Palestina

Comunicato Stampa

Il nuovo governo italiano non usi due pesi e due misure nel conflitto Palestina-Israele.

L' Europa rischia di fa diventare una catastrofe la crisi palestinese.
14 aprile 2006

Luisa Morgantini, coordinatrice di una delegazione di sette Eurodeputa
ti
di differenti gruppi politici, tra cui Chris Davies (ALDE, UK), Andre' Brie
(GUE/NGL, Germania), David Hammerstein Mintz (GREENS/EFA, Spagna), Veronique
Mathieu (PPE-ED, Francia), Proinsias De Rossa (PSE, Irlanda), Margrete Auken
(GREENS/EFA, Danimarca), ha dichiarato:

"Mi auguro che il nuovo Governo italiano, che si formerà
dopo le elezioni,
terrà conto di una politica per il Medio Oriente incentrata sul dialogo
e
la mediazione e che si impegnerà attivamente per il rispetto della
legalità internazionale in Israele e Palestina, abbandonando la politica
dei "due pesi e delle due misure" che nuoce ai palestinesi ed agli
israeliani, ma principalmente all'Europa.

'La dichiarazione di Prodi sul nuovo Governo Palestinese prosegue
l'Eurodeputata indipendente di Rifondazione comunista, membro del gruppo
Gue/Ngl e Presidente della Commissione Sviluppo al Parlamento Europeo-
è
positiva solo se davvero opererà per una linea di maggiore flessibilità e
apertura dell'UE rispetto al Governo democraticamente eletto dal Popolo
Palestinese'.

Nel suo insieme la Delegazione di Europarlamentari, che per la prima volta
ha incontrato rappresentanti eletti al Consiglio Legislativo Palestinese
della lista "Change and Reforma" (Hamas) ha espresso con molta nettezza la
necessità di aprire i canali diplomatici. I Rappresentanti di Hamas che
abbiamo incontrato hanno ribadito chiaramente di essere pronti a riconoscere
i confini del 1967 e l'OLP come rappresentante legittimo del popolo
palestinese, dichiarazioni che implicano automaticamente anche il
riconoscimento dello Stato di Israele. Un riconoscimento, però, che deve
essere reciproco e basato sulla soluzione dei 'Due popoli e due Stati'.

I rappresentanti del nuovo Parlamento Palestinese, che hanno anche ribadito
il fatto che da oltre 18 mesi Hamas rispetta il cessate il fuoco e che
continuerà a farlo, hanno chiesto, quindi, la piena reciprocità, e la
fine
dell'occupazione israeliana e della chiusura dei territori che strangola
no
la popolazione palestinese.'

Alla luce di tali dichiarazioni e avendo visto in prima persona la tragica
situazione economica in cui versano le Istituzioni e il Popolo Palestinese,
Luisa Morgantini, a nome di tutta la delegazione di Europarlamentari ha
chiesto all'Unione Europea di riconsiderare la posizione espressa
dall'ultimo consiglio dei Ministri degli Esteri UE e di non congelare i
fondi destinati all'Autorità Nazionale Palestinese'

'A Gaza abbiamo constatato una vera e propria emergenza umanitaria
"ha continuato Luisa Morgantini- la popolazione è allo stremo, negli ospedali
non ci sono più medicine. La chiusura della striscia di Gaza da parte del
Governo israeliano anche agli aiuti umanitari e l'impossibilità di
esportare i prodotti agricoli che marciscono nelle serre o qualsiasi tipo di
merci, i persistenti bombardamenti che coinvolgono anche civili e bambini,
esasperano una situazione insostenibile aggravata ora anche dall'emergere
dell'influenza aviaria.

L'isolamento dell'Autorità Palestinese non solo è un errore poltico, ma
anche un messaggio grave e pericoloso.

L'Europa, che continua a sostenere la necessità di una soluzione del
conflitto all'interno della legalità internazionale, deve portare avanti
una linea di fermezza e attivarsi concretamente per la ripresa del
negoziato, assumendo misure concrete verso il Governo Israeliano, come,
ad esempio, la sospensione dell'accordo di associazione, in applicazione
dell'art 2 sulla violazione dei diritti umani, per le reiterate violazioni
della legalità internazionale ai danni della popolazione e dell'Autorità
Nazionale Palestinese, a cominciare dall'occupazione e dalla costruzione del muro'.

