MediaWatch

Dal sito

  • Pace
    In risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica

    Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo

    “Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
    2 marzo 2025
  • Europace

    In piazza per un'Europa libera e unita

    La risposta all'appello di Michele Serra per una piazza per l'Europa.
    2 marzo 2025 - Nicola Vallinoto
  • Conflitti
    Un tempo si diceva: "Con l'Ucraina fino alla vittoria"

    Il premier britannico Starmer a Zelensky: "Con voi fino alla fine"

    Il presidente ucraino vola nel Regno Unito dopo lo scontro con Trump. Quali prospettive sta costruendo per il futuro? Cosa possiamo attenderci da questa azione diplomatica? Combattere "fino alla fine" a quale conclusione porterà per il popolo ucraino? Un'analisi del labirinto diplomatico e militare.
    2 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo

    Presentazione a Roma del Coordinamento Nazionale No NATO

    L'evento si terrà venerdì 7 marzo alle ore 18.00 nella Capitale presso il Centro Alas in via Matteo M.Boiardo 10a. E' aperto al pubblico.
    1 marzo 2025 - Patrick Boylan
  • Laboratorio di scrittura
    Ho fortemente creduto negli ideali europei di pace portati avanti da Willy Brandt e Olof Palme

    Caro Michele Serra, io non ci sarò alla tua manifestazione

    Non posso accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee: la centralità della sanità, il finanziamento della cultura e della scuola, il welfare che difende i più deboli. Tutto questo sarà compromesso, se non cancellato, dal programma di riarmo.
    1 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
informazione&democrazia: la società civile dice basta.

appello per la libertà d'informazione

Dopo i casi di Sabina Guzzanti e Dario Fo, dopo anni di censura di Beppe Grillo, Stefano Salvi e altri giornalisti indipendenti dal monopolio Raiset Giulietto Chiesa, Gino Strada, Alex Zanotelli e Luigi Ciotti lanciano questo appello.
3 febbraio 2004
Fonte: www.sosinformazione.org - 30 gennaio 2004
Dal dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione così grave come questa: è la sua stessa democrazia ad esserne minacciata. Una sola persona è oggi in grado di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse una grande massa di cittadini. È una situazione talmente preoccupante da essere regolarmente denunciata da autorevoli istituzioni europee come l'OSCE. Non altrettanto da istituzioni italiane. L'attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria. Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa. Tutto ciò avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare. Mai come oggi l' informazione è stata così censurata, faziosa, unilaterale. Una colossale mistificazione impedisce a milioni di persone ogni seria reazione critica. In queste condizioni un vero dibattito politico e culturale è reso impossibile. In queste condizioni i cittadini sono vittime di una martellante propaganda mediatica e non possono affrontare e dibattere problemi vitali della società italiana: la guerra, l’immigrazione, i problemi della mafia, delle dipendenze, del carcere, dell'emarginazione, delle povertà, della scuola, della sanità e del lavoro. Ciò significa che il confronto democratico tra i cittadini, prima ancora che tra i partiti, non può avvenire. Dobbiamo reagire insieme e positivamente. Una società civile organizzata esiste e può affermare i propri diritti. L'emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i mezzi democratici disponibili, purché siano condivisi, trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la popolazione in modo tempestivo e professionale. Gli operatori dell’informazione possono rivendicare la propria libertà e la propria dignità personale e professionale, se agiscono in maniera coordinata e costante. Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un'alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla democrazia del nostro paese.
Note: L'appello può essere sottoscritto all'indirizzo http://www.sosinformazione.org

Articoli correlati

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Pace
    In risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica

    Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo

    “Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
    2 marzo 2025
  • Europace

    In piazza per un'Europa libera e unita

    La risposta all'appello di Michele Serra per una piazza per l'Europa.
    2 marzo 2025 - Nicola Vallinoto
  • Conflitti
    Un tempo si diceva: "Con l'Ucraina fino alla vittoria"

    Il premier britannico Starmer a Zelensky: "Con voi fino alla fine"

    Il presidente ucraino vola nel Regno Unito dopo lo scontro con Trump. Quali prospettive sta costruendo per il futuro? Cosa possiamo attenderci da questa azione diplomatica? Combattere "fino alla fine" a quale conclusione porterà per il popolo ucraino? Un'analisi del labirinto diplomatico e militare.
    2 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo

    Presentazione a Roma del Coordinamento Nazionale No NATO

    L'evento si terrà venerdì 7 marzo alle ore 18.00 nella Capitale presso il Centro Alas in via Matteo M.Boiardo 10a. E' aperto al pubblico.
    1 marzo 2025 - Patrick Boylan
  • Laboratorio di scrittura
    Ho fortemente creduto negli ideali europei di pace portati avanti da Willy Brandt e Olof Palme

    Caro Michele Serra, io non ci sarò alla tua manifestazione

    Non posso accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee: la centralità della sanità, il finanziamento della cultura e della scuola, il welfare che difende i più deboli. Tutto questo sarà compromesso, se non cancellato, dal programma di riarmo.
    1 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.29 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...