Latina

Dal sito

  • Pace
    Storia di un percorso e di un approdo per un viaggio appena cominciato

    “Una panchina per la Pace" a Foggia

    Le panchine nei pressi delle scuole sono il luogo in cui i ragazzi e le ragazze amano sostare, incontrarsi, chiacchierare, raccontarsi. Quella esperienza di pace può essere coltivata con amore e può prendere il posto dell'atteggiamento guerresco per diventare una bussola dell’agire umano.
    8 aprile 2025 - Antonietta Lelario e Donata Glori (Circolo la Merlettaia di Foggia e coordinamento Capitanata per la Pace)
  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
Il Tratado de Seguridad Energetica punta a costruire una stabilità ed un'autonomia energetica del Sudamerica

Venezuela: Chávez lancia l'integrazione energetico-politica dei paesi del Caribe

Alla "Tercera Cumbre de Petrocaribe" è sorto anche il Fondo "Alba-Caribe"
13 agosto 2007
David Lifodi

L'integrazione energetica e politica tra il Venezuela e i paesi caraibici rappresenta il principale risultato emerso nel contesto della "Tercera Cumbre de Petrocaribe" svoltasi a Caracas (nella sala Bolívar della Pdvsa – Petróleos de Venezuela) lo scorso 10 Agosto. La firma del Tratado de Seguridad Energetica (Tse), fortemente voluto dal Venezuela, ha spinto il presidente venezuelano Chávez a garantire ai suoi omologhi del Caribe la fornitura di energia per duecento anni: "si tratta di una nuova forma di integrazione volta a rompere il paradigma del capitalismo" ha spiegato lo stesso Chávez, secondo il quale il Tratado de Seguridad Energetica avrà lo scopo di creare un piano strategico affinché ogni nazione caraibica sia in grado di creare poli autonomi di raffinazione. In attesa che il Caribe raggiunga una certa autonomia il Venezuela si impegnerà a rifornire ciascun paese del petrolio e gas provenienti dalla Falda Petrolifera dell'Orinoco, in