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MareNostrum Newsletter n. 2

Questa nota dettata ai dimafoni Ansa e naturalmente censurata come tutte
le precedenti, e' stata consegnata nelle mani del dottor Nicola Cavaliere, ex
questore di Roma e oggi con alto incarico al ministero dell'Interno. L'occasione e'
stata data da un incontro casuale alla Rai di viale Mazzini 14, dove erano in corso
contemporaneamente il sit-in di protesta di noi dipendenti e una conferenza stampa
dell'azienda dove Cavaliere e altre figure istituzionali erano state invitate.
Il dottor Cavaliere mi ha assicurato personalmente che avrebbe consegnato la nota al
ministro Pisanu.
13 luglio 2005
Stefano Mencherini (regista RAI e giornalista indipendente)

ANSA) - ROMA, 13 LUG Nota di Stefano Mencherini, giornalista indipendente e regista
Rai–
Non vorrei sembrare alleato di nessun violento, il mio lavoro e la mia vita pur nel
loro minimalismo lo indicano chiaramente. Ma vedo nelle misure urgenti volute dal
ministro Pisanu e da buona parte delle destre, ma anche da alcuni settori delle
cosiddette sinistre, un pericolo grave quasi quanto quello che ci viene da chi vuole
che il terrore e la paura conquistino le democrazie occidentali facendo il gioco di
chi sparge sangue innocente a piene mani. Le intercettazioni telefoniche preventive,
le paventate perquisizioni affidate alle polizie senza le autorizzazioni della
magistratura ed altre inquietanti limitazioni delle liberta' personali, sono sistemi
che indicano la debolezza di uno Stato che non sa rispondere nella maniera piu'
ferma possibile ma sempre democratica e senza cedere alle intimidazioni che arrivano
dal terrorismo internazionale. Tutto questo poi finisce, come sempre accade, per
colpire gli anelli piu' deboli della ''catena'' e cioe' in questo caso gli immigrati
in fuga da guerre e poverta'. Abbiamo gia' assistito ad espulsioni immediate che
sono state poi condannate e indicate come illegali dalla magistratura italiana.
Stiamo assistendo ad una strumentalizzazione indecente della discussione aperta dal
presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e da altri 12 ''governatori dei
diritti umani''. Continuiamo a chiedere, anche con lo sciopero della fame ad
oltranza che sta portando avanti una staffetta dal 24 giugno scorso (e sono
parlamentari, comunisti, cattolici, poeti, antirazzisti e liberi cittadini), atti di
civilta' contro i CPT, i nuovi campi di concentramento; tolleranza come hanno avuto
altri paesi nei confronti dei nostri emigranti per gli immigrati di oggi; e
un'informazione libera e pluralista (cosa ci e' negata oggi in questo Paese) perche'
siamo convinti che tutto il popolo italiano debba poter sapere cio' che sta
accadendo in Italia per poter discernere, farsi un'opinione propria, e andare a
votare alle prossime elezioni politiche cosciente dei pericoli e delle infamie che
stiam
ni. (ANSA).

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