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    Un epilogo paradossale, una umiliazione per la Corte Penale Internazionale

    Il caso Almasri e l’ambiguità delle relazioni tra Italia e Libia

    Almasri, accusato di torture, crimini di guerra e abusi sistematici sui migranti nei centri di detenzione libici, ha lasciato l’Italia nonostante fosse ricercato dalla CPI. Le autorità libiche hanno definito il suo arresto "arbitrario", ottenendo di fatto la sua liberazione.
    22 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
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    Messico

    La nuova Strategia di Costruzione di Pace in Chiapas

    Presentata la nuova strategia per fronteggiare l’ondata di insicurezza e violenza che ha sembrato investire il Chiapas. Le autorità hanno promesso un inasprimento delle pene per la criminalità, la lotta alla corruzione e interventi su scuola e salute. Ma non mancano i dubbi sulla repressione armata.
    21 gennaio 2025 - Pietro Anania
  • Pace
    Busto Arsizio

    Ciotti "La memoria deve trasformarsi in impegno, responsabilità e azione"

    Sono passati 81 anni dall'attacco nazista alle fabbriche in sciopero. Don Luigi Ciotti invita a lottare contro l'oblio e l'individualismo sfrenato
    19 gennaio 2025 - Giorgio Trucchi
  • Economia
    La corsa al controllo dei mari: una minaccia per la pace

    Economia come competizione strategica e militare con la Cina

    L'ultimo intervento di Ursula von der Leyen parla di una corsa per l'accesso alle materie prime, per il controllo delle risorse e delle rotte commerciali. Ma soprattutto tocca la questione più critica che porta allo scontro con la Cina: il dominio del Mar Cinese Meridionale.
    21 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Disarmo
    L'ammiraglio è stato nominato presidente del Comitato militare della NATO

    Il preoccupante messaggio dell’ammiraglio Cavo Dragone: "Non potremo avere una mentalità di pace"

    Ha dichiarato: "Potrà farci paura, ma sicuramente non potremo avere una mentalità di pace. Non so come possiamo chiamarla per essere politicamente corretti, però non più una mentalità di pace". E ha chiesto un aumento delle spese militari.
    21 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti

Uruguay: Dura critica della centrale sindacale alla "Comision para la Paz" che non vuole collaborare con le indagini giudiziarie sui desaparecidos

La centrale sindacale unitaria uruguaiana PIT-CNT ha duramente criticato il rifiuto di Carlos Ramela, rappresentante del Presidente Jorge Battle nella "Comisión para la Paz" che con modesti risultati indagò sui desaparecidos uruguaiani fino ad Aprile 2003.
Ramela si rifiuta di collaborare con le indagini in corso del magistrato Juan Carlos Fernández Lecchini. In passato Ramela è stato invece solerte quando si è trattato di dichiarare per favorire il rilascio dell'ex ministro degli Affari Esteri della dittatura uruguaiana Juan Carlos Blanco finito in carcere per il sequestro della maestra Elena Quinteros nel 1976. Ma ora Ramela non vuole esibire le prove di quanto aveva affermato perchè ritiene di avere un "obbligo etico" con i repressori che hanno forniti dati (non verificati da nessun magistrato) alla "Comisión para la Paz".

Radio El Espectador , Uruguay
22.10.2004

PIT CNT: INTEGRANTES DE COMISIÓN PARA LA PAZ DEBEN REVELAR INFORMACIÓN

El dirigente del PIT CNT, Luis Puig, dijo que los argumentos que aducen Carlos Ramela y Gonzalo Fernández no guardan relación con la decisión de la Justicia. Además, afirmó que "Ramela tiene información y tiene que revelarla", porque de lo contrario, estaría "asumiendo una actitud de complicidad con los violadores a los Derechos Humanos".

"Concretamente, cuando Juan Carlos Blanco estaba preso por desaparición forzada y privación de libertad, Ramela hizo los máximos esfuerzos ante la Justicia por lograr su liberación, planteando que los desaparecidos y Elena Quinteros, estaban muertos. En concreto, como Juan Carlos Blanco hoy está procesado por homicidio especialmente agravado aunque está en libertad, el juez tiene todo el derecho y la obligación de pedir las pruebas que determinen esa situación", agregó.

Por otra parte, Puig consideró "absurdo" el argumento que ha utilizado Ramela en cuanto a que por aspectos éticos no está dispuesto a brindar esa información. "Yo me pregunto qué ética puede tener quien se solidariza con los criminales; quien tiene conocimiento de dónde está Elena Quinteros y quiénes la ejecutaron y tiene conocimiento de qué pasó con María Claudia Irureta de Gelman. Hoy lo llama la Justicia y la situación es clarísima, tiene que declarar y dar todos los datos", dijo Puig.

El juez Juan Carlos Fernández Lecchini citó al asesor presidencial, Carlos Ramela, a pedido de la Fiscal Mirtha Guianze, en la causa abierta por la desaparición de la maestra Elena Quinteros en 1976.

Tanto Ramela como Gonzalo Fernández entienden que no deben aportar datos de la información recabada en el seno de la Comisión porque el decreto que la creó no los habilita. Sin embargo, se declararon dispuestos a estudiar el planteo de Guianze.

El asesor de la Presidencia afirmó que el próximo 8 de noviembre comparecerá ante el juez Juan Carlos Fernández. Para ese día el magistrado deberá tener estudiado el pedido de la Fiscal de levantar el secreto otorgado por el decreto de creación de la Comisión para la Paz. Si Guianze insiste con su planteo, el Juez lo resolverá en el momento.

Fernández Lecchini también resolverá entonces si hace falta citar a algún otro integrante de la comisión.

De todas formas, Ramela dejó claro que no revelará la identidad de las fuentes que aportaron información a la Comisión. "Vamos a hacer valer nuestros argumentos, nuestras explicaciones y vamos a ser muy claros, en el sentido que asumimos un compromiso. A esa gente le dimos nuestra palabra bajo la orden que la Presidencia nos dio y así vamos a proceder", sostuvo.

http://www.espectador.com/nota.php?idNota=29159

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AnsaLatina.com - Italy
21/10/2004

TRABAJADORES PIDEN COLABORAR CON JUSTICIA POR DESAPARECIDOS

MONTEVIDEO, 21 (ANSA) - La central de trabajadores uruguayos pidió hoy al asesor presidencial y ex presidente de la Comisión para la Paz, Carlos Ramela, que "respete la decisión de la Justicia" y revele las fuentes que le proporcionaron información sobre el destino de la maestra Elena Quinteros y otros desaparecidos durante la dictadura militar (1973-1985).

"De acuerdo al ordenamiento legal vigente, quien conoce un delito debe suministrar todos los elementos a la Justicia, por lo que el secreto que (Ramela) dice guardar por mandato presidencial no tiene validez", dijeron voceros del Plenario Intersindical de Trabajadores-Convención Nacional de Trabajadores (PIT-CNT).

La maestra Elena Quinteros, secuestrada por fuerzas de seguridad en 1976, fue retirada entonces por la fuerza del interior de la Embajada de Venezuela en Montevideo, por lo que el gobierno de Caracas suspendió sus relaciones diplomáticas.

http://www.ansa.it/ansalatina/notizie/notiziari/uruguay/20041021145733126590.html

Note: Comisión para la Paz, Informe Final, Montevideo, 10 de abril de 2003, in http://www.uc.org.uy/d0403.htm

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Questa è la pace con dignità. Questa è la pace con impegno. Questo è il nostro dono ai nostri popoli e alle generazioni future… Sarà realizzato se apriamo le nostre menti e i nostri cuori gli uni agli altri

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