Guatemala

Lo scorso mese di dicembre è stato assassinato, a colpi di arma da fuoco a pochi metri dalla sua parrocchia nel popoloso quartiere Cinque della capitale, il sacerdote cattolico guatemalteco Josè Maria Ruiz Furlan, che nei mesi scorsi aveva duramente criticato il governo di destra del presidente Alfonso Portillo per le ripe tute violazioni di diritti umani nel Paese centroamericano.
Il sacerdote, noto per il suo attivismo in difesa dei diritti umani, in piena guerra civile (1960-1996), criticò il Vaticano per la sua scelta di non condannare pubblicamente i massacri della popolazione civile compiuti dall’esercito e dalle bande di paramilitari
create dal governo per combattere la guerriglia marxista.
Padre Ruiz Furlan era considerato l’erede morale del vescovo Juan Jose’ Gerardi, trucidato nel 1998 dopo aver pubblicato un rapporto sulle violazioni dei diritti umani da parte dell’esercito.

Fonte: Ansa

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