Fermiamo chi scherza col fuoco atomico…

Mettiamoci insieme per il disarmo!
22 ottobre 2006

Una grave emergenza chiama a raccolta tutte le associazioni, i movimenti, le persone che da tanti anni lavorano per il ripudio della guerra, per la nonviolenza e per la pace.
La crisi USA-Iran, alimentata anche dalla gravissima escalation di violenze ed azioni belliche in Palestina, in Libano, Israele, ed in tutto il Medio Oriente, non fa che aggravarsi. Essa è un elemento chiave nella strategia americana di controllo sull’ area strategica della “cintura del petrolio”. La possibilità di una guerra atomica torna prepotentemente alla ribalta con le accuse statunitensi a Teheran di fomentare il terrorismo e di perseguire l’arricchimento dell’uranio per fini bellici. L’uso della "Bomba" per “disarmare l’Iran” è ufficialmente pianificato e rivendicato come lecito e possibile da parte dell’Amministrazione Bush. Questa minaccia non fa che alimentare ulteriormente il terrorismo.
La proliferazione nucleare ha rotto gli argini ed è entrata in una nuova pericolosissima fase: i test missilistici nordcoreani ne sono una manifestazione. Anche gli ostacoli frapposti al controllo democratico, - in alcuni Paesi dittatoriali del tutto impossibile- costituiscono un fattore aggiuntivo di
allarme.
Ciò nonostante, la percezione del rischio che stiamo correndo è ancora assai limitata, se non inesistente, nell’opinione pubblica.
Non riconosciamo alcun "diritto" al regime teocratico degli Ajatollah, tanto più dopo le sue dichiarazioni sulla cancellazione di Israele, di dotarsi della "Bomba"; ma nemmeno alle potenze nucleari di ergersi a giudici degli “Stati canaglia”. Stati Uniti, Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina (cui si sono aggiunte India e Pakistan e - non ufficialmente - Israele e Corea del Nord) non hanno rispettato gli impegni per il disarmo totale sottoscritti già quasi quarant’anni fa con il Trattato di Non Proliferazione (NPT) .
Le armi di distruzione di massa sono immorali in quanto armi di distruzione indiscriminata; le armi atomiche lo sono in modo assoluto in quanto il loro impiego minaccia di distruggere in poche ore ogni vestigia di civiltà, e forse anche ogni forma di vita, spezzando l’equilibrio che la Natura ha sviluppato in miliardi di anni sul pianeta.
La Corte Internazionale dell’Aja si e’ espressa dichiarando che l’uso e la minaccia delle armi nucleari sono contrari al diritto internazionale. Anche l’Italia ha la sua fetta di responsabilità, ospitando, in palese violazione della Costituzione e dei suoi impegni di paese non-nucleare, tra Aviano (PN) e Ghedi (BS) una novantina di atomiche, e in 11 porti sommergibili a propulsione nucleare, dotati ciascuno di missili con testate nucleari di potenza distruttiva complessiva migliaia di volte superiori alle bombe di Hiroshima e Nagasaki.
Politici e militari, sperperando enormi risorse mentre miseria e morte per fame aumentano ovunque, pretendono di decidere da soli nel campo dei problemi atomici, vanificando la democrazia, tenendo la popolazione ostaggio delle loro scelte.
La politica, la societa’, le religioni, la cultura, la scienza, si trovano davanti ad una scelta di vita o di morte.
Oggi le armi nucleari hanno perduto il ruolo di deterrente, ma sono concepite per venire usate. I veri rischi provengono dagli Stati nucleari che non intendono disarmare, e dalla disponibilità di materiale fissile.
La perversa "razionalita'" della brama di potere, della prevaricazione e della forza armata, degenerata nella follia e nell'insensatezza assolute, ha espresso la regola della competizione atomica: CHI SPARA PER PRIMO VINCE (se riesce ad impedire la reazione del "nemico").
La preparazione e la minaccia dello sterminio atomico dimostrano dove portano l'idea e la pratica della guerra, che è un male incontenibile, scatenante il massimo possibile di violenza e distruzione.
Ci troviamo davanti ad un passaggio storico che può essere drammatico per l’umanità. Ma può anche essere il momento in cui i popoli dell’intero pianeta reagiscono alla rassegnazione, chiedendo il rispetto della legalità internazionale ed esigendo di essere trattati come cittadini e non come ostaggio o bersaglio delle partite a Risiko planetario tra i signori della guerra.
Non possiamo delegare, come ci impone la NATO, la “Suprema garanzia di Sicurezza” alla deterrenza nucleare. Difesa e sicurezza possono fondarsi sull’unità popolare che interviene nei conflitti con l’azione nonviolenta ed i Corpi Civili di Pace.
Noi, gruppo di nonviolente/i, senza presunzione ma con convinzione, chiediamo a tutte e tutti di fare proprio questo appello, di promuoverlo, di diffonderlo, di persuadere gli indecisi. Ci rivolgiamo all’intera società, al mondo della cultura, della politica, della religione, del lavoro, della scienza, a tutti e ad ognuno:
· per l’immediata applicazione del Trattato di non proliferazione, a partire dall’Italia e dall’Europa;
· per contestare la presenza delle atomiche USA nelle basi militari e nei porti italiani;
· per contrapporre al concetto strategico della NATO la trasformazione degli armamenti da offensivi a
· strettamente difensivi in direzione della Difesa Civile non armata e Nonviolenta;
· per l’obiezione di coscienza dei tanti, troppi, scienziati coinvolti nelle ricerche militari affinché, insieme alle organizzazioni del lavoratori, realizzino la riconversione dell’industria bellica
· perché i rappresentanti di tutte le religioni dichiarino la guerra atomica Tabù e Peccato, un crimine contro l’umanità come tale assolutamente non giustificabile.

