Palestina

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Chiarire il lessico dell'occupazione

Il discorso politico israeliano poggia su termini il cui senso si è distorto a tal punto che si è distorta anche la comprensione della realtà che si cela dietro questi termini.
25 luglio 2003
Amira Hass
Fonte: Ha'aretz - 11 giugno 2003

Eccone qualche esempio:
Chiusura:
Alla vigilia del summit di Aqaba, le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato che "la chiusura è stata tolta ". I giornalisti della radio si sono affrettati ad annunciare: "la chiusura è tolta". Poi tutti si meravigliano che i palestinesi non si mostrino riconoscenti. Ripetiamolo per la milionesima volta: la chiusura imposta ai palestinesi non è mai stata tolta; si è un po' allentata, in qualche caso. Il regime di chiusura nella West Bank e nella Striscia di Gaza è stato instaurato nel gennaio 1991 e da allora è continuato senza interruzione.

Vale a dire prima di Oslo, prima dell'instaurazione dell'Autorità Palestinese e degli attentati suicidi nelle città israeliane. Da allora Israele conduce una politica radicale che impedisce ai palestinesi di spostarsi. Le autorità militari accordano dei lasciapassare a una minoranza di palestinesi. Quando vogliono si tratta di un'ampia minoranza, se no di una piccola. Ci sono chiusure "ordinarie" per gli spostamenti dai territori ad Israele e da Gaza alla West Bank. E poi ci sono le chiusure "interne", che negli ultimi due anni e mezzo sono state molto strette. Centinaia di checkpoints e di blocchi impediscono lo spostamento da città a città, villaggio a villaggio.
Ci sono posti in cui alla gente è permesso di passare a piedi, di camminare per uno o due chilometri da un veicolo all'altro. Talvolta, in alcuni posti, si proibisce alla gente di lasciare un villaggio o una città.
La gente si sposta faticosamente con percorsi complicati. Spesso sono sorpresi dai soldati e tenuti per punizione sulla cima di una collina per ore, ad un incrocio, al sole, al freddo, per tutta la West Bank. Ai palestinesi non è consentito viaggiare sulle principali autostrade della West Bank che possono essere usate solo dai coloni.

Checkpoints:
Gli israeliani sono convinti che i checkpoints servano per impedire ai terroristi di entrare nel loro paese. Nessuno chiede in che modo i checkpoints fra villaggio e villaggio o città e villaggio possano servire a tale scopo, anche quando i villaggi e i paesi sono lontani dalla Green Line o anche dagli insediamenti.
Un checkpoint danneggia molto più della sola economia. Il suo scopo è il logorio e l'umiliazione quotidiana. Significa costante conflitto con i soldati come è successo lunedì al checkpoint di Sudra a nord di Ramallah. Coloro che passano in quel punto devono camminare per due chilometri, da un taxi all'altro.
Le ambulanze non possono passare. Gli anziani e i malati sono spinti su sedie a rotelle fornite dai servizi di soccorso palestinesi. Talvolta, quando non ci sono alternative, il malato è sistemato su carretti che solitamente sono impiegati per trasportare carichi pesanti.

Lunedì pomeriggio un'unità dell'esercito di difesa israeliana ha fatto mettere in fila degli uomini che stavano rientrando a casa, su entrambi i lati del checkpoint. Quelli che provenivano da Ramallah erano controllati e poi autorizzati a passare, lentamente. Quelli che provenivano da nord, soprattutto studenti, sono stati messi in fila per un'ora senza nessuno che li controllasse. Secondo un testimone oculare, un professore universitario, c'era un soldato che si muoveva costantemente lungo la fila spingendoli per "mantenere l'ordine". L'atmosfera era davvero rilassata. Non faceva troppo caldo, gli studenti chiacchieravano. Uno di loro ridacchiava. Per qualche ignota ragione il soldato si è arrabbiato, si è lanciato sullo studente colpendogli lo stomaco con il calcio del fucile. Lo studente lo ha guardato dritto negli occhi. Il soldato con un pugno lo ha colpito al viso. (L'IDF non ha dato risposte fino al momento in cui siamo andati in stampa).

Avamposti illegali:.
L'intenzione originaria era di estendere gli insediamenti durante il processo di Oslo, senza essere fermati. Nel frattempo, la maggior parte sono stati legalizzati, de jure o de facto. La gente dimentica. L'uso del termine "illegale" fa scordare alla gente il fatto che il diritto internazionale proibisce tutti gli insediamenti nella West Bank e a Gaza perché questa legge proibisce alle forze di occupazione di trasferire la propria gente all'interno dei territori occupati. Ma dimentichiamo il diritto internazionale. Se è tanto naturale per gli ebrei di Tel Aviv e di Ra'anana trasferire nuovi insediamenti vicino a Ramallah e a Hebron, perché i palestinesi non possono trasferirsi da Ramallah e Gaza nelle zone vicine a Tel Aviv (con i finanziamenti del governo)?
Perché i diritti straordinari di cui i godono gli ebrei fra il Mediterraneo e il Giordano sono così ovvi ?

