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    Trump, rimproverato per la sua apparente morbidezza con Putin, ieri ha replicato con una frase emblematica: “Vuoi che sia duro? Posso essere più duro di qualsiasi essere umano tu abbia mai visto, potrei essere durissimo, ma così non otterrai mai un accordo, ecco come stanno le cose”.
    1 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
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    Nel 2024, la Russia ha stanziato 145,9 miliardi di dollari per la difesa, mentre i Paesi europei della NATO, Regno Unito incluso, hanno speso un totale di 457 miliardi. Tuttavia alcune elaborazioni statistiche stimano la spesa russa a 461,6 miliardi. Cosa c'è di vero?
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    28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
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    I quattro mondi della guerra in Ucraina

    Sono quattro i mondi che vengono popolati dalla sofferenza. Il mondo di chi combatte, di chi diserta, di chi è stato cancellato e di chi sarà vittima del disturbo post-traumatico. Ogni giorno che passa, questi mondi continuano a crescere, a espandersi, a inghiottire sempre più vite.
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    27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Testimonianze su Internet dopo la strage degli italiani in Iraq

Le emozioni e i ragionamenti

Il Corriere della Sera on line apre la rubrica "Lettere al fronte"
http://www.corriere.it/corrforum/corriere/Thread?forumid=336
Prevale il patriottismo e l'orgoglio per questi soldati morti in Iraq. Ma emerge anche l'anima della pietà e la speranza della pace. Una testimonianza anche da PeaceLink.
14 novembre 2003

POESIA PER I SOLDATI

Ero la donna che aspettava:
la madre che ti ha portato in grembo,
la figlia che hai educato,
la sorella con cui sei cresciuto,
colei che hai amato.

Ero la donna che aspettava:
immagini, suoni che non riconosco;
vortice, nausea, muscoli di pietra.

Ero la donna che aspettava:
casa famiglia patria morale civile fede religiosa
mi si frantumano addosso.

Ero la donna che aspettava:
una linea, solo una linea ci separa
una linea di fuoco tracciata sulla sabbia.

Ero la donna che aspettava:
torna il sangue nelle mie vene
mentre raccolgo i pezzi del tuo corpo;
torna l'aria nei miei polmoni
mentre raccolgo i tuoi effetti.
Tutto ora è pura materia.

Ero la donna che aspettava:
il tuo cuore sarà il mio cuore,
il tuo sorriso sarà il mio sorriso,
il tuo coraggio sarà il mio coraggio.
Tu sarai sempre in me.

AI CARABINIERI, AI SOLDATI E AI CIVILI MORTI NELL'ATTENTATO AL COMANDO DEI CARABINIERI DI NASSIRIYA IL 12/11/2003, ALLE LORO FAMIGLIE E A TUTTE LE FORZE ARMATE ITALIANE.
Giulia Panizza
giulpan@libero
http://www.corriere.it/corrforum/corriere/Thread?forumid=336&postid=154408

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MORIRE INVANO
Con la scusa del lavoro sporco che qualcuno deve pur fare anche questa volta delle persone oneste sono morte invano. Si, invano, perche' cambiera' poco o nulla, perche' gli squallidi interessi saranno sempre gli stessi, come sara' sempre lo stesso il patriottismo di facciata e la retorica ipocrita di chi vi ha mandati. Scusate, ragazzi, scusateci tutti. Nessuno di voi voleva essere un eroe in questo modo, avevate mogli e figli e volevate tornare da loro. Una medaglia al valore non vale un'esistenza perduta. Perdonate tutti noi che non andiamo oltre i nostri meschini interessi e che tra una settimana avremo gia' dimenticato.
Fiorenzo (fiore2500@libero.it)
http://www.corriere.it/corrforum/corriere/Thread?forumid=336&postid=154324

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Dentro PeaceLink Chiara ha scritto questa mail.

stamattina mentre ero al lavoro un amico mi ha telefonato per darmi la tragica notizia dell'attentato accaduto a Nassyria, mi sono sentita gelare il sangue, non perchè queste vittime siano meno importanti delle vittime cadute fino ad ora, ma perchè un amico si trova a prestare servizio proprio in quel luogo. la giornata ha subito assunto una colorazione grigia, quando vieni colpito negli affetti da fatti del genere ti poni delle domande inevitabili, ti chiedi se ha un senso quello che stiamo vivendo, se le vicende che accadono attorno a noi possono veramente essere cambiate partendo dalla diffusione di una cultura di pace. durante tutta la giornata il pensiero tornava ossessivamente a quanto successo in Iraq e l'impossibilità di accedere a internet o alla televisione per cercare notizie mi angosciava sempre di più. una volta giunta a casa ho potuto finalmente rendermi conto di quanto era effettivamente accaduto e venedo a sapere che il numero delle vittime aumentava ed è purtroppo destinato ad aumentare nelle prossime ore mi sono sentita scuotere profondamente. il mio amico per fortuna sta bene perchè era di servizio fuori dalla base, ma si è trattato di un puro caso, avrebbe potuto essere anche lui tra le vittime.
fatti di questo genere portano a riflettere, a renderti consapevole che bisogna cambiare le cose attorno a noi, non voglio fare polemiche, desidero solamente che adesso qualcosa cambi anche nella coscienza della gente che decide per noi, purtroppo in molti si aspettavano la prima vittima italiana, spero solo che tutto quanto accaduto in questa triste giornata non faccia nascere delle inutili polemiche per poi non cambiare niente.
scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno
un abbraccio a tutti
Chiara

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Il famoso "si vis pacem para bellum" non è che un giuoco di parole da oracolo di Delfo. Torniamo, signori, al senso comune, che dice: si vis pacem para pacem

Filippo Turati - uomo politico socialista, 1857-1932)

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