Chiedi alla polvere

Arturo Bandini, giovane scrittore squattrinato, figlio di emigranti italiani trapiantati in quell’America che promette felicità a tutti, ti preoccupi più di scrivere sulla vita che di viverla, la vita.

Eterno sognatore di una gloria letteraria e umana che stai solo attendendo in un alberghetto a Bunker Hill, nei sobborghi di Los Angeles, tutto per te è materia di racconto, credi che tutto sia spiegabile, analizzabile, tramite scrittura.
Ma se è così come pensi, perché non riesci a venir fuori dal tuo amore per Camilla Lopez, affascinante cameriera messicana apparsa un giorno nella tua vita? Non ti bastavi, Arturo Bandini? Dicevi di sentirti completo, appagato dal tuo talento. Allora perché sei in conflitto? Perché emergono tormenti interiori che sfondano la corazza di parole rassicuranti che ti sei creato?

Egocentrico impacciato, ora che non devi più fare la fame perché il tuo primo libro è stato pubblicato, perché accompagni la donna che ami a casa dell'uomo che lei ama e che, oltretutto, non la rispetta? Dicevi che non erano affari tuoi, che tu eri Arturo Bandini il grande scrittore e non avevi tempo da perdere. Allora perché soffri sperando che torni? Perché non chiudi questo rapporto fatto di ostilità, incomprensioni e rari momenti di dolcezza?

Arturo Bandini, simpatico eroe dal cuore d'oro, quanto brucia sull'anima un amore non ricambiato, una donna che non sarà mai tua, l'impotenza di fronte alla sua autodistruzione con la droga, la sensazione di generale precarietà che fa parte della vita? E poi quel libro, il tuo primo libro, su cui hai scritto una dedica d'amore, scaraventato lontano, nel deserto... e che la polvere lo avvolga insieme a lei, ovunque sia, la donna che disperatamente ami, nell'illusione di felicità che sfuma via... nel deserto... tra la polvere...