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Bambini soldato presenti in 20 conflitti nel mondo

Presentato il rapporto della coalizione "Stop all'uso dei bambini soldato!"

Questo è il comunicato di Amnesty International.
18 novembre 2004
Amnesty International

I governi stanno minacciando i passi avanti fatti per porre fine all'uso
dei bambini soldato. Lo ha denunciato la coalizione 'Stop all'uso dei
bambini soldato!' presentando oggi a Londra il suo rapporto globale, la
rassegna piu' ampia e completa sulla dimensione del fenomeno su scala
mondiale.

In quasi tutti i principali conflitti in corso ? si legge nel rapporto ? i
bambini sono impiegati in combattimento da parte sia delle forze
governative che di quelle dell'opposizione. Vengono feriti, sottoposti a
efferati abusi e assassinati.

La Coalizione accusa i governi dell'Unione Europea, del G8 e del Consiglio
di Sicurezza di mancanza di leadership e chiede l'immediata applicazione
di un bando sull'uso dei bambini soldato.

'I bambini dovrebbero essere difesi dalla guerra e non costretti ad
alimentarla. Invece, intere generazioni vedono i loro bambini portati via
da governi e gruppi armati' ? ha dichiarato Davide Cavazza, coordinatore
della Coalizione italiana 'Stop all'uso dei bambini soldato!'. 'Un mondo
che non permetta ai bambini di combattere e' possibile, ma i governi
devono mostrare la volonta' politica e il coraggio per far si' che questo
avvenga, rafforzando le norme internazionali'.

Il Rapporto globale 2004 esamina le tendenze e gli sviluppi a partire dal
2001 in 196 paesi. Accanto ad alcuni miglioramenti, la situazione e'
rimasta la stessa se non addirittura peggiorata in molti paesi. La fine
della guerra in Afghanistan, Angola e Sierra Leone ha portato alla
smobilitazione di 40.000 bambini ma oltre 25.000 sono stati coinvolti solo
per quanto riguarda i conflitti della Costa d'Avorio e del Sudan.

Le opportunita' per fare passi avanti, come la creazione di un trattato
delle Nazioni Unite, il crescente sostegno a tale proposta, l'avvio di
programmi di smobilitazione in alcuni paesi e i procedimenti giudiziari
nei confronti dei reclutatori, sono attivamente compromesse dall'operato
dei governi, che vengono meno agli impegni assunti e mostrano assenza di
leadership politica.

Sebbene il Consiglio di Sicurezza abbia condannato l'impiego dei bambini
soldato e abbia posto sotto osservazione coloro che li utilizzano, alcuni
Stati membri hanno bloccato ogni reale progresso impedendo punizioni
concrete per i responsabili. Secondo la Coalizione, il Consiglio di
Sicurezza dovrebbe intraprendere un'azione immediata e decisiva per
portare i bambini fuori dai conflitti, applicando sanzioni mirate e
deferendo i reclutatori al Tribunale penale internazionale.

I gruppi armati, sia i paramilitari filo-governativi che le forze di
opposizione, sono i principali colpevoli del reclutamento e dell'uso dei
bambini soldato. Dal 2001 decine di gruppi hanno impiegato i bambini
soldato in almeno 21 conflitti, costringendoli a combattere, addestrandoli
all'uso delle armi e degli esplosivi e sottoponendoli a stupri, violenze e
lavori forzati.

Ad esempio, le bambine e i bambini delle Forze armate rivoluzionarie di
Colombia ? il principale gruppo di opposizione armata del paese
latinoamericano ? sono stati deferiti ai 'consigli di guerra' per
infrazioni disciplinari e in alcuni casi passati per le armi da loro
coetanei, a loro volta costretti a macchiarsi di sangue. Nella zona
orientale della Repubblica Democratica del Congo, i gruppi armati hanno
compiuto stupri ed altri abusi sessuali contro i bambini e le bambine,
costringendoli anche ad assassinare i propri familiari.

La Coalizione afferma che tutti i gruppi armati dovrebbero proteggere i
bambini dai conflitti o altrimenti essere costretti a rispondere
penalmente del proprio operato.

Svariati governi ? tra cui quelli di Burundi, Myanmar, Repubblica
Democratica del Congo, Stati Uniti d'America e Sudan ? hanno mandato
bambini sulla linea del fronte in almeno dieci conflitti. Altri governi,
come quelli di Colombia, Uganda e Zimbabwe, hanno appoggiato formazioni
paramilitari che impiegano bambini soldato. In paesi come Indonesia e
Nepal i bambini sono stati usati come informatori, spie o messaggeri.

Alcuni governi ? tra cui quelli di Burundi, Federazione Russa e Indonesia
? hanno arrestato arbitrariamente, torturato e ucciso bambini sospettati
di far parte dei gruppi di opposizione armata. Bambini palestinesi
arrestati dalle autorita' israeliane sono stati torturati o minacciati per
costringerli a diventare informatori.

I governi occidentali sono venuti meno all'impegno di proteggere i
bambini, fornendo sostegno e addestramento ai governi che usano i bambini
soldato, come quelli di Ruanda e Uganda.

La Coalizione chiede ai governi di bandire ogni forma di reclutamento di
persone al di sotto di 18 anni nelle forze armate e di dare piena
attuazione al trattato delle Nazioni Unite sui bambini soldato, giudicato
uno strumento utile per ridurre il numero dei bambini nei conflitti.

Almeno 60 governi, tra cui quelli di Australia, Austria, Germania, Olanda
e Regno Unito, continuano a reclutare legalmente bambini di 16 e 17 anni.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 17 novembre 2004

Ulteriori informazioni

La Coalizione Internazionale 'Stop all'uso dei bambini soldato!' e' nata
nel 1998. Fra i suoi soci fondatori figurano Amnesty International, Human
Rights Watch, Jesuit Refugee Service, Quaker United Nations Office ?
Ginevra, Rädda Barnen per International Save the Children Alliance, Terre
des Hommes. Successivamente Defence for Children International, World
Vision International e numerose ONG regionali in America Latina, Africa e
Asia si sono unite alla Coalizione.
Della Coalizione Italiana 'Stop all'uso dei bambini soldato!', nata il 19
aprile 1999, fanno parte Amnesty International, Unicef-Comitato Italiano,
Societa' degli Amici-Quaccheri, COCIS, Terre des Hommes-Italia, Jesuit
Refugee Service-Centro Astalli, Coopi-Cooperazione Internazionale,
Volontari nel mondo-FOCSIV, Telefono Azzurro, Alisei, Save the
Children-Italia, Intersos.

Note: Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Coalizione Italiana 'Stop all'uso dei bambini soldato!'
Sito Internet: www.bambinisoldato.it e-mail: coalizione.bambini@amnesty.it

Segreteria presso Amnesty International - Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 e-mail: press@amnesty.it cell. 348-6974361

Coalizione Internazionale 'Stop all'uso dei bambini soldato'

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