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Messico: L'Ezln chiede il sostegno della società per ricollocare 8 comunità minacciate

Comunicato del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno
Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
16 ottobre 2004
Subcomandante Insurgente Marcos
Messico.
Ottobre 2004.

Al popolo del Messico:
Alla società civile nazionale e internazionale:
Fratelli e sorelle:

L'EZLN si rivolge a voi con queste parole:

Primo. - A causa dell'assillo di gruppi paramilitari e degli atti di intolleranza verificatisi in alcune comunità da parte del Partito Rivoluzionario Istituzionale, decine di famiglie indigene zapatiste sono state obbligate, tempo fa, a spostarsi e formare piccoli nuclei di popolazione nella cosiddetta "biosfera dei Montes Azules."

Per tutto il tempo in cui hanno vissuto in questa terribile situazione, lontano dalle loro terre di origine, gli zapatisti sfollati si sono sforzati di applicare le nostre leggi che prescrivono la preservazione dei boschi. Ciò nonostante, il governo federale, per mano delle multinazionali che vogliono impadronirsi delle ricchezze della selva lacandona, hanno continuamente minacciato di sgomberare violentemente tutti gli insediamenti in quella zona, compresi gli insediamenti zapatisti.

I compagni e le compagne di diverse comunità minacciate di sgombero hanno deciso di resistere fino a che il governo non adempirà i cosiddetti "Accordi di San Andrés". La loro decisione è rispettata ed appoggiata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Lo abbiamo dichiarato a suo tempo ed ora lo ratifichiamo: se qualcuna delle nostre comunità verrà sgomberata con la violenza, risponderemo, tutti, con lo stesso tono.

Secondo. - Con l'avanzata delle cosiddette "giunte di buon governo", gran parte delle comunità indigene zapatiste si sono dotate di mezzi che migliorano sostanzialmente le loro condizioni di vita.

In particolare per quanto riguarda la salute e l'educazione, le comunità ribelli hanno ottenuto risultati senza nessun appoggio governativo federale, statale o municipale ufficiale, risultati che superano largamente quelli delle comunità filogovernative.

Questo è stato possibile grazie all'appoggio dei fratelli e delle sorelle di tutto il Messico e del mondo.
Tuttavia, questi benefici non riescono a coprire tutte le comunità ribelli. In particolare, le popolazioni sfollate nei Montes Azules non sono beneficate da questi progressi.

Terzo. - Rispettando la loro autonomia, il Comando Generale dell'EZLN si è rivolta alla Giunta di Buon Governo della zona selva fronteriza, "Hacia la Esperanza", con sede a La Realidad, per chiedere il suo appoggio per quanto riguarda salute, educazione e commercio in queste comunità sfollate. La Giunta di Buon Governo ha risposto che, nella misura delle sue possibilità, farà tutto il necessario per assistere questi fratelli e sorelle zapatisti.

Tuttavia, la lontananza e dispersione di alcuni di questi villaggi presentano difficoltà importanti, per cui l'EZLN ha concordato, col consenso espresso dagli abitanti, di riconcentrare alcuni dei villaggi zapatisti in questa zona, affinché siano coperti dalla Giunta di Buon Governo della zona selva fronteriza.

I villaggi a cui ci riferiamo sono i seguenti:
Primero de Enero.
San Isidro.
12 de Diciembre.
8 de Octubre.
Santa Cruz.
Nuevo Limar.
Agua Dulce.
In totale sono 50 famiglie.

Chiariamo che non sono gli unici villaggi zapatisti nei Montes Azules. In questa zona esistono più nuclei zapatisti di popolazione che continuano a vivere sotto la minaccia di sgombero.

Quarto. - Per diversi mesi, il Comando Generale dell'EZLN ha realizzato colloqui con i compagni e compagne di questi villaggi ed ha analizzato con loro le strade per migliorare la loro difficile situazione.

Insieme, si è giunti alla conclusione che la cosa migliore è che alcuni villaggi si riconcentrino in un luogo, poiché così potranno resistere meglio alle minacce, potranno prendersi cura meglio della selva, saranno partecipi dei progressi delle giunte di buon governo e potranno partecipare meglio alla lotta dell'EZLN per il rispetto ed il riconoscimento dei diritti e della cultura indigeni.

Quinto.- Con l'avallo di questi villaggi e della Giunta di Buon Governo della zona selva fronteriza, l'EZLN si rivolge alla società civile nazionale ed internazionale affinché appoggi moralmente ed economicamente questo riconcentramento, perché, coerentemente con la resistenza zapatista, questi villaggi hanno dichiarato che non accetteranno appoggio alcuno dai governi statale e federale.

Sesto.- A motivo di ciò, il Comando Generale dell'EZLN si è rivolto all'attivista sociale Rosario Ibarra de Piedra per chiederle rispettosamente che provveda a quanto necessario affinché la società civile nazionale ed internazionale possa appoggiare, economicamente e col suo lavoro questa azione, sempre inteso che saranno presentate cifre chiare e che l'EZLN si impegna pubblicamente a vigilare che questo denaro non venga usato assolutamente per nessun'altra cosa che non sia il riconcentramento, in condizioni dignitose, dei compagni e delle compagne.

Quando riceveremo la conferma di doñ Rosario e quando lo decideranno le comunità coinvolte, l'EZLN farà conoscere i dettagli delle tappe e dei lavori per questo riconcentramento.

Settimo. - Speriamo sinceramente che la società civile nazionale ed internazionale risponderà al nostro appello per appoggiare queste comunità e migliorare così le loro condizioni di vita zapatista, cioè, di lotta e resistenza.

Democrazia!
Libertà!
Giustizia!

Dalle montagne del Sudest Messicano.
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno
Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Subcomandante insurgente Marcos.
Messico, ottobre 2004, 20 y 10.

Note: Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo

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