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    La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.
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    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
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Brasile : il malessere del governo Lula

7 gennaio 2005
Leonardo Boff
Fonte: Servicios Koikonía - Altercom

Brasil.

Hay un malestar innegable dentro y fuera del gobierno brasileño en
referencia a la apuesta macroeconómica asumida por el Presidente Lula. Están
en conflicto dos perspectivas, cada una con su lógica y su discurso
correspondiente. Una mirada se fija en la economía, y aduce los siguientes
hechos: tras la severa política fiscal, se está dando un innegable
crecimiento económico, un control sobre la inflación y el dólar, una baja en
la relación del PIB con la deuda, un pago sostenido de la misma, una buena
balanza comercial y aumento de empleos. La otra perspectiva se fija en la
sociedad y pone de relieve los datos del Informe de 2002 sobre los derechos
humanos en Brasil , que son para asustarse. Casi todos los items negativos
se han mantenido o han empeorado: degradación del valor real de los
salarios, violencia en el campo y en la ciudad, trabajo esclavo, retraso en
la demarcación de las áreas indígenas, morosidad en la reforma agraria y
desmovilización política de los movimientos.

El análisis crítico muestra que la crisis social es, en parte, el precio que
se paga por el éxito económico. Pero entonces, ¿para qué sirve un
crecimiento económico sin desarrollo social? Lo que ganamos en la economía
no repercute en forma de beneficios sociales para las grandes mayorías
empobrecidas y excluidas. Quien ganaba, gana ahora mucho más. No se ha dado
el cambio necesario y prometido. ¡Cuántos esperábamos que un hijo del caos
social, sobreviviente de la tribulación histórica de los humillados y
ofendidos de nuestro pueblo, pusiese por fin en marcha el cambio liberador!
Con esa bandera consiguió ser elegido. Y al llegar allá, cambió de programa.

Las élites nacionales y mundiales ha logrado arrastrarlo a su lógica, hacia
el modelo neoliberal dominante. Pero quien acepta entrar por esa puerta,
está perdido. En su fachada bien se podría poner la frase que Dante puso en
la entrada del infierno: «Dejen toda esperanza los que aquí entren». Allí
sólo cuentan los intereses del capital. Y él que representaba a los
trabajadores... Sinceramente, ¿qué esperábamos? Esperábamos que él, con la
baza que tenía por la historia de su vida y por la novedad del Partido de
los Trabajadores, pudiera dar inicio a la superación del neoliberalismo
mediante una renegociación con el FMI sobre las formas de pagar la Deuda
externa.

Esperábamos sometiese a las élites multimillonarias dominantes a la lógica
de las políticas sociales, para que comenzasen a pagar la deuda social
secular que ellas tienen para con el pueblo. De todo eso, poco se ha
realizado. Ha sido víctima de la política rancia de las élites que el
querido historiador José Honório Rodrigues describió bien: «Tratan siempre
de reconciliarse entre ellas mismas, antes que conceder nada al pueblo».

Estamos tristes por nosotros mismos: o porque fuimos ingenuos, o porque no
llegamos a acumular fuerza suficiente como para imponer nuevos rumbos al
país, o porque todavía no hemos conseguido crear un líder que tenga coraje
para este cambio innovador. Confío todavía en la persona de Lula. Él es
honesto, y jamás traicionaría sus sueños. Infelizmente, ha escogido personas
y medios inadecuados para realizar aquellos sueños. Pero es carismático, y
puede cambiar, siempre que entienda aquello que siempre predicó: el
capitalismo sólo es bueno para el capitalista, nunca para el trabajador.
Éste necesita otro tipo de economía, en la que no sea sólo beneficiario,
sino actor.

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