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Nicaragua: Los efectos de la crisis de Parmalat

Nonostante le rassicurazioni dei dirigenti Parmalat i produttori temono effetti disastrosi
1 febbraio 2004
Marcial Cabrera

Días atrás se informaba que en la filial de Parmalat en Nicaragua "las cosas andaban bien" y que sus trabajadores no serían afectados por la crisis. Se hablaba de que las finanzas estaban sanas y que la firma cumple regularmente con los productores de leche nacionales. Sin embargo, estos últimos no creen en esa versión y sostienen que si la empresa quiebra los efectos económicos serían desastrosos para la débil economía nicaragüense.
Una prueba de esto es que en el sector lácteo nicaragüense ya se están sintiendo los efectos de la crisis, pues a las cooperativas y productores individuales del departamento de Chontales (la zona de mayor producción lechera del país) Parmalat les ha reducido el precio de compra de la leche en 0,80 centavos de córdobas por litro, lo que equivale a 0,21 centavos de dólar por galón, según indicó el 17 de enero el diario La Prensa. Si esa cifra es multiplicada por los 37.500 galones de acopio diario, se llega a una pérdida total de 7.875 dólares por día.

El representante en Nicaragua de Parmalat, Aldo Camorani, ha negado la versión de una posible crisis local por los problemas en la matriz de Parma. Según dijo, el escándalo sólo afecta la imagen de la marca. Pese a ello, trabajadores despedidos de la filial de Parmalat denunciaron que la crisis estallada en diciembre en Europa ha conducido a un recorte en cerca de 40 por ciento de la plantilla laboral de la firma en Nicaragua. A pesar de la difícil situación en que se encuentran, los trabajadores se resisten a organizarse dado que los responsables de la empresa -conocida sin embargo por su actitud antisindical- les aseguran que esta crisis no los va a afectar.

Por otra parte, en 2003 los pobladores de los alrededores de la planta habían denunciado ante la Procuraduría del Ambiente y los ministerios de Salud y del Ambiente y Recursos Naturales, la contaminación causada por la planta de Parmalat, por escapes de gases, humo de las calderas, ruidos ensordecedores de los camiones distribuidores y aguas negras putrefactas. La empresa se comprometió a mejorar esos aspectos a partir de noviembre. Sin embargo, los trabajadores -los primeros afectados por esa contaminación- denuncian que la situación ha empeorado tras el estallido de la crisis, porque la firma no tiene fondos para proceder a los trabajos necesarios.

Los operarios temen, finalmente, que, tal como sucedió en Brasil, la filial de Parmalat se declare en quiebra, ya que su "hueco" financiero sería cuatro veces superior al divulgado en diciembre. Como dijera el ex secretario general de la Rel-UITA Enildo Iglesias, las multinacionales "privatizan las ganancias y socializan las pérdidas, pero esta vez (en el caso de Parmalat) por una gran autoestafa". Nicaragua no va a ser la excepción.

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Sociale.network

@peacelink - 5/11/2025 17:19

Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.

@peacelink - 5/11/2025 17:06


Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera all', aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella , ha riferito il 3 novembre, citando fonti anonime.
kyivindependent.com/uk-supplie

@peacelink - 5/11/2025 16:55

Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.

retepacedisarmo.org/2025/rete-

@peacelink - 5/11/2025 16:42


– Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
ordinariatomilitare.it/2025/11

@peacelink - 5/11/2025 16:34


Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco

Commento all’intervento dell’ordinario militare sul .

“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: mosaicodipace.it/index.php/rub

@peacelink - 5/11/2025 16:32

La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a . E la notevole distanza fra l' della e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.

@peacelink - 5/11/2025 16:27


Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.

rsi.ch/info/mondo/Si-complica-

@peacelink - 5/11/2025 14:13


ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24

@peacelink - 5/11/2025 14:11

Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere stranieri alle aree di e per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry , citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24

@peacelink - 5/11/2025 14:09

, : i russi hanno preso l'80% della città di

L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24

@peacelink - 5/11/2025 13:58

Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della ?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:

"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".

@peacelink - 5/11/2025 13:45

Terzo step della procedura attivata per richiedere a una revisione del proprio comportamento sul post sul

@peacelink - 5/11/2025 13:44

Secondo step della procedura attivata per richiedere a una revisione del proprio comportamento sul post sul

@peacelink - 5/11/2025 13:43

Ed ecco la procedura attivata per richiedere a una revisione del proprio comportamento sul post sul

@peacelink - 5/11/2025 13:41

Ecco come reagisce alla pubblicazione di un post sul

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  • Pace
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    2 novembre 2025 - Donne in Nero - Piombino

Le nazioni sono invasate dall'insana ambizione di perpetuare il ricordo di se stesse con l'ammasso di pietre scolpite che lasciano. Un po' di buon senso sarebbe più degno di essere ricordato che non un monumento alto quanto la luna.

Henri David Thoreau

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