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    2 settembre 2025 - David Lifodi
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    I catalani salutano con entusiasmo la Global Sumud Flotilla alla sua partenza da Barcellona

    Durante il fine settimana dal 29 al 31 agosto, il porto di Barcellona è stato teatro di intense giornate di sostegno alla Palestina, organizzate per salutare la Global Sumud Flotilla.
    1 settembre 2025 - Pilar Paricio
  • Pace
    “Quando il mondo tace, noi salpiamo”.

    La Global Sumud Flotilla parte da Barcellona verso Gaza

    Per tre giorni il Moll de la Fusta di Barcellona è diventato l’epicentro della solidarietà internazionale, con eventi, conferenze, workshop e concerti a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione civile più ambiziosa mai intrapresa fino ad oggi in direzione di Gaza.
    1 settembre 2025 - Raquel Paricio
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    Giornata entusiasmante a Genova l'altro ieri

    Genova, 50.000 persone salutano le barche della Global Sumud Flotilla in partenza per Gaza

    La grande festa è cominciata nel pomeriggio alla sede di Music for peace, uno dei punti di raccolta delle 300 tonnellate di aiuti portate dai genovesi e arrivate da altre città italiane e perfino dall’estero, in un continuo via vai di gente.
    1 settembre 2025 - Maria Tomasi
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    Procedura AIA (autorizzazione integrata ambientale) per lo stabilimento ILVA di Taranto

    Il Parere Sanitario del Sindaco di Taranto

    E’ stato reso pubblico dal Ministero dell’Ambiente il parere con cui il Sindaco di Taranto ha espresso dissenso motivato nei confronti delle prescrizioni dell’AIA contenute nel PIC (parere istruttorio conclusivo) per lo stabilimento siderurgico. Si possono qui leggere le ragioni sanitarie.
    1 settembre 2025 - Alessandro Marescotti

Pontara: Gandhi antidoto alla barbarie presente

Il libro di Giuliano Pontara, L'Antibarbarie, presenta la concezione etico-politica di Gandhi come il più valido antidoto alle "tendenze naziste" intrinseche al sistema mondiale attuale.
2 giugno 2007

LIBRI
ANTIDOTO ALLA BARBARIE

Giuliano Pontara, L’Antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Edizioni Gruppo Abele 2006, € 18,00.

L’ultimo libro di Giuliano Pontara è un ampio studio che mostra nel lascito di Gandhi, nel suo pensiero e nella sua azione, un antidoto profondo alla violenza profondamente intrinseca al sistema mondiale attuale. Giovane studente a Stoccolma, Pontara ebbe tra i suoi maestri Harald Ofstad, autore di un libro del 1971, mai tradotto in italiano, Our Contempt for Weakness («Il nostro disprezzo per la debolezza»). Ofstad riconosceva alcune “tendenze naziste” presenti in noi, nei nostri modi di vivere, precedenti e seguenti il nazismo storico. Da quel lontano spunto, oggi Pontara individua, riassuntivamente, otto componenti di questa vecchia e nuova “barbarie”: 1. la visione del mondo come teatro di una spietata lotta per la supremazia; 2. il diritto assoluto del più forte; 3. lo svincolamento da ogni limite morale; 4. l'elitismo (diritto di dominio che una élite si attribuisce in quanto “superiore”); 5. il disprezzo per il debole; 6. la glorificazione della violenza; 7. il dovere assoluto di obbedienza; 8. il dogmatismo fanatico.
Le nuove violenze del XXI secolo sono espressione di queste tendenze. La globalizzazione della violenza e la nazificazione del mondo hanno chiuso il XX secolo. Si sono costruite follemente una quantità di armi di distruzione di massa, da parte di molti, e anzitutto dagli Stati Uniti, che prevedono di nuovo nei documenti pubblici della loro strategia l’impiego di armi termo-nucleari (http://www.globalsecurity.org/wmd/library/policy/dod/jp3_12fc2.pdf). La paura è alimentata e utilizzata per rafforzare il dominio. La democrazia è sempre più corrosa. È impressionante pensare che la democrazia di Pericle, ad Atene, durò circa novant’anni, poi distrutta appunto da tendenze “naziste”, e che le nostre democrazie attuali hanno circa novant’anni, e sono minacciate dalle stesse tendenze.
Il movimento avviato da Gandhi appare un possibile robusto antidoto alla barbarie presente. Egli ha dato un contributo alla trasformazione dei conflitti, ha promosso metodi incruenti di resistenza alla barbarie, metodi il più possibile liberi dall’imitazione della violenza. Egli sapeva di indicare una via difficile, ma praticabile a livello di massa, a certe condizioni empiricamente verificabili. Egli vide il nesso storico tra la globalizzazione violenta armata e il processo di occidentalizzazione del mondo da cinque secoli in qua (scoperte geografiche ed espansione europea), grazie alla potenza militare, economica, mediatica. Gandhi definiva «tortura prolungata» la violenza strutturale. Le due guerre mondiali del Novecento sono state causate dalla «brama di spartizione del mondo da parte delle potenze occidentali». Nel 1942 Gandhi scrive: «Usa e Gran Bretagna non hanno diritto di parlare di democrazia e civiltà fino a quando il cancro della supremazia dei bianchi non sarà distrutto». Ricordiamo che Gandhi nel 1940 scriveva che «la democrazia occidentale, nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o di fascismo»: un giudizio severo, ma che neppure oggi possiamo liquidare in fretta.
Kant diceva: «Rimarrà sempre sconcertante il fatto che le generazioni precedenti portino il fardello per le successive, e che queste abitino nell’edificio completato da quelle». Oggi pare proprio il contrario: i posteri pagheranno per le distruzioni che una parte crescente dell’umanità attuale sta compiendo.
Gandhi opponeva un duro rifiuto al macchinismo, allo sfruttamento, ai consumi sfrenati: «un sistema che denuda il mondo al modo delle locuste». «Nel mondo ci sono risorse sufficienti per i bisogni di tutti, non per l’avidità di alcuni». Egli propugnava un socialismo nonviolento, su base di solidarietà, di risparmio e non di spreco, di scambi commerciali equi e non un mercato senza regole, di controlli democratici su tutte le decisioni collettive, anche economiche. Proponeva all’India una socializzazione democratica, secondo l’idea e il metodo sarvodaya, benessere di tutti, bene sociale, interesse pubblico. Concepiva la proprietà come «amministrazione fiduciaria», gestita nell’interesse di tutti. Le risorse del pianeta sono un bene comune, usabili a patto che ne rimangano a sufficienza e in misura altrettanto buona per le generazioni successive.
Oggi questa concezione guida i movimenti gandhiani, la vera risorsa umana e politica per resistere e opporsi alla violenza strutturale, al grande apartheid globale, che tiene divisa l’umanità sotto un unico impero. Nonostante le tendenze naziste, nel mondo di oggi sono in corso importanti lotte nonviolente, anche senza conoscenza di Gandhi: lotte di indigeni in America Latina, lotta anti-nucleare in Italia.
Contro la violenza culturale, il fanatismo, contro i fondamentalismi non solo religiosi ma anche laici (il mito assoluto del mercato; l’ideologia neo-cons), da Gandhi viene un saggio fallibilismo: quello che ora, con buone ragioni, ci pare vero, può non essere vero. Perciò Gandhi definì la propria vita come «storia dei suoi esperimenti con la verità». In lui il fallibilismo sta insieme alla «fermezza nella verità» (satyagraha), che tuttavia è sempre correggibile. Poiché siamo fallibili, dobbiamo sempre essere aperti a dialogo, tolleranza, perdono, e fare continua ricerca sui fatti. Poiché possiamo sbagliare, non possiamo mai imporre con la violenza le nostre visioni e interessi. È la violenza culturale, e poi fisica, che assolutizza la mia convinzione. Contro la logica imperiale che tutto assorbe, dobbiamo assumere l’atteggiamento ecumenico, il dialogo interculturale.
Gandhi riconobbe dolorosamente, nel 1948, che nel conflitto indo-musulmano la nonviolenza era fallita, con le stragi, con la divisione tra India e Pakistan. Già nel 1921 diceva: osservare la dottrina nonviolenta in un mondo di passioni e violenze è difficile. Ma rimase sempre «prigioniero della speranza» (titolo del libro di J. M. Brown, il Mulino 1995), speranza che le tendenze naziste non portino alla distruzione dell’umanità. Gandhi fondava questa speranza sull’idea religiosa dell’unità di tutto il reale, per cui le forze del bene come del male sono in tutti noi, anche in Hitler. Perciò possiamo sviluppare e usare le risorse positive che fanno appello a uguali risorse presenti nell’avversario. Così Gandhi fece tanto bene agli inglesi quanto agli indiani.
Enrico Peyretti

Sociale.network

@peacelink - 2/9/2025 7:24

L’ ha “un piano piuttosto preciso” per l’invio di truppe in . Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der nel corso di una intervista al Financial Times.

Il Fatto Quotidiano

@peacelink - 31/8/2025 10:07


In 40 mila sfilano a per la partenza della Global Flottilla
youtube.com/watch?v=kHFSBqj3Xm

@peacelink - 31/8/2025 8:06


Anne : «Gli ucraini sono incredibili. Sono il nostro esercito migliore, i soldati più innovativi al mondo. La loro capacità di resistenza, l’utilizzo avveniristico dei droni, le loro vittorie sul Mar Nero, adesso gli attacchi sulle raffinerie russe: sono episodi bellici da studiare nelle accademie. Le industrie militari ucraine sono all’avanguardia, hanno imprenditori, ingegneri, tecnici-soldati eccezionali».

corriere.it/esteri/25_agosto_3

@peacelink - 31/8/2025 8:04


Anne : "I russi devono capire che non possono vincere la . Purtroppo ad ora fa credere a di avere il coltello per il manico".
corriere.it/esteri/25_agosto_3

@peacelink - 31/8/2025 8:02


Anne : « ha convinto che può vincere sul campo. Ora l'Europa è sola» | Corriere.it

«Trump aveva steso il tappeto rosso per Putin il 15 agosto in Alaska. Gli aveva prospettato trattati economici bilaterali molto convenienti. Ma in verità è stato un completo disastro: ha convinto Putin che gli conviene continuare la sua offensiva militare e ha rafforzato la sua certezza che può vincere sul campo».

corriere.it/esteri/25_agosto_3

@peacelink - 31/8/2025 7:59

accusa l' di ignorare la e promuovere la | laRegione.ch

"Vediamo - ha detto Putin - che in alcuni Stati occidentali i risultati della Seconda Guerra Mondiale vengono di fatto rivisti e le sentenze dei tribunali di e Tokyo vengono apertamente ignorate".

laregione.ch/estero/estero/186

@peacelink - 31/8/2025 7:53

L'esercito israeliano vuole completare l'occupazione entro l'inizio del Capodanno ebraico, il 22 settembre. Sul fronte diplomatico fa discutere la decisione degli di revocare i visti ad alcuni diplomatici .

Guerra Israele, la situazione a Gaza di oggi 31 agosto. DIRETTA | Sky TG24
tg24.sky.it/mondo/2025/08/31/g

@peacelink - 31/8/2025 7:42

da Jinping per il vertice Sco: «Relazioni - mai così forti». Gli finiti nel dimenticatoio: il leader russo non li cita mai - Open
open.online/2025/08/31/putin-x

@peacelink - 31/8/2025 7:41


La ha mostrato una linea dura verso ogni intervento militare occidentale vicino ai suoi confini e all'interno del contesto del conflitto ucraino.

@peacelink - 31/8/2025 7:39

Donald si è dichiarato disponibile a fornire "supporto aereo" americano per le garanzie di sicurezza all'Ucraina, ma ha escluso l'invio di truppe americane sul campo. Questo supporto aereo potrebbe includere il possibile impiego di caccia Usa per difendere dopo un accordo di , mentre la presenza militare sul terreno verrebbe lasciata agli europei. La sua portavoce ha definito il supporto aereo un'opzione al momento.
Corriere della sera

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    Si è arenato di nuovo il processo contro l’ex capo di stato di stato maggiore dell’esercito

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    1 settembre 2025 - Pilar Paricio
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    1 settembre 2025 - Raquel Paricio
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    E’ stato reso pubblico dal Ministero dell’Ambiente il parere con cui il Sindaco di Taranto ha espresso dissenso motivato nei confronti delle prescrizioni dell’AIA contenute nel PIC (parere istruttorio conclusivo) per lo stabilimento siderurgico. Si possono qui leggere le ragioni sanitarie.
    1 settembre 2025 - Alessandro Marescotti

È tempo in cui è urgente, è vitale ricominciare a sognare.

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