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Comunicato stampa

The Declaration of Peace - 21-28 settembre

Una settimana di mobilitazioni negli Stati Uniti per fermare la guerra in
Iraq e per dichiarare una nuova epoca di pace e giustizia
26 settembre 2006

Negli Stati Uniti, dal 21 al 28 settembre, la gente dichiarerà la pace
partecipando a una settimana di azioni dirette e di disobbedienza civile.
La "Dichiarazione di Pace", una campagna nazionale, esige che il Congresso
degli Stati Uniti stabilisca un piano concreto per la pace in Iraq entro il
21 settembre, Giornata Internazionale per la Pace. Nel caso tale piano non
fosse attivato entro questa scadenza, i firmatori della dichiarazione si
impegnano ad agire.

Sono più di 500 le organizzazioni nazionali e locali che hanno aderito alla
"Dichiarazione di Pace" con circa 400 azioni programmate per la settimana
in più di 150 città in tutti gli Stati Uniti. Nel calendario di eventi ci
sono cortei, sit-in, manifestazioni, fiaccolate e anche azioni di
disobbedienza civile non violenta presso gli uffici locali di Congressisti
e installazioni militari dalla California al Maine, da New York al Texas.
La dichiarazione è stata firmata anche da 8 membri del Congresso.

Nello spirito di Gandhi e di Martin Luther King, Jr, alcuni firmatori si
lasceranno guidare dalla propria coscienza e prenderanno parte ad azioni di
disobbedienza civile non violenta, rischiando anche l'arresto, in modo da
dimostrare la loro opposizione alla guerra in Iraq.

A Washington, D.C., il 21 settembre ci sarà un evento pubblico per firmare
la Dichiarazione di Pace, la quale verrà consegnata alla Casa Bianca,
seguito da un presidio e di azioni di resistenza civile non violenta.
Mentre il 26 e il 27 settembre sia la Camera che il Senato verrano
pacificamente occupati.

In Italia, l'associazione Statunitensi per la pace e la giustizia di Roma,
dimostra il proprio sostegno alla Dichiarazione di Pace, partecipando alla
manifestazione contro la guerra il 23 settembre alle ore 16 a Colleferro,
dove si trova la Simmel Difesa SpA, produttore delle cluster bomb. "Come
cittadini del pease considerato il più grande produttore e utilizzatore di
cluster bomb, partecipiamo alla manifestazione per dire ancora una volta,
'Non a nome nostro'", ha dichiarato Stephanie Westbrook, portavoce.
L'esercito statunitense ha utilizzato le cluster bomb in Kosovo,
Afghanistan e Iraq. E più recentemente, Israele ha utilizzato le cluster
"made in USA" nel Libano, dove l'ONU stima ci siano ancora 100.000
submunizioni inesplose sul territorio.

La manifestazione di Colleferro è organizzata dal Coordinamento contro la
guerra - Valle del Sacco, Monti Lepini e comprende un sit- in davanti ai
cancelli della Simmel Difesa, dibattiti sulla guerra, sulla riconversione
dell'industria bellica e sulla riduzione della spesa militare, e in Piazza
Italia, uno spazio aperto con mostre e proiezioni di filmati.

Note: Per maggiori informazioni sulla Dichiarazione di Pace, visitare il sito
http://www.declarationofpeace.org

Contatti:
Stephanie Westbrook
Statunitensi per la pace e la giustizia
tel. 333 11 03 510 / 06 8411649
info@peaceandjustice.it
http://www.peaceandjustice.it
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