Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Lutto nazionale

Il nostro dolore, le nostre bandiere

PeaceLink, associandosi al comunicato di Rete Lilliput e della Campagna Pace da tutti i balconi, invita tutti ad esporre la bandiera arcobaleno affinché la giornala di lutto sia anche una giornata di impegno per la pace.
17 novembre 2003

In questo doloroso momento, in cui famiglie italiane piangono i loro cari uccisi in Iraq, noi desideriamo esprimere il nostro profondo cordoglio e solidarietà, condanniamo decisamente ogni atto di violenza e terrorismo e rilanciamo il nostro impegno per la costruzione di un mondo di pace.

Siamo convinti che la pace si può ottenere solo attraverso un fermo "ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali" (Cost. art. 11) e percorsi di nonviolenza attiva.

In questo contesto intendiamo rilanciare l’iniziativa di esporre al balcone la bandiera arcobaleno della Pace, come strumento per ribadire il NO a tutte le violenze che siano quelle del terrorismo, della guerra o dell'occupazione. Negli scorsi mesi la bandiera è stata per milioni di italiani il simbolo della volontà di non partecipare ad un conflitto che avrebbe solo comportato morte e distruzione, e non la reale uscita dell’Iraq da una dittatura feroce. Vorremmo che il segno della bandiera significasse per tutti quelli che la espongono un impegno preciso in prima persona e nelle comunità locali verso tutte quelle attività che possono contribuire alla costruzione vera della Pace. Come vediamo tristemente in questi momenti, la guerra non è finita e purtroppo ora conta anche delle vittime italiane. Ciò rende ancor più urgente il sostegno all'appello affinché nasca l'Europa militarmente neutrale, per la pace dentro e fuori i propri confini.

Se gran parte dell'attività svolta dai militari italiani in Iraq è di carattere umanitario ciò non basta ad accreditare la loro presenza come una "missione umanitaria" per la quale è invece richiesto un preciso consenso della comunità internazionale. La mancanza di questo consenso ha configurato la missione del contingente militare italiano come intervento di occupazione e la rende illegittima. Di conseguenza chiediamo l'immediato ritiro delle forze militari italiane dall'Iraq. Sosteniamo invece le azioni umanitarie che molti gruppi da tutto il mondo stanno da tempo conducendo per portare vero sollievo alla popolazione martoriata dell’Iraq.

Esponiamo la Pace dai nostri balconi… aiutiamola a camminare!

Coordinamento Campagna “Pace da tutti i Balconi!”
Rete di Lilliput per un’economia di giustizia
PeaceLink - telematica per la pace

Articoli correlati

  • La catena dell'impunità
    Disarmo
    Guerre di Israele e nostre complicità

    La catena dell'impunità

    Inchiesta sulla storia degli armamenti israeliani e sulle complicità dell'Occidente e dell'Italia nella guerra condotta ai danni della popolazione civile in Palestina
    12 marzo 2024 - Rossana De Simone
  • Schede
    Il 26 maggio 2004 il New York Times riconobbe i propri errori pubblicando un articolo

    Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam in Iraq

    Giornali come il New York Times, fino al 2003 ostili alla guerra, finirono per accettare come veritiere le affermazioni di Powell e per considerare ineluttabile l'intervento armato. A guerra terminata non fu trovata alcuna traccia di quelle fantomatiche armi.
    16 novembre 2023
  • L'estrema destra israeliana in guerra contro Gaza e Cisgiordania
    Disarmo
    Evidente dimostrazione di due pesi e due misure

    L'estrema destra israeliana in guerra contro Gaza e Cisgiordania

    La risposta iniziale di Israele all'attacco è stata quella di interrompere tutta l'elettricità, il cibo, le medicine e l'acqua nell'intera area. Nessuno stato può fare queste cose a un altro stato, ma può farlo a un territorio che circonda e domina.
    1 novembre 2023 - Rossana De Simone
  • Il Regno Unito riconosce i crimini dell'ISIS contro gli Yazidi
    Conflitti
    "Breaking News", una volta tanto in positivo

    Il Regno Unito riconosce i crimini dell'ISIS contro gli Yazidi

    Cercare giustizia è necessario per coloro che hanno perso la vita e per le vittime sopravvissute. E la storia merita di essere riconosciuta.
    2 agosto 2023 - Gulala Salih
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)