La crisi del Reality
Ci risiamo. Si va per assonanze, dissonanze, indignazioni da far venire l'ulcera. Nel giorno dello sciopero dei giornalisti, accendiamo la tv in seconda serata, ecco Porta a Porta. Non siamo qui per parlare male del longevo programma (sticazzi) ma per segnalare l'ennesima scelta informativa (?). Parata delle migliori menti della creatività tv: guru-Gori, l'intelligente-Ventura, famosissime-soubrette-reduci-isole-dei-famosi, un prete (tanto per sospirare alle verità dello spirito, li chiamano per quello, funzionali al oh-grazie-molto-ma-tu-si-che-sei-bravo-sei-un-prete), Gilletti (il nulla), Parietti (meno peggio del solito, la sconfitta fa bene ai neuroni) Klaus Davi... ok, basta con le parolacce.
Il fatto è che si parla della crisi del reality, infarcendo il tutto con il caso: la bestemmia di Ceccherini (ormai assurto a paladino della libertà dell’occidente, novello Benigni - omiodio -, o paternalisticamente redarguito dalla stanca ipocrisia a fiumi). Vi ometto per pietà di chi legge, stralci delle disquisizioni. Solo alcune Top ten sempreverdi dall’intellighenzia televisiva:
- "la gente è cogliona perchè ci vede o ci vede perchè è cogliona?";
- "ma dai la ggente se vuole cambia canale, è intelliggente le gggente, di più di quello che pensiamo";
- "La libertà, la ggente è libera di cambiare c’ha il Telecomando libbero".
“La risoluzione ha raggiunto intanto il sostegno di oltre 100 governi, tra cui quello italiano. (...) È fondamentale che la delegazione italiana sia fisicamente presente alla sessione del Comitato di mercoledi 25 e incoraggi le altre delegazioni ad assicurare la propria presenza - segnala una nota della Campagna Control Arms - Nella lista dei 100 paesi sponsor della risoluzione tre dei sei principali esportatori globali di armi (Francia, Germania e Regno Unito), alcuni paesi il cui export di armi è in forte sviluppo (Brasile, Bulgaria e Ucraina) e molti paesi devastati dalla violenza delle armi (tra cui Colombia, Haiti, Liberia, Ruanda e Timor Est): ma peserà sul voto l'influenza e l'opposizione di Usa, Cina e Russia che nel luglio scorso ha portato al fallimento la Conferenza mondiale dell'Onu sulle armi leggere.”
Qui trovate tutta la notizia. Chissà, forse domani tra un blocco pubblicitario e l'altro, nelle edizioni della notte, sarà tra le brevi. Provare una ricerca, per credere.
Articoli correlati
- Occorre una mobilitazione pacifista permanente
Il discorso riarmista della Presidente della Commissione Europea solleva gravi preoccupazioni
Dopo il discorso di Macron che mette nel conto l'invio di truppe in Ucraina arriva quello della Von der Leyen che invita a prepararsi alla guerra con la Russia. Le parole hanno un potere enorme e la Commissione Europea dovrebbe fare attenzione a non incitare alla guerra con la sua retorica.29 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti - Le preoccupanti dichiarazioni del presidente francese Macron
Il sonno della ragione genera mostri: la follia di inviare truppe in Ucraina
Come cittadini pacifisti, nutriamo profonda inquietudine per questa deriva verso un conflitto sempre più ampio e sanguinoso. La storia ci insegna che il "sonno della ragione genera mostri", e che la guerra non è mai la soluzione ai problemi, men che meno l'escalation che Macron ha in mente.28 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti - Scomparsi i negoziati e la parola "pace"
Dolci, terribili scivolamenti del discorso pubblico sulla guerra in Ucraina
Il discorso pubblico sulla guerra in corso si va modificando in modo rapido e sostanziale ma, al contempo, poco visibile e perciò “indolore”. Questi cambiamenti così rilevanti raramente sono oggetto di discussione in quanto tali e questo può contribuire a renderli invisibili ai nostri occhi.1 maggio 2022 - Daniela Calzolaio - Sul programma televisivo "La Caserma"
Quando inizia il reality sulla nonviolenza? La prossima settimana?
Quello che propongono i media a mo' di gioco, nella realtà è molto, molto più triste. Cosa vogliamo raccontare ai nostri ragazzi, la finzione o la realtà?26 maggio 2021 - Maria Pastore
Sociale.network