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  • Alex Zanotelli
    Un forte discorso per la pace

    Alex Zanotelli sul palco a Roma

    Nel suo intervento ha denunciato con forza la strage dei bambini palestinesi e ha invocato sanzioni. E ha invitato a scendere in strada contro il progetto europeo di aumento delle spese militari, che vedrebbe l’Italia raddoppiare il proprio bilancio militare da 32 a 64 miliardi di euro all’anno.
    5 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Un intervento pubblico

    L'arcivescovo: "Gaza è diventata un campo di sterminio"

    L'arcivescovo di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo mons. Franco Moscone denuncia il riarmo
    4 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Editoriale
    La matrice stragista e i depistaggi

    Strage fascista di Brescia: sentenza dopo 51 anni conferma le complicità istituzionali e atlantiche

    La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.
    4 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Sociale
    Ritratti di streghe africane

    L'anima in uno sguardo

    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
    2 aprile 2025 - Roberto Del Bianco
  • CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink

Concidenze per un solo grido: No alla mafia, no alla camorra

A volte il destino ci riserva incredibili coincidenze. Come in questo caso: in pochi giorni tre avvenimenti legati a doppio filo.
3 aprile 2004

L'Angelo, il Sogno infranto dalla Camorra. Che noi dobbiamo fari vivere nei nostri cuori. NO ALLA MAFIA, NO ALLA CAMORRA.
22 marzo: 20 mila persone a Gela sfilano nella giornata dell'impegno e della memoria delle vittime di mafia.
28 marzo: migliaia di persone giungono in Campania per ricordare uno dei tanti martiri della lotta alla camorra: il prete scout don Giuseppe Diana. Tra le due date l'ennesimo, tragico fatto di sangue. Una quattordicenne uccisa in un rione di Napoli in uno scontro a fuoco tra boss della camorra. Annalisa Durante aveva 14 anni, come tante altre ragazze sognava un avvenire felice. Aveva soltanto 5 anni meno di me. Il suo volto dolce e sorridente sembrava darle qualche anno in più. Appariva più matura dei suoi 14 anni. Per questo posso quasi dire che eravamo coetanei. E purtroppo una pallottola ha fermato la sua corsa poprio addosso a lei. Uccidendola. Compiendo il solito macabro rito camorristico. Che ha un solo obiettivo: uccidere la vita e i sogni. Come quelli di Annalisa. Al suo funerale le parola del parroco, don Luigi esprimevano il pensiero di tutti quelli che erano presenti: NO ALLA CAMORRA, non ci dobbiamo arrendere al pensiero di morte della camorra. Proprio come diceva don Peppino, come tutti chiamavano affettuosamente don Giuseppe Diana, nelle sue omelie domenicali. E come hanno ribadito i 20000 che hanno sfilato con Libera a Gela. Tantissime persone hanno voluto dare l'ultimo saluto ad Annalisa, urlando la propria rabbia e la voglia di giustizia. Il volto di Annalisa è lì a ricordarcelo: la mafia, la camorra sono sinonimo di morte. Sono il frutto dell'ingiustizia e del disimpegno. Perché per sconfiggerli c'è bisogno dell'impegno di tutti. PERCHE' MAI PIU' CI SIANO TRAGEDIE COME QUELLA DI ANNALISA. Perché il sacrificio di uomi coraggio come don Peppino non siano stati vani. A Gela si è sfilato per tutte le vittime del crimine organizzato. Adesso c'è una vittima in più: l'anno prossimo a fianco di don Luigi Ciotti e di tutti coloro che saranno con lui ci sarà una persona in più a gridare GIUSTIZIA. Quella persona è la mia coetanea, la vittima del nostro disimpegno: ANNALISA DURANTE. Ciao Annalisa. Che lassù, Angelo tra gli Angeli, tu possa trovare giustizia. Presso Dio, dove spero un giorno di poterti raggiungere. Ciao, non addio.

Note: Vorrei ricordare Annalisa con alcuni piccoli pensieri, raccolti da Internet.
"Dio ci ha dato la vita e noi dobbiamo vivere con il sorriso sulle labbra (...), vogliamo la tranquillità, vivere normalmente come voleva Annalisa, di cui ci rimane il sorriso pieno di vita e il suo sguardo felice, spento dalla malvagità di alcuni esseri senz'anima". I bambini delle elementari presenti al funerale.
"Vivo e vivro' sempre,anche se questa vita non e' quella che vorrei io. Ma so che una parte di me sara' immortale e presto andro' in Paradiso".
«Il giorno in cui verrà la fine del mondo, non avere paura perché non sarà altro che Dio che è venuto a prendere i suoi angeli più belli: io e te».
«A un’amica a me molto cara un giorno ho chiesto: perché per essere vivi bisogna vivere? Lei in un giorno di pioggia mi rispose: guarda il cielo, è l’unica cosa più grande di te».
Annalisa, dal suo diario

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