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Rivelazione clamorosa e documentata sui metodi adottati dalla Casa Bianca per la lotta al terrorismo

Gli Usa spediscono prigionieri all'estero per torture. The Sunday Times mostra le prove

Utilizzato un apposito aereo per portare sospetti terroristi in nazioni che praticano la tortura su commissione e nei quali non vi sono norme per il rispetto dei diritti umani.
18 novembre 2004
Fonte: http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2089-1357699,00.html

US accused of ‘torture flights’
Stephen Grey
AN executive jet is being used by the American intelligence agencies to fly terrorist suspects to countries that routinely use torture in their prisons.

The movements of the Gulfstream 5 leased by agents from the United States defence department and the CIA are detailed in confidential logs obtained by The Sunday Times which cover more than 300 flights.

Countries with poor human rights records to which the Americans have delivered prisoners include Egypt, Syria and Uzbekistan, according to the files. The logs have prompted allegations from critics that the agency is using such regimes to carry out “torture by proxy” — a charge denied by the American government.

Some of the information from the suspects is said to have been used by MI5 and MI6, the British intelligence services. The admissibility in court of evidence gained under torture is being considered in the House of Lords in an appeal by foreign-born prisoners at Belmarsh jail, south London, against their detention without trial on suspicion of terrorism.

Over the past two years the unmarked Gulfstream has visited British airports on many occasions, although it is not believed to have been carrying suspects at the time.

The Gulfstream and a similarly anonymous-looking Boeing 737 are hired by American agents from Premier Executive Transport Services, a private company in Massachusetts.

The white 737, registration number N313P, has 32 seats.

It is a frequent visitor to American military bases, although its exact role has not been revealed.

More is known about the Gulfstream, which has the registration number N379P and can carry 14 passengers. Movements detailed in the logs can be matched with several sightings of the Gulfstream at airports when terrorist suspects have been bundled away by US counterterrorist agents.

Analysis of the plane’s flight plans, covering more than two years, shows that it always departs from Washington DC. It has flown to 49 destinations outside America, including the Guantanamo Bay prison camp in Cuba and other US military bases, as well as Egypt, Jordan, Iraq, Morocco, Afghanistan, Libya and Uzbekistan.

Witnesses have claimed that the suspects are frequently bound, gagged and sedated before being put on board the planes, which do not have special facilities for prisoners but are kitted out with tables for meetings and screens for presentations and in-flight films.

The US plane is not used just for carrying prisoners but also appears to be at the disposal of defence and intelligence officials on assignments from Washington.

Its prisoner transfer missions were first reported in May by the Swedish television programme Cold Facts. It described how American agents had arrived in Stockholm in the Gulfstream in December 2001 to take two suspected terrorists from Sweden to Egypt.

At the time of what was presented as an “extradition” to Egypt, Swedish ministers made no public mention of American involvement in the detention of Ahmed Agiza, 42, and Muhammed Zery, 35, who was later cleared.

Witnesses described seeing the prisoners handed to US agents whose faces were masked by hoods. The clothes of the handcuffed prisoners were cut off and they were dressed in nappies covered by orange overalls before being forcibly given sedatives by suppository.

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