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Nella celebrazione del 60° anniversario delle liberazione del 25 aprile 1945

Le basi della nuova concezione della Donna agli albori della Resistenza.
25 aprile 2005
Comitato permanente Ondina Peteani
Fonte: Coordinamento Nazionale 60° Anniversario della
Liberazione

Nel coordinamento Nazionale delle Celebrazioni del 60°
Anniversario della Liberazione del 25 Aprile, si
colloca l'80° anniversario
( 26 Aprile 1925 ) della nascita di Ondina Peteani,
- prima staffetta partigiana d'Italia - deportata
AUSCHWITZ n. 81672
che verrà celebrato nel quadro delle Manifestazioni
della Festa della Liberazione in molte Regioni.

Alla data Simbolo della conclusione italiana della
Seconda Guerra Mondiale del 25 Aprile risulta
profondamente legata la figura e la storia di Ondina
Peteani, giovanissima patriota che nello slancio di
riscatto e di Libertà dall'oppressione nazifascista
perseguì e promosse la pionieristica adesione alla
Resistenza.

Sessant'anni or sono Ondina durante l'epocale viaggio
di rientro dal Lager attraverso l'Europa annientata
dalla barbarie del conflitto, non conosceva la
simbolica adiacenza dei suoi natali con il fatidico
giorno che in Italia portava finalmente al traguardo
dell'agognata Pace.

La città di Cassino, per tramite della Scuola Media
Statale DiBiasio ha tributato somma Onorificenza alla
Peteani lo scorso 27 gennaio - Giornata della Memoria
dell'Olocausto - intitolandole e dedicandole la
celebrazione intera in uno spettacolo multimediale di
alto profilo che ha ripercorso le fasi cruciali delle
vicende che precedettero la tragedia della
segregazione nel baratro di Auschwitz, seguendo in un
percorso a ritroso, il suo anticipatorio ingresso
nella Resistenza, illuminando pienamente l'iperbole
di una vita straordinaria ed appassionante.

Il gran numero di portali tematici che nella rete
internet ha scelto di pubblicarne e sostenerne la
memoria, il ciclo di Conferenze a lei deputate in
associazione ad un crescente interesse sulla
rappresentatività al femminile del suo altruistico
schierarsi "Donna" in funzione della ricerca della
Libertà, concorrono ad elevarne oggi lo spirito, la
determinazione ed il coraggio.

60° Anniversario pertanto della festa Nazionale che
più di ogni altra E' e rimarrà sempre inviolabile
monito per le generazioni a venire, anche nell'analisi
della viscerale passione per la Libertà della sua
prima staffetta partigiana, Ondina Peteani nell'80°
anniversario della nascita.

Il Comitato permanente Ondina Peteani

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INEDITO

Dal Memoriale di Ondina Peteani :

Le basi della nuova concezione della Donna agli albori
della Resistenza.

Dall'inizio del 1942 una nuova connotazione della
donna scaturì dalle nostre riunioni segrete. Si
percepiva in quei pericolosi frangenti l'esigenza
crescente di affermare la nostra presenza, il nostro
pensiero,
i nostri desideri, così lungamente e pesantemente
schiacciati nella dittatura fascista, nella quale
eravamo oggetto e mai soggetto.
La Forza della Libertà fu alla base dello slancio che
il nostro schierarsi impose alla costretta società
italiana d'allora quando propriamente l'organizzazione
clandestina in noi individuò delle paritetiche
collaboratrici ed audaci protagoniste.

Si trattava delle prime forme di liberazione della
Donna. Ragazze, madri, mogli: Donne che in larga
schiera parteciparono con sacrificio ed impegno alla
Lotta di Liberazione Nazionale.

Il fenomeno crebbe e si sviluppò costituendo i
presupposti indispensabili alla rivalutazione della
figura femminile nella nuova Società sorta dalle
ceneri del nazifascismo, nata dal 25 Aprile 1945.
Il favorevole pronunciamento in ragione del voto
elettorale alle donne rappresentò uno dei primi
sostanziali riconoscimenti.
Una lunga scia di sangue e di martirio rimarrà sempre
a testimonianza del tributo che la donna ha immolato
nella causa della Libertà.
Risulta oggi incontrovertibile asserire che la
scintilla che innescò in Italia la rivalutazione delle
relegate potenzialità della donna, permane
indiscutibilmente coesa all'eroico contributo di
questa nel rovesciamento della dittatura nazifascista.
Anni di morte, di massacri e sgomento culminati
nell'orrore del Lager.

Auschwitz, soglia del non ritorno della coscienza
umana ha lasciato qualcosa di indelebile nel mio
animo.

Devo alla Resistenza, alla Rinascita Democratica ed al
mio inscindibile ideale di Libertà il desiderio di
continuare ad esprimermi ancora con l'azione ed il
pensiero per una Società finalmente giusta, Libera ed
antifascista, dove l'odio razziale e la prevaricazione
rappresentano soltanto il monito di un passato che non
deve mai più riaffermarsi.

Ondina Peteani
Trieste, 20 maggio 1989

http://www.olokaustos.org
http://www.deportati.it
http://www.anpi.it
http://www.geocities.com/ondinapeteani/ONDINA-PETEANI.html

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