

    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
    2 aprile 2025 - Roberto Del Bianco
  • CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Tantissime iniziative in tutta l'Italia i prossimi 3, 4 e 5 aprile

    Un fine settimana arcobaleno contro il riarmo, la guerra, la NATO

    La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
    1 aprile 2025 - Patrick Boylan
  • Storia della Pace
    Un punto di riferimento per la comunità scientifica e per le reti di solidarietà internazionale

    Ci lascia Paola Manduca, biologa e genetista

    Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Cio' che occhio ha visto cuore non dimentica

Proverbio Bandibu

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...