Latina

Honduras

Fuori gli stranieri dall' Honduras

L'Honduras sta attraversando un momento di grande confronto tra il popolo ed il governo. Rappresentanti del governo minacciano di espulsione tutti gli stranieri che appoggiano le organizzazioni che protestano e partecipano alla Marcha por la Vida
4 luglio 2004

L'Honduras sta attraversando un momento di grande confronto tra il popolo ed il governo. Questo significa grandi manifestazioni in strada, grandi proteste e scontri che per un blocco totale dei periodici nazionali , la diffusione ?poca e manipolata, specialmente all'esterno.
Nei mezzi di comunicazione nazionali sono state fatte dichiarazioni da parte del governo minacciando di espulsione dal paese tutti gli stranieri che appoggiano le organizzazioni che protestano o che partecipano alle stesse proteste
Di seguito due risposte a queste provocazioni...
saludos solidarios


UNO STRANIERO IN QUESTO PAESE.............

In questo paese ci sono molti stranieri.
C’é il turista che gode delle tantissime bellezze naturali.
C’é l’impresario che segue i suoi affari.
C’é quella o quello che si ?innamorato dei sorrisi di questo popolo..
Ci sono volontari come me che arrivarono qui per dare un senso concreto alla parola fratellanza, per condividere esperienze e per mettere a disposizione le proprie risorse personali.

Mi sono sentito minacciato quando mi hanno detto che non posso partecipare alla “Marcha por la vida?e offeso. Non sono un agitadore n?uno che vuole creare caos!!! Sono solo una persona che vuole condividere con i suoi fratelli honduregni questo atto di rispetto alla vita. Pero non posso, rischio l’espulsione dal paese. E?giusto questo?

Ci sono diverse classi quindi diversi criteri per classificare la gente?
Quindi, credendo che i bambini e le bambine, invece di stare in una strada sniffando colla, dovrebbero stare in una scuola, fa di me un agitatore?
Credendo che un mondo pi?giusto si pu?raggiungere proprio con la fratellanza tra i popoli, fa di me un attentatore alla tranquillit?di un paese?
Credendo che quando si tratta di sofferenza non esistono frontiere, fa di me un terrorista?
Credendo che la natura ?un regalo di Dio che ognuno di noi, abitanti del mondo, ha il dovere di curare e difendere, fa di me una persona pericolosa per la stabilit?di un governo?
E?molto offensivo il discorso di Pepe Lobo e dispiace vedere che ci sono tantissimi stranieri che indisturbati, anzi col nullaosta del governo, stanno veramente attentando alla tranquillit?ed alla pace di Honduras. Sono i proprietari delle imprese internazionali che approfittano delle grandi ricchezze del paese senza preoccuparsi di quali saranno le conseguenze per il popolo. Da tutto il mondo stanno comprando l’Honduras a lotti. E questi chi sono? Benefattori? Fratelli? O avvoltoi pronti ad assaltare una economia gi?in agonia?
C’é da analizzare profondamente il concetto di straniero, in un paese come questo, dove i veri discendenti di questa terra, gli indigeni, vivono emarginati e dimenticati.

E?da abbastanza tempo che vivo qui, lavorando in progetti di sviluppo e posso dire di conoscere bene la triste realt?honduregna nei suoi differenti aspetti. Qui c’é un popolo che soffre e che non vede nessuna via d’uscita positiva, ma solo la crescita del debito estero e del costo della vita. Pare che “alcuni?honduregni non vogliono ne ascoltare n?vedere tutto ci? per??una realt?tangibile che non pu?passare in secondo piano, ?una priorit?alla quale qualsiasi governo dovrebbe prestare attenzione per migliorare le condizioni di vita, specialmente dei pi?deboli come i bambini e le bambine.
Bambini e bambine che hanno il diritto di vivere una vita con cibo, educazione e tenerezza invece che denutrizione, violazioni e lavoro forzato.
Il loro futuro sar?anche il futuro di questo paese.

Io amo profondamente l’Honduras e nonostante mi senta offeso e minacciato, ho deciso di partecipare alla “Marcha por la vida?...
Spero solo di non incontrare Pepe Lobo!!!!

Pierre Dechamps

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CARTA APERTA AL POPOLO HONDEREGNO

Di fronte alle dichiarazioni ed alle accuse che sono state fatte nei diversi mezzi di comunicazione in questi ultimi giorni, noi, come stranieri di differenti nazionalit?che appoggiamo comunit? assunti dei diritti umani, progetti sociali di sviluppo e organizzazioni popolari nelle diverse regioni del paese, esprimiamo che ?legittimamente preoccupante la campagna di disinformazione e manipolazione che si ?lanciata dai mezzi di comunicazione, nel presentare gli stranieri come noi incitatori all’instabilit?in questo paese.

Noi veniamo, la maggior parte come volontari, per accompagnare il popolo honduregno, lavorando in progetti sociali nelle comunit?e nelle organizzazioni popolari e nei diritti umani. Stiamo lavorando in questo senso, appoggiando processi che portano al vero sviluppo, come lo definiscono le comunit?ed i settori popolari ?uno sviluppo integrale che rispetta il popolo, i suoi diritti, i suoi sogni ed il medioambiente.

In molte occasioni ?stata chiesta la nostra presenza in mobilitazioni, come per esempio per l’azione pacifica che si terr?fra qualche giorno, la Marcha por la Vida. E?stata chiesta la nostra presenza, non per lanciare azioni terroriste, ma per controllare che siano rispettati i diritti umani dei partecipanti e per documentare qualunque violazione o abuso che possa succedere. Il governo ha riconosciuto che le richieste della Marcia sono giuste, per?ironicamente minaccia di espellere qualsiasi straniero che vi parteciper?

Nuovamente stanno accusando le organizzazioni di essere finanziate da stranieri, addirittura che il denaro proviene da Cuba o dal governo di Hugo Chávez in Venezuela. Queste dichiarazioni possono avere due obiettivi: uno, affermare che la crisi sociale ed economica nel paese ?provocata o causata da agitatori stranieri, e due, suggerire che il popolo honduregno, attraverso le sue organizzazioni popolari, non sia capace di sviluppare le proprie conclusioni, richieste ed azioni di fronte a questa crisi, ma che la risposta organizzata a questa situazione che stiamo vedendo ?orchestrata da governi stranieri - specificamente da governi latinoamericani che non lavorano per gli interessi degli Stati Uniti.

Un elemento di tutto questo discorso che vale la pena di essere analizzato, ?che s? ci sono stranieri che stanno finanziando le inquietudini di questo paese, sebbene si tratti di un altro gruppo di stranieri.. Ci riferiamo alle grandi istituzioni internazionali, come nel civile hanno a che vedere direttamente con il programma di “ajuste estructural? istituzioni che impongono come condizione ai prestiti: le privatizzazioni, l’eliminazione dei sussidi ai prodotti della canasta basica, cambi alle leggi del paese, etc.

Non possiamo nemmeno dimenticare gli investitori stranieri, che stanno causando grandi danni al medioambiente ed alla salute. Prendiamo come esempio le imprese multinazionali delle miniere. Comprando concessioni di enormi terreni honduregni, hanno il diritto di sfollare le comunit?che vi vivono, hanno il diritto di importare macchinari senza pagare tasse, hanno il diritto di usare le fonti d’acqua che vogliono, installano operazioni usando il metodo di miniera a cielo abierto con enormi quantit?di cianuro ed altre sostanze che contaminano l’aria, i fiumi e la vita stessa.
E mentre gli stranieri delle istituzioni internazionali obbligano il governo ad agire contro il popolo, mentre gli stranieri investitori sfruttano le risorse naturali del paese, mentre comunque ci sono stranieri delle forze armate degli Stati Uniti stazionati in Palmerola, a noi, quelli che appoggiamo di buon cuore lo sviluppo integrale comunitario, i diritti umani, e le organizzazioni popolari, ci vogliono espellere dal paese.

Che il popolo honduregno giudichi se meritiamo una campagna di diffamazione e minacce di espulsione.

Arthur Sherwood
Membri della comunit?internazionale di solidariet?con il popolo di Honduras

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