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    Albert - bollettino pacifista dal 17 al 23 febbraio 2025

    Come trasformare la sconfitta ucraina in una vittoria

    L'illusione della vittoria sulla Russia si è infranta contro la realtà dei fatti. La controffensiva ucraina era già fallita nel 2023. E la Russia è avanzata per tutto il 2024. Ma l'astuto Trump sta trasformando la sconfitta di Biden in una sua vittoria. Quali prospettive si aprono per i pacifisti?
    19 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Conflitti
    "I colloqui sono andati benissimo, sono molto più fiducioso", ha detto Donald Trump

    "Zelensky si lamenta? Avrebbe dovuto concludere un accordo tanto tempo fa"

    Trump accusa Zelenzky di aver avuto tre anni per fare un accordo con la Russia: "Ora faccio io". E aggiunge che la guerra era evitabile "senza perdere tanti territori e senza perdere nessuna vita, ho visto immagini orribili, i campi di battaglia con cadaveri ovunque".
    19 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
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    Ultim'ora: il Ruanda sospende la cooperazione allo sviluppo con il Belgio

    Durissimo attacco del Ruanda al Belgio

    Il Belgio è stato in prima linea nella richiesta di sanzioni UE e ha chiesto la fine del sostegno militare ruandese alle milizie M23 che hanno invaso il Congo. Nel comunicato del governo ruandese si legge: "Il Ruanda non sarà vittima di bullismo o ricatto per compromettere la sicurezza nazionale".
    18 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Editoriale
    Usa e Russia si incontrano a Riad senza Zelensky e senza la von Der Leyen

    Ucraina, quando la cruda realtà supera la satira di Natangelo

    Lo schiaffo all'Europa viene dalla realtà dei fatti. E' stata messa ai margini delle trattative e per ora è addirittura esclusa. Ha reagito con il vertice di Parigi che tuttavia, anziché vedere una convergenza dei paesi europei, ha registrato una ulteriore divisione sull'invio di truppe in Ucraina.
    18 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Conflitti
    Come la lobby sionista è riuscita a criminalizzare il giornalismo pro-Palestina.

    Difendere la resistenza palestinese è diventato un crimine in UK

    Karl Marx godeva di maggiore libertà di espressione e di stampa durante il suo soggiorno a Londra fine '800 di quanto non gode oggi un comune giornalista britannico se parla a favore della liberazione della Palestina.
    17 febbraio 2025 - Patrick Boylan

Sara e l'inafferrabile popolo del vento...

"Ma ho visto anche degli zingari felici..." cantava Claudio Lolli, tanti anni fa...
13 maggio 2005

Una volta l'anno, il 24 e 25 maggio, il popolo del vento si riunisce nel sud
della Francia in Camargue in un ambiente naturale unico in Europa abitato da
fenicotteri rosa, cavalli bradi e tori...
Arriva, il popolo del vento, a Saintes Maries-de-la-Mer nei pressi di una
chiesetta medioevale senza finestre, e porta con se' una carovana di suoni e
di colori...
Arriva, il popolo del vento, e porta con se' un colossale accampamento di
zingari veri, con le loro roulottes irte di antenne satellitari, le
Mercedes, i denti d'oro, i mucchi di spazzatura abbandonata, gli odori
grevi, la musica a tutto volume da altoparlanti un po' sfondati...
Disobbedienza, mistero, fede.
Ricchezza e miseria.
Sortilegi, lacrime e riso.
Concepiti nella musica, impregnati di buona e cattiva sorte; per loro il
tutto e il niente non esistono, cosi' come il capire di non poter capire per
loro significa, forse, capire.
Inafferrabili, sono.
Il culto dell'ignoto apre loro le porte dell'avvenire.
Prezioso e' il tempo, la magia sta nello sprecarlo...
Dare e ricevere, per loro, ha lo stesso valore.
Niente e nessuno puo' fermarli, perche' loro a niente e a nessuno
appartengono.
Ignorano la liberta', perche' loro sono la liberta'!
Gitani spagnoli, Rom balcanici, Sinti dispersi qua e la', Manouche e tutte
le altre tante declinazioni del popolo zingaro si ritrovano per il loro
annuale Pellegrinaggio in onore della loro Santa protettrice, Santa Sara.
La tradizione vuole che Sara fosse la schiava egiziana di Maria Jacobe' (zia
di Gesu') e di Maria Salome' (madre degli apostoli Giacomo e Giovanni)
cacciate dalla Palestina insieme a un gruppo di altre donne al seguito di
Gesu'. L'imbarcazione, senza timone e senza remi, sulla quale furono
abbandonate approdo' su quel lembo di terra, e le donne si diedero subito da
fare per convertire la popolazione locale allora dedita all'adorazione del
dio egizio Ra.
Non si sa come sia cominciata la tradizione di questo ritrovarsi del popolo
del vento; ma qualunque sia la sua origine, la tradizione vive almeno da
cinquecento anni, e l'essere diventata il principale evento turistico della
zona non le ha tolto nulla della sua spontaneita' zingaresca.

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