Una pioggia di euro

Del consistente contributo economico che l'Ue versa nelle casse del governo tunisino, soltanto una porzione minima è rivolta alla questione della libertà di stampa
28 settembre 2005
Paolo Giaccaria
Fonte: Volontari per lo Sviluppo - 28 settembre 2005

A partire dal biennio 1995-96, allorquando l’Unione Europea ha varato il programma MEDA a sostegno del Processo di Barcellona, la Tunisia è indubitabilmente uno dei principali beneficiari dell’aiuto europeo alla cooperazione e allo sviluppo. Durante la prima fase della programmazione MEDA (1995-1999) la Tunisia si è collocata al terzo posto dopo Egitto e Marocco in termini di stanziamenti (428 milioni di euro su un totale di 2.580), per salire poi addirittura al secondo posto nel periodo 2000-2003 (con circa 306 milioni su quasi 1.800 stanziati complessivamente per i PTM).
Per entrare nello specifico del tema qui trattato, possiamo svolgere alcune brevi considerazioni a partire dai documenti ufficiali che esprimono la politica di cooperazione tra UE e Tunisia, vale a dire il Document de Strategie 2002-2006 e le due edizioni del Programme Indicatif National (2002-2004 e 2005-2006). Se consideriamo il documento di strategia e il primo programma nazionale, osserviamo come la libertà di espressione e/o di stampa ricorra abbastanza frequentemente nel testo, anche se meno di termini come “aggiustamento”, “competitività” e “modernizzazione” (6 volte contro 12, 14 e 23). In compenso, il programma per il biennio 2005-2006 non contiene nessun riferimento alla libertà di espressione, limitandosi a un vago accenno alle libertà fondamentali.
Dal punto di vista dell’organizzazione dei programmi di cooperazione, la libertà di stampa e di espressione viene contestualizzata nel quadro più ampio della creazione di uno stato di diritto e della riforma delle istituzioni statuali, con un impegno complessivo di circa 32 milioni di euro nel periodo 2002-2004.
Se, infine, consideriamo al presenza di specifici progetti legati allo sviluppo dei media – e, si suppone, della libertà di stampa – vediamo che l’intervento dell’Unione si è limitato al finanziamento di un progetto di sostegno ai media tunisini, pari a 2,15 milioni di euro, nel 2002. E’ ovviamente troppo presto per valutare l’effettivo impatto di questo progetto, anche perché l’accordo è stato firmato solamente nel 2004. Rimane la certezza che, a dispetto dell’enfasi che le celebrazioni per il decennale della Conferenza di Barcellona pongono sullo sviluppo del media e sulla libertà di stampa, l’impegno dell’Unione Europea e degli stati membri non è stato sinora all’altezza delle ambizioni e delle aspettative (tabella 1).

Tabella 1 – Allocazione degli stanziamenti MEDA nel periodo (2002-2006) – Milioni di Euro
2002-2004 2005-2006
Economia e produzione 143 70
Educazione 52 64
Infrastrutture 20 10
Società civile e governance 31,5
Media 2,15
Totale 248,65 144
Fonte: Programme Indicatif National (2002-2004 e 2005-2006

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