"Ogni minuto è prezioso - hanno ribadito i parlamentari europei in una
conferenza stampa tenuta a Gaza - unilateralmente il governo israeliano
erode ed annette territorio palestinese dichiarando esplicitamente di
volere, con la costruzione del muro, definire i confini tra palestinesi e israeliani".

"Il nuovo governo italiano - conclude Luisa Morgantini - deve impegnarsi
affinché i due popoli possano coesistere in pace nei loro due stati, entro
confini definiti dalla legalita` internazionale e dai negoziati e non dai
gesti unilaterali del potere occupante. La pace e la giustizia sono
necessari ai palestinesi come agli israeliani".

Care tutte e tutti,

in questi giorni sarebbe davvero utile tempestare, alcuni hanno detto
"bombardare" di mail i rappresentanti dell'Unione Europea in merito alla
sospensione dei fondi all'autorità palestinese. In realtà la questione è
gravissima, danneggiati non ne sono i leader di Hamas ma tutta la
popolazione palestinese. L'Unione Eurpea non solo ha sospeso i nuovi
finanziamenti ma ha anche bloccato i progetti già in corso, nei settori
vitali, infratrutture, sanità, educazione e altro. E' vero che continua a
dare aiuti alle Ong e alle organizzazioni internazionali, e vorrebbe
dirottare su Ong gli altri fondi. Questo è assurdo perché queste Ong non
sarebbero comunque in grado di svolgere le funzioni che svolgevano le
autorità statali ed in più si crea un paradosso tragico, indebolire sempre
di più le strutture del futuro stato palestinese: ricordo che nelle
operazioni militari di Sharon le prime cose colpite sono state appunte le
infrastrutture dell'autorità palestinese.

Per questo vi allego gli indirizzi, i telefoni e le mail delle personalità
dell'Unione ai quali vanno indirizzate le richieste. Lo faccio anche per
ché ho visto che quelli inviati dai diversi gruppi erano parziali o non
pertinenti.

Vi pregherei pero' di aggiungere a questi i rapprensentanti del governo
italiano, bisogna sempre ricordare che il Consiglio dell' Unione Europea
é composto dai primi ministri di ciascun paese o dai ministri degli esteri
sempre di ciascun paese, e in realtà sono questi paesi insieme che
decidono.

Mi è stato detto che il giorno 20 a Bruxelles vi sarà la riunione dei
responsabili della Cooperazione con la Palestina dei paesi dell'Unione
Europea. Quindi inviate subito le vostre richieste.

Qui di seguito troverete gli indirizzi e vi rimando il comunicato stampa
che ho fatto per il nuovo governo italiano dopo la mia visita in Palestina
e Israele con Parlamentari Europei.

Un abbraccio,

Luisa Morgantini

telefono

fax

mail

indirizzo

José Manuel Barroso

02 298 8150

02 292 1494

sg-web-president@cec.eu.int

European Commission, 1049 Brussels

Benita Ferrero Waldner

02 299 4900

02 298 1299

benita.ferrero-waldner@cec.eu.int

European Commission, 1049 Brussels

Javier Solana

02 285 5660

02 285 5353

javier.solana@consilium.eu.int

Council of the European Union, Secretary General, Rue de la Loi 175, 1048
Brussels

Marc Otte

02 285 8763

02 285 8752

marc.otte@consilium.eu.int

Council of the European Union, Rue de la Loi 175, 1048 Brussels

Josep Borrell Fontelles

02 284 5341 / 7351

02 284 9341

PresidentPE@europarl.eu.int

European Parliament, PHS 11B011, rue Wiertz, 1047 Brussels

Note: * Coordinatrice della delegazione di Eurodeputati in Israele e Palestina,
9/13
Aprile 2006,

Presidente della Commissione sviluppo al Parlamento Europeo e Membro del
gruppo GUE/NGL.
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