Il disdegno di Condi Rice per il movimento per i diritti civili

Alla signora Rice è stato insegnato di non identificarsi con certe persone di colore e in certe cause della gente di colore
22 novembre 2005
J. L. Chestnut, Jr. (J.L. Chestnut, Jr, è un avvocato difensore dei diritti civili a Selma, Alabama.)
Tradotto da per PeaceLink

Il signor Eugene Robinson, un reporter di colore del Washington Post, ha intervistato il segretario di Stato Condi Rice durante il suo recente viaggio da Washington verso l’Alabama, e ha scritto un articolo per raccontare questa esperienza. Il signor Robinson e le sue interessanti osservazioni sulla signora Rice e la sua famiglia coincidono, almeno su un punto, con ciò che ho detto più volte sul mio programma radiofonico. Ad ogni modo, so più cose io del rapporto tra la famiglia della Rice e il movimento per i diritti civili e della lotta degli afro-americani che il signor Robinson perché ero a Birmingham durante gli anni tumultuosi per i diritti civili.
Il signor Robinson ha scritto che i genitori della signora Rice fecero del loro meglio per proteggere la loro unica figlia dal razzismo di Jim Crow. La verità è che loro hanno fatto molto di più che proteggere la signora Rice. Loro l’hanno ingannata riguardo la giustizia del movimento per i diritti civili, ingannata riguardo al coraggio del rev. Fred Shuttlesworth, ingannata riguardo la grandezza del Rev. Martin King e ingannata riguardo tutte le persone che per questa causa hanno rischiato la loro vita nelle strade e nelle prigioni di Birmingham. La signora Rice e la maggior parte degli appartenenti della classe benestante di colore a Birmingham è stata ingannata nel 1960 riguardo alla lotta delle persone di colore e le è stato spiegato che il movimento per i diritti civili rappresentava ciò che il popolo di colore non doveva fare.
Il padre della signora Rice, un autorevole pastore di Birmingham, guardava dall’alto in basso Shuttlesworth e la sua piccola congregazione di classe operaia, e gli chiamava pubblicamente “negri ignoranti e mal consigliati”. Ma dal 2005, una statua a grandezza naturale di Shuttlesworth resta maestosamente di fronte al museo dei diritti civili a Birmingham. Il monumento del Rev. Rice è costituita invece dalla prestigiosa posizione di sua figlia nell’amministrazione repubblicana che detiene il 2% di sostegno da parte degli afro-americani. Questa è la giustizia poetica in persona.
Durante il volo da Washington, la signora Rice ha detto al signor Robinson: “Ho sempre detto questo su Birmingham perché la razza è tutto, la razza è nulla”. Quindi, 40 anni dopo che suo padre ci denunciò, la signora Rice ha ridotto la segregazione, il movimento e tutte le morti e i sacrifici con una sola parola: “nulla”. In un certo senso, lei, nel 2005, si trova dove suo padre era 40 anni prima. Ho il presentimento che sputerebbe sulla tomba di King e di tutte quelle anime coraggiose i cui sacrifici fatti sino alla morte l’hanno portato dove è ora.
Robinson fa presente che la signora Rice non ha mostrato nessuna emozione mentre parlava della sua amica Denise McNair, una delle quattro ragazzine uccise da una bomba esplosa nella chiesa battista della sedicesima strada nel 1963. Robinson afferma che una simile esperienza gli avrebbe lasciato una cicatrice profonda. Non credo che gli avrebbe lasciato una cicatrice profonda se a lui, come alla signora Rice, fosse stato insegnato di continuo di non identificarsi con certe persone di colore e in certe cause della gente di colore. Alla signora Rice sono state impartite una serie di lezioni di piano e di danza per nascondere la Birmingham della segregazione razziale, come un modo per distinguersi dalle rozze masse delle persone di colore che manifestavano per le strade.
La mia adorata moglie parla con disdegno delle persone bianche, in particolar modo dei bianchi del sud, che esaltano le persone di colore come la Rice per quel modo di parlare del terribile prezzo che porta il razzismo, sia passato che presente, come se nulla fosse . Ogni rappresentante di alto grado, afro-americano, nell’amministrazione Bush si adegua a questo modello ed è una replica della Rice. Quarant’anni fa, Bull Connor e George Wallace chiamarono King e Shuttlesworth irresponsabili e applaudirono il padre della Rice ed altri per il suoi “capi dei negri moderati e responsabili”. A dire il vero, erano irresoluti che evitavano di attaccare la segregazione razziale e pretendevano “separati ma uguali” fosse sufficiente.
Se la sventura delle persone di colore fosse stata quella di essere stati lasciati alla mercé di quei leader neri che Bull Connor e George Wallace chiamavano moderati, oggi non avremmo potuto votare e neanche affittare una stanza presso l’Holiday Inn grazie alla segregazione razziale. Se per nostra fortuna nel 2005 saremo affidati alle cure dei Rice, i nostri voti conteranno sempre meno e non saremmo in grado di permetterci una stanza in un motel. Non abbiate dubbi: mentre l’Alabama fa gli onori di casa alla signora Rice, rimangono molte riserve e diffidenza nell’Alabama nera nei riguardi del segretario di Stato di colore; pertanto, non chiedetevi il perché.

Note: Traduzione di Federica Mei per Peacelink
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