Il disarmo nucleare completo, come previsto anch’esso dal Trattato di non proliferazione, deve essere il primo passo per il disarmo totale.

"NO ALLA GUERRA NUCLEARE" - insieme per il disarmo
Vittorio Agnoletto, Virginia Agliata, Andrea Agostini, Massimo Aliprandini, Rocco Altieri, Aldo Antonelli, Lina Appiano, Isa Baldelli, Angelo Baracca, Luisa Benfatti, Marco Bersani, Norma Bertullacelli, Graziella Bevilacqua, Roberto Bianchetti, Franca Bizzoni, Albino Bizzotto, Filiberto Boffi, Massimo Bonfatti, Liliana Boranga, Riccardo Bovolenta, Antonio Bruno, Pierpaolo Calonaci, Paolo Candelari, Mariella Cao, Alessandro Capuzzo, Tiziano Cardosi, Giuseppina Catalano, Angelo Cavagna, Chiara Cavallaro, Arnaldo Cestaro, Giovanni Ciavarella, Lisa Clark, Paolo Colantonio, Patrizia Creati, Massimo Dalla Giovanna, Ivano Dalla Giovanna, Carla Dalla Pozza, Adriana De Mitri, Pasquale De Sole, Pino De Stasio, Enrico Del Vescovo, Rita Filippo, Domenico Gallo, Nella Ginatempo, Agnese Ginocchio, Giancarlo Giovine, Doriana Goracci, Giovanni Grandi, Iacopo Ivenier, Domenico Jervolino, Alberto L'Abate, Piero Leone, Flavia Lepre, Rosalba Ligorio, Floriana Lipparini, Ettore Lomaglio Silvestri, Gigi Malabarba, Paola Manduca, Giuseppe Marazzi, Anna Maria Satta, Giuliana Martirani, Lucia Monari, Luisa Morgantini, Luciano Muhlbauer, Paola Natali Cassola, Alfonso Navarra, Giorgio Nebbia, Pierluigi Ontanetti, Giuseppe Onufrio, Massimo Paolicelli, Sergio Paronetto, Enrico Peyretti, Martina Pignatti Morano, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Claudio Pozzi, Donatella Quarrata, Mohamed Rafia Boukhbiza, Ottavio Raimondo, Alessandro Rizzo, Angelica Romano, Caterina Rosolino, Giovanni Russotto, Nanni Salio, Lorenzo Scaramellini, Antonella Selva, Maurizio Sgarzi, Piergiulio Sodano, Silvano Tartarini, Tiziano Tissino, Francesco Tullio, Mao Valpiana, Lorena Vandelli, Antonio Vermigli, Francesco Vignarca, Luigi Vinci, Luciano Zambelli, Alex Zanotelli...

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