Peru: gli agricoltori continuano la loro marcia fino a Lima
Con el lema 'la coca no es droga'
Agricultores peruanos continuan su marcha hacia Lima
Argenpress
Campesinos cocaleros peruanos continuarán hoy una marcha de sacrificio desde el oriente del país hacia la capital para demandar la atención del gobierno a sus problemas.
Los agricultores llegaron anoche a la ciudad de Huánuco, a unos 415 kilómetros al sureste de Lima, luego de caminar durante el día desde la población de Tingo María, ubicada en el valle amazónico del Alto Huallaga.
El corresponsal de la emisora radial RPP Noticias en la región relató que los manifestantes marcharon bajo custodia policial y de manera pacífica, coreando lemas como 'la coca no es droga' y 'respeto a los cocaleros'.
Los agricultores reclaman la suspensión de los planes gubernamentales de erradicación de los cultivos de la hoja, el debate para promulgar una ley sobre esta y el empadronamiento de los campesinos que la producen.
Otra de las exigencias de los campesinos es la desactivación de la Comisión Nacional para el Desarrollo y Vida sin Drogas (DEVIDA) y la liberación de su líder, Nelson Palomino, encarcelado desde febrero del año pasado acusado de promover el terrorismo.
El gobierno confirmó ayer que la responsabilidad de dialogar con los agricultores la tiene el ministro del Interior, Fernando Rospigliosi, quien esta mañana reiteró su opinión de que las demandas de los manifestantes sólo benefician al narcotráfico.
Esa afirmación es rechazada por los dirigentes de la protesta, quienes también desmienten cualquier vínculo del movimiento con el grupo armado Sendero Luminoso.
Uno de ellos, Guillermo Mendoza, dijo esta mañana a RPP Noticias que en su avance hacia Lima, los campesinos se unirán a otras columnas que ya partieron desde otros valles cocaleros del nororiente y de la selva central.
Los campesinos fueron recibidos en Huanuco con expresiones de respaldo de la población, mientras algunos comerciantes les facilitaron gratuitamente alimentos para sus ollas comunes.
A partir de mañana los caminantes enfrentarán uno de los tramos más difíciles pues ascenderán a más de cuatro mil metros sobre el nivel del mar, a su paso por los Andes, para llegar a la ciudad minera de Cerro de Pasco.
El periódico señala también que campesinos de otros valles, como los de los ríos Monzón y Apurímac, ubicados más al sureste, no se plegaron a la marcha y programan establecer su propia plataforma de lucha.
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Dall’inizio della guerra in #Ucraina, notava Le Monde, gli incassi extra della #Norvegia per il settore energetico sono stati pari, al 31 dicembre 2024, a 107,7 miliardi di euro (quasi 125 miliardi di dollari) e non è irragionevole pensare che entro fine anno, nonostante il calo dei prezzi rispetto al 2022-2023, possano essere cresciuti di un’altra ventina di miliardi. L’aiuto di Oslo a Kiev dunque è ampiamente finanziato, nell’erario norvegese, dalle ricadute fiscali.
InsideOver
#Norvegia
A gestire i flussi di aiuti all'#Ucraina in seno al governo norvegese c’è una vecchia conoscenza di #Zelensky, il ministro delle Finanze, nonché ex primo ministro del Paese e ex segretario generale della #Nato, Jens #Stoltenberg.
InsideOver
A inizio anno la testata danese Politiken arrivò ad accusare la #Norvegia di essere una “profittatrice di guerra” https://it.insideover.com/guerra/85-miliardi-di-dollari-per-lucraina-la-norvegia-blinda-kiev-e-insieme-i-profitti-del-proprio-gas.html
#giustizia
Respingere la controriforma della giurisdizione • DomenicoGallo.it
La separazione delle carriere è stata già portata a termine, a Costituzione invariata, con la riforma Cartabia (art. 12 della legge 71/2022) e, ormai, non c’è più nulla da separare. L’oggetto della riforma è la riscrittura del titolo IV della #Costituzione all’unico scopo di restringere o abbattere le garanzie di indipendenza dell’esercizio della giurisdizione.
https://www.domenicogallo.it/2025/11/respingere-la-controriforma-della-giurisdizione/
#geopolitica #JohnMearsheimer
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#Ucraina #Pokrovsk #JohnMearsheimer
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