Non vogliamo controllare la popolazione palestinese: Ariel Sharon ha detto questo per correggere l'impressione lasciata dalla sua dichiarazione secondo cui si deve metter fine all'occupazione. Niente di nuovo in questo. Già all'inizio del processo di Oslo era chiaro che Israele non desiderava essere infastidita dalla seccante responsabilità di controllare una popolazione civile senza diritti elettorali e che non vuole essere governata. Israele quindi ha trasferito all'Autorità palestinese tutte le responsabilità civili senza accordarle la minima autorità sul territorio della West Bank. Gli ebrei accetterebbero di vivere sotto "Consigli ebraici" autonomi, in enclavi chiuse e senza terra ? Ovviamente no.
Perché mai i palestinesi dovrebbero accettare, senza terra, né acqua, né libertà di movimento che costituiscono la materia prima necessaria allo sviluppo di qualunque comunità umana?
Allora perché dovremmo considerare la dichiarazione di Sharon come un grande risultato in direzione della pace?


Note: Traduzione a cura di zmag - http://www.zmag.org/italy/

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@peacelink - 7/11/2025 14:11

I crimini di russi in : chi e perché sta bloccando la Corte Penale Internazionale - Valigia Blu

valigiablu.it/crimini-guerra-r

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Il presente e il futuro dell’ senza uomini | il manifesto

Giovani in fuga, e : al fronte i soldati scarseggiano, mentre nelle retrovie i civili fanno di tutto per sfuggire alla

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Oggi, venerdì 7 novembre, sarà presentato al governo belga un piano di difesa dai del valore di 50 milioni di euro e discuterà un ulteriore coordinamento con il commissario europeo alla Difesa Andrius .

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Dal 20 ottobre al 4 dicembre 2025: negli ospedali, nelle università e nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle periferie delle città, nelle carceri, nei consultori, nei centri per i migranti.

Parte il 20 ottobre da Campobello di Mazara (Trapani), con la solidarietà con i migranti la “Carovana per un’economia di pace” promossa da Sbilanciamoci! e dalla Rete Pace e Disarmo.

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Arrestato Almasri, è accusato di aver torturato i detenuti e averne ucciso uno | ANSA.it

La Procura generale libica ha ordinato la detenzione di Osama Anjim e il suo rinvio a giudizio con l'accusa di di detenuti e della morte di uno di loro sotto tortura.

@peacelink - 7/11/2025 6:51

La è ospitata da una nazione governata da un presidente progressista, .

@peacelink - 7/11/2025 6:43

Il baritono russo non canterà nel Don Giovanni al Filarmonico di : "È vicino a ", esulta la Fondazione .
Rainews

@peacelink - 7/11/2025 6:36

è un monumento alla stupidità militare

@peacelink - 6/11/2025 22:19

Amnesty International ha sollecitato protezione per la popolazione civile della regione sudanese del , sottoposta a un crescendo di attacchi da parte dei paramilitari delle Forze di supporto rapido (). “Il mondo non può continuare a girare le spalle alla popolazione civile del Sudan. È incomprensibile rimanere a guardare mentre i civili rischiano di essere uccisi dalle Fsr", ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di .

amnesty.it/sudan-urgente-prote

@peacelink - 6/11/2025 22:15

Dall’inizio della guerra in , notava Le Monde, gli incassi extra della per il settore energetico sono stati pari, al 31 dicembre 2024, a 107,7 miliardi di euro (quasi 125 miliardi di dollari) e non è irragionevole pensare che entro fine anno, nonostante il calo dei prezzi rispetto al 2022-2023, possano essere cresciuti di un’altra ventina di miliardi. L’aiuto di Oslo a Kiev dunque è ampiamente finanziato, nell’erario norvegese, dalle ricadute fiscali.

InsideOver

@peacelink - 6/11/2025 22:11


A gestire i flussi di aiuti all' in seno al governo norvegese c’è una vecchia conoscenza di , il ministro delle Finanze, nonché ex primo ministro del Paese e ex segretario generale della , Jens .

InsideOver

@peacelink - 6/11/2025 22:09

A inizio anno la testata danese Politiken arrivò ad accusare la di essere una “profittatrice di guerra” it.insideover.com/guerra/85-mi

@peacelink - 6/11/2025 17:14


Respingere la controriforma della giurisdizione • DomenicoGallo.it

La separazione delle carriere è stata già portata a termine, a Costituzione invariata, con la riforma Cartabia (art. 12 della legge 71/2022) e, ormai, non c’è più nulla da separare. L’oggetto della riforma è la riscrittura del titolo IV della all’unico scopo di restringere o abbattere le garanzie di indipendenza dell’esercizio della giurisdizione.

domenicogallo.it/2025/11/respi

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