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Mexico: En Chiapas se desarolla y perfecciona una guerra regular contra el ELZN

In Chiapas si sta sviluppando e perfezionando un guerra regolare contro l'EZLN, questa e' la tesi della CAPISE, centro di analisi politica e indagine socale ed economica
13 febbraio 2004
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En Chiapas se desarrolla, inexorablemente, una guerra regular, además de una guerra 'irregular' que la complementa. Tal es la tesis central del análisis realizado por el Centro de Análisis Político e Investigaciones Sociales y Económicas (CAPISE) en la zona de conflicto, que será dado a conocer aquí esta semana.

'La presencia, articulación y disposición territorial de grandes unidades, agrupamientos, fuerza de intervención rápida y pequeñas unidades, en una zona de operaciones dentro del territorio indígena, confirma que en Chiapas no sólo se aplican operaciones irregulares, sino que la lógica de una guerra regular persiste, se fortalece, especializa y perfecciona', considera el amplio documento La ocupación militar en Chiapas: el dilema del prisionero (febrero de 2004).

Al describir la zona de operaciones del Ejército federal en la entidad, la investigación del CAPISE (citando los manuales del propio Ejército) encuentra que en la selva, zona norte y los Altos 'las operaciones militares han sido preponderantemente irregulares, es decir, actividades bélicas que no tienen por objeto llegar a una decisión, pero sí el de hostilizar y desgastar al adversario, y pueden realizarse como hechos aislados e individuales o como parte de un plan defensivo previamente establecido, en combinación o no con operaciones regulares.

'A través del fuerte impacto paramilitar y el desplazamiento forzado de miles de pobladores, estas operaciones se han basado en la creación de grupos paramilitares. De acuerdo a cifras de agosto de 2001 del Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de las Casas, la población desplazada en la zona norte (Tila, Tumbalá y Sabanilla) suma 4 mil 30 personas; ésta es la región con presencia del grupo paramilitar Paz y Justicia, del tercer batallón de infantería y a la primera compañía de infantería no encuadrada (CINE)'.

La investigación destaca, respecto a los Altos, que todos los desplazados pertenecen al municipio de Chenalhó (6.632 personas). Esto, 'a pesar de la saturación de unidades de labor social, del 94 y 13 batallones de infantería y del 16 regimiento de caballería motorizada, a la fecha se sigue denunciando la presencia de armas y amenazas, y persiste la impunidad en los responsables de la masacre de Acteal. Entre las dos zonas suman 10.662, de un total de 12.080 desplazados de guerra'.

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I poveri ci dicono chi siamo, i profeti ci dicono quello che potremmo essere. Per questo nascondiamo i poveri e uccidiamo i profeti.

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