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Brasile: il golpe del 1964

Il 31 marzo di 40 anni fa un gruppo di militari, istruiti dalla CIA, secondo le ammissioni di Lincoln Gordon , l'allora ambasciatore USA in Brasile, depose il presidente Joao Goulart, aboli' la costituzione e dette inizio' ad una dittatura che duro' 21 anni e provoco' piu' di 500 di morti e scomparsi.
30 marzo 2004
Frei Betto
Fonte: ALAI, América Latina en Movimiento

http://alainet.org

Brasil: El golpe de 1964
Frei Betto
Servicio Informativo "alai-amlatina"

El día 31 de marzo, hace 40 años, un grupo de militares -acolitados por la CIA, según admitió Lincoln Gordón, entonces embajador de Estados Unidos en Brasil- rompió la Constitución, derrocó al presidente Joao Goulart e impuso a la nación una dictadura que duró 21 años y provocó más de 500 muertos y desaparecidos. En "Incidente en Antares", una parodia de Brasil bajo las botas, Erico Veríssimo destaca que no existe aquello sobre lo que nadie habla o escribe. Por eso, importa no relegar el golpe al olvido. Si las nuevas generaciones supieran lo que significó, con certeza no estarán tentadas a repetirlo. Caso contrario, no habría farsa, sino doble tragedia.

Desde la renuncia de Jânio Quadros, que prometió barrer el país y acabó barrido en agosto de 1961, el golpe comenzó a ser armado. El triunvirato que le sucedió, antes de traspasar el gobierno al vicepresidente electo, sirvió de globo de ensayo. Brasil clamaba por reformas estructurales: agraria, urbana, educacional, etc. Para la Casa Blanca y nuestra élite, que digerieron mal las reformas laborales de la era Vargas, transformar las estructuras era favorecer la penetración comunista en nuestro país. Estados Unidos no soportaría otra Cuba en el continente. El clamor nacional fue aplastado por las orugas de los tanques.

El régimen militar me llevó a la cárcel dos veces: una por unos pocos días, en junio de 1964; y otra por cuatro años (1969-1973). Nunca me exilié. Liberado, durante cinco años inverné en una favela en Vitória, para seguir en la resistencia a la dictadura, fortaleciendo la organización popular, a través de las Comunidades Eclesiales de Base (CEBs), que sirvieron de semillero para innumerables movimientos sociales, como el MST.

El período dictatorial nos dejó lecciones que no deben ser olvidadas. Produjo el "milagro brasileño", pero el general Médici reconoció que "la economía va bien, pero el pueblo va mal". Crecimiento económico no es sinónimo de desarrollo social. Aquel puede ocurrir a costa de éste. Aún hoy constituye un serio desafío asegurar una nación más justa, menos desigual, en la que los Índices de Desarrollo Humano (IDH) tengan más importancia que los del PIB. Es esta ecuación la que exige de los países emergentes un cambio de ruta en la administración de sus finanzas.

La dictadura terminó porque el movimiento social minó sus bases, sobre todo con las huelgas de ABC, mostrando su verdadera cara al quitar el maquillaje con que los economistas del régimen retocaban los indicadores económicos. Se reconquistó la democracia política en la perspectiva de el futuro conquistar la económica, arrancando a millones de familias de la miseria. Como la transición fue conducida por un acuerdo tácito entre los que usufructuaban ventajas políticas y económicas durante el régimen militar -que aún ocupa el proscenio nacional- y sus víctimas, que articularon las nuevas fuerzas políticas, no hubo traumas, ni rupturas, excepto para las familias que tuvieron sus hijos sacrificados y aun no saben cómo, cuándo ni dónde fueron asesinados.

Hoy, víctimas de la dictadura ocupan el Poder Ejecutivo. Pasaron por sus prisiones el Presidente Lula y José Dirceu, Dilma Rousseff y Nilmário Miranda, y otros tantos. Pesa en nuestros hombros la responsabilidad de promover la democracia económica, reduciendo las desigualdades sociales a través del conjunto de reformas señaladas por este gobierno: además de la seguridad social, la agraria, la laboral y la política. Al asentar 115 mil familias de sin tierra este año, extender el Hambre Cero y la Bolsa Familia a más de 3 millones de familias, combatir el desempleo y la violencia en las grandes ciudades, el gobierno estará comenzando a cerrar el anillo que se quebró el día 31 de marzo de 1964.

*

Note: Frei Betto es autor de "Batismo de sangue" (Casa Amarela), entre otros libros. (Traducción de ALAI)

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@peacelink - 5/11/2025 17:19

Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.

@peacelink - 5/11/2025 17:06


Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera all', aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella , ha riferito il 3 novembre, citando fonti anonime.
kyivindependent.com/uk-supplie

@peacelink - 5/11/2025 16:55

Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.

retepacedisarmo.org/2025/rete-

@peacelink - 5/11/2025 16:42


– Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
ordinariatomilitare.it/2025/11

@peacelink - 5/11/2025 16:34


Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco

Commento all’intervento dell’ordinario militare sul .

“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: mosaicodipace.it/index.php/rub

@peacelink - 5/11/2025 16:32

La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a . E la notevole distanza fra l' della e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.

@peacelink - 5/11/2025 16:27


Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.

rsi.ch/info/mondo/Si-complica-

@peacelink - 5/11/2025 14:13


ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24

@peacelink - 5/11/2025 14:11

Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere stranieri alle aree di e per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry , citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24

@peacelink - 5/11/2025 14:09

, : i russi hanno preso l'80% della città di

L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24

@peacelink - 5/11/2025 13:58

Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della ?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:

"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".

@peacelink - 5/11/2025 13:45

Terzo step della procedura attivata per richiedere a una revisione del proprio comportamento sul post sul

@peacelink - 5/11/2025 13:44

Secondo step della procedura attivata per richiedere a una revisione del proprio comportamento sul post sul

@peacelink - 5/11/2025 13:43

Ed ecco la procedura attivata per richiedere a una revisione del proprio comportamento sul post sul

@peacelink - 5/11/2025 13:41

Ecco come reagisce alla pubblicazione di un post sul

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Gli ultimi cinquanta anni ci hanno consegnato un benessere attraente ma incapace di giustizia, un benessere intrinsecamente oligarchico. Il nostro compito è oggi quello di reinventare il benessere, renderlo più democratico e generalizzabile, leggero e solidale.

Wolfgang Sachs

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