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Contro la nuova base USA

Vicenza, 100 mila in corteo

Lungo corteo pacifico aperto da donne e bambini
17 febbraio 2007
Fonte: Televideo RAI

Centomila in corteo a Vicenza (17/2/2007) PRODI AI MANIFESTANTI: "SIATE PACIFICI". "PRESENZA PARTITI NON MI FA PIACERE"
Il premier Prodi, a poche ore dall'inizio del corteo anti base Usa a Vicenza, dice:"Voglio lanciare un appello chiaro ai partecipanti: le manifestazioni sono il sale della democrazia" ma devono essere "pacifiche, serene e senza violenza". Poi invita a "giudicare la politica globale del governo,in che direzione va avanti" ovvero verso "la pace". Sulla presenza di partiti al corteo dice: "Non mi fa piacere ma non rompe il patto di governo". E sul terrorismo:c'è preoccupazione ma lo Stato è capace di prevenire.Poi:il sindacato è un "simbolo",la "forza" di una democrazia, ora è "vittima di una coda di terrorismo" ma "saprà espellere le frange estreme".
ore 14.22

CONTRO BASE USA, CORTEO COLORATO E PACIFICO
Un corteo colorato e pacifico, contro l'ampliamento della base Usa. Tanti slogan, canti, striscioni, tra cui "Governo Prodi: guerra per tutti, università per pochi. Nessuna base, nessuna missione. Dall'Università opporremo resistenza". Molti negozi della città hanno deciso di restare chiusi. Nella zona riservata ai centri sociali spuntano 3 striscioni di solidarietà agli arrestati dei giorni scorsi,uno recita: "Fuori i compagni dalla galera". A conclusione, comizi e uno spettacolo di Dario Fo e Franca Rame. A vigilare sulla manifestazione, 1500 persone della Cgil, 1300 uomini delle forze dell'ordine, 4 i presidi medici.
ore 16:16
Corteo di Vicenza
100 MILA AL CORTEO
Centomila i partecipanti al corteo, per gli organizzatori, mentre fonti della Polizia calcolano circa 50 mila persone nelle vie di Vicenza contro l'ampliamento della base militare Usa. Per Rifondazione, invece, sono 200 mila. Il corteo è aperto da donne e bambini del Comitato "No al dal Molin", poi comitati cittadini di Vicenza, centri sociali, sindacati, partiti, movimenti e associazioni. Il corteo è lungo oltre 6 km, con la testa che è già arrivata a destinazione, a Campo Marzo, e la coda ancora in stazione. Dietro lo striscione "Not in our name - Statunitensi contro la guerra", sfilano anche alcuni cittadini americani.
ore 16.32
Corteo di Vicenza
SINISTRA RADICALE: PRODI CI RIPENSI
La sinistra radicale invita Prodi a cambiare strategia sulla base Usa. Il leader del Prc, Giordano, al corteo, dice al premier: "Ascolti le ragioni del movimento", incontri i suoi rappresentanti, altrimenti "rischiamo di perdere il contatto con la gente". Diliberto, leader Pdci: su questa manifestazione "è stato creato ad arte allarmismo. Il governo tenga conto che esiste un grande popolo della pace che è gran parte del suo elettorato". E Bonelli(Verdi): "Questo è il referendum che il Comune non ha voluto. Prodi rifletta".
ore 17:45

VICENZA, MIGLIAIA IN UN CORTEO PACIFICO
Si è svolto pacificamente e senza nessun incidente il grande corteo di Vicenza contro l'ampliamento della base militare Usa. Un corteo lungo oltre 6 km, con migliaia di partecipanti, 100mila per gli organizzatori, 80 mila per la questura, 200 mila per Rifondazione. La sfilata è stata aperta da donne e bambini del comitato "No Molin". Poi comitati cittadini di Vicenza, centri sociali, sindacati, partiti, movimenti e associazioni. Dietro lo striscione "Not in our name - statunitensi contro la guerra" anche decine di cittadini americani. Contemporaneamente al corteo di Vicenza, si è manifestato anche in Sicilia per smilitarizzare Sigonella.
ore 18:06

Note: La cronaca di repubblica.it
http://www.repubblica.it/2007/b/dirette/sezioni/cronaca/vicenza-corteo/17feb/index.html

Il fotoracconto della giornata
http://www.repubblica.it/flash/gallerie/2007/vicenza/index.html


I soldati Usa: "Siamo assediati a Fort Ederle"

VICENZA — «Fuck you!». No, sergente Joseph, non dica così, e poi abbassi quel dito medio. «Non c’è niente da sapere, giornalista. Ci hanno detto di non uscire dalla nostra base, e non usciremo. Ma è uno schifo, prendere un ordine simile. Siamo abituati a rastrellare Bagdad. Non ci spaventano certo quattro straccioni di no global pacifisti...». Notte umida, luci gialle su questa base americana che i suoi parà della 173esima Brigata aerotrasportata chiamano, con ironia militare, Fort Ederle. «Ci assediano, o no?». Sarebbero andati volentieri a sbronzarsi, come ogni venerdì sera.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/02_Febbraio/17/rancone.shtml

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