Pace

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Da Peacereporter, un commento un po' amaro su una ricorrenza che, almeno sulla carta, dovrebbe suonare in positivo. Ma...

ONU: Giornata mondiale della pace

ONU: Le Nazioni Unite hanno indetto per oggi una celebrazione che, rispetto allo stato del mondo, appare beffarda.
21 settembre 2004
Maso Notarianni
Fonte: Peacereporter (http://www.peacereporter.net/)

21 settembre 2004. Oggi è la giornata mondiale della pace, secondo le Nazioni Unite.

Oggi, sempre secondo le Nazioni Unite, più di cinquecento bambini moriranno a causa della guerra.
Oggi, sempre secondo le Nazioni Unite, a causa della guerra moriranno migliaia di adulti. Civili, per oltre il novanta per cento dei casi.

Oggi c'è guerra in Afghanistan, Algeria, Angola, Burundi, Cecenia, Ciad, Colombia, Congo Brazzaville, Costa d'Avorio, Eritrea-Etiopia, Filippine, Georgia (Ossezia del Sud), India (Kashmir, Gujarat, Stati Centrali, Stati Nord Orientali), Indonesia (Aceh, Isole Molucche-Sulawesi, Papua Occidentale), Iraq, Israele e Palestina, Liberia, Marocco-Sahara Occidentale, Myanmar, Nepal, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Turchia (Kurdistan), Uganda.

Poi ci sono altri paesi dove la guerra sarebbe finita se non fosse che ogni giorno qualcuno muore perché si continua a sparare.
Poi ci sono altri paesi dove non si spara più, ma dove si muore ancora calpestando una mina.
Nel resto del mondo, praticamente in ogni paese, anche a casa nostra, c'è infine quella cosa che noi, al di qua del fronte, chiamiamo "terrorismo", e che loro, dall'altra parte del fronte, chiamano "guerra". Ma cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia: centinaia di vittime al giorno. Civili.

Le persone sono "uguali in dignità e diritti", dice la Carta Universale, all'articolo 1. Quell'articolo é stato sottoscritto da oltre cento tra presidenti e dittatori, che poi ben poco hanno fatto per applicarlo. Un principio enunciato e concordato nel 1948. Ma mai attuato.

Eppure, siamo certi che ancora oggi in quel principio creda la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Perché allora nessun "governo democratico" se ne preoccupa?
Forse la sua attuazione - un mondo di cittadini liberi ed eguali - è cosa che sta a cuore a noi, ma che fa paura ai governi.

Libertà ed eguaglianza non possono essere - com'è invece stato fino ad oggi - separate: senza eguaglianza, la libertà diventa sopruso; senza libertà, l'eguaglianza non può favorire lo sviluppo della persona umana.

Pace, diritti umani e democrazia sono inseparabili. Coesistono, o non esistono. Come violenza, guerra e terrorismo. Inseparabili, indistinguibili. Non si alimentano a vicenda, sono proprio la stessa cosa, producono gli stessi effetti. Costruire giustizia, fondandola sull'eguaglianza dei diritti. E' questo l'unico antidoto contro la guerra e insieme l'unica strategia di pace possibile. Proviamoci sul serio, altrimenti rischiamo di dare ragione a quel mio amico afgano che dice di noi occidentali: "besior gap gap, car mekunat nist", ovvero: "molte parole, ma quando si tratta di fare..."

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@peacelink - 26/8/2025 18:36


La “ giusta” è la ricetta per il disastro | Gianandrea Gaiani
youtube.com/watch?v=sEmpro_mja

@peacelink - 26/8/2025 15:10


genovatoday.it/economia/legamb
accusa il governo: "Annunci confusi e senza basi”.

--
Legambiente: senza piano nazionale sull’acciaio il futuro dell’ex Ilva resta incerto
genovatoday.it/economia/legamb
© GenovaToday

@peacelink - 24/8/2025 21:32

Luca Cecca è il nono italiano morto nella guerra in Ucraina, dopo Thomas D'Alba, Antonio Omar Dridi, Manuel Mameli, Angelo Costanza, Massimiliano Galletti, Elia Putzolu (che si era schierato con i filorussi), Benjamin Giorgio Galli e Edy Ongaro.

ansa.it/sito/notizie/mondo/eur

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Sono affidata a me stessa e dovrò cavarmela da sola. L'unica norma che hai sei tu stessa, lo ripeto sempre. E l'unica responsabilità che puoi assumerti nella vita è la tua. Ma devi assumerla pienamente.

Etty Illesum - 1914-1943, scrittrice ebrea morta ad Auschwitz a soli 29 anni. Etty nel lager, per usare una sua definizione, cercò di essere il "cuore pensante della baracca"

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