Latina

Colombia, la nave scuola spacciava droga

Decine di chili di cocaina ed eroina scoperti nella sala macchine di Gloria, fiore all'occhiello della Marina
19 aprile 2004
Guido Piccoli
Fonte: Il Manifesto

Triste destino quello del veliero «Gloria», fiore all'occhiello della Marina militare colombiana, rovinosamente decaduto a metafora della corruzione dilagante del narcotraffico nel paese sudamericano. Grazie ad un'improvvisa perquisizione realizzata giovedi scorso nel porto di Cartagena, in un serbatoio della sala macchine è stato scoperto un carico di 16 chili e mezzo di eroina e dieci di cocaina, pronto a essere smerciato nelle città costiere degli Usa e dell'Europa dove «Gloria» avrebbe dovuto approdare nella prevista prossima crociera di sei mesi. Irritato da questo ennesimo scandalo legato alla droga, Alvaro Uribe ha optato per la linea dura, sospendendo tutto l'equipaggio formato da 75 uomini, tra ufficiali, sottufficiali, marinai e personale civile. E ovviamente ordinando di mettere i sigilli alla «Gloria», fino alla conclusione dell'inchiesta giudiziaria.

Attraverso un comunicato ufficiale il governo ha fatto sapere di «preferire che il veliero marcisca in rada piuttosto che vedere marcire la dignità nazionale». Indirizzando i sospetti su tre sottufficiali della nave, dei quali non è stata ancora rivelata l'identità,il comandante della Marina, ammiraglio Mauricio Soto Gómez, ha cercato pateticamente di trovare del positivo nell'episodio, affermando che «se èvero che il narcotraffico si è infiltrato in molte istituzioni, come la nostra, è anche vero che è stato scoperto e che quindi le istituzioni sono sane».

Per non imbarazzare ulteriormente Alvaro Uribe, ieri il presidente peruviano Alejandro Toledo, in viaggio ufficiale in Colombia per concordare, guarda caso, la «comune attività contro il flagello della droga», ha disdetto la prevista visita a Cartagena, che si sarebbe dovuta concluderecon una cerimonia ufficiale proprio a bordo del veliero incriminato.

I vertici civili e militari colombiani, che da decenni fanno uno spregiudicato uso politico della droga assimilando soprattutto i ribelli delle Farc ai narcos, sono screditati da scandali ormai quotidiani. Mercoledi scorso, ad esempio, Jaime Londoño, il capo militare del Cartello del Nord del Valle (ormai l'unico gruppo mafioso con una struttura organizzata rimasto in Colombia), è statocatturato nella sede del Circolo Sottufficiali di Bogotà, dove risiedeva tranquillamente da tempo. La settimana prima, invece, un reparto militare del battaglione «Boyacà» aveva massacrato, con un'esecuzione spietata,undici tra poliziotti e informanti paramilitari, che trasportavano un carico di coca nella zona montagnosa di Guaitarilla, nella regione meridionale del Nariño. Un episodio di barbarie e corruzione sul quale le autorità statali, in lotta tra di loro, non sono ancora riuscite a fornire all'opinione pubblica una versione sufficientemente credibile. Secondo il deputato progressista Gustavo Petro, ex guerrigliero dell'M-19, il caso del «Gloria» conferma la decomposizione sociale e morale del paese: «E' un fatto simbolico, ma è anche la punta dell'iceberg di quanto i narcos e i paramilitari si siano impadroniti del potere».

Nonostante i sondaggi telecomandati, affidati a Gallupp e ad altre imprese del genere, continuino ad attribuirgli una grande popolarità, Uribe appare come un pugile frastornato, incapace di sconfiggere non solo la guerriglia,ma anche la corruzione, come si era impegnato a fare solennemente quando erastato eletto presidente. Manca solo che qualcuno gli giochi uno scherzo simile a quello organizzato al suo predecessore Ernesto Samper nel 1996, quando vennero scoperti quattro chili di eroina nel bagagliaio dell'aereo presidenziale pronto a decollare per New York, dove l'allora presidentedoveva parlare ad un'assemblea generale delle Nazioni Unite. Sbarcato negli Usa, Samper riuscì a fare dell'ironia sostenendo di «esserearrivato con qualche chilo di meno». Difficile immaginare che l'arrogante Uribe possa dimostrarsi, in un caso del genere, altrettanto spiritoso.

Note: www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/18-Aprile-2004/art41.html

Articoli correlati

  • Colombia: gli omicidi mirati non si fermano
    Latina
    Nel 2023 sono stati compiuti 93 massacri e circa 200 i lottatori sociali assassinati.

    Colombia: gli omicidi mirati non si fermano

    La pace totale resta un obiettivo difficile da raggiungere di fronte alla forza dell’oligarchia, delle transnazionali e delle milizie paramilitari di estrema destra.
    30 gennaio 2024 - David Lifodi
  • Colombia: gli ostacoli dei paras sulla via della pace
    Latina
    Narcos, oligarchia e milizie paramilitari contro il processo di pace promosso da Gustavo Petro

    Colombia: gli ostacoli dei paras sulla via della pace

    Senza un radicale cambiamento di rotta, che metta fine alla violenza sistematica dello Stato, la strada verso la pace totale auspicata da Petro resterà impervia.
    9 ottobre 2023 - David Lifodi
  • Il Guatemala provoca crisi diplomatica con la Colombia
    Latina
    Il presidente guatemalteco Alejandro Giammattei contro il suo omologo colombiano Gustavo Petro

    Il Guatemala provoca crisi diplomatica con la Colombia

    Giammattei utilizza il caso Odebrecht in chiave politica per riabilitare politici a lui vicini e attacca Petro e l’attuale ministro della Difesa colombiano Iván Velásquez, dal 2013 al 2017 alla guida della Comisión Internacional Contra la Impunidad en Guatemala (Cicig), auspicandone la cattura
    8 febbraio 2023 - David Lifodi
  • Le prime operatrici colombiane sulle linee elettriche imparano a mantenere accese le luci
    Sociale
    Potere alle donne

    Le prime operatrici colombiane sulle linee elettriche imparano a mantenere accese le luci

    Un lavoro difficile che richiede lunghi periodi lontane da casa, ma l’unica scuola per operatrici su linee ad alta tensione sta cambiando il modo di pensare in un ambiente dominato dagli uomini.
    16 gennaio 2023 - Soraya Kishtwari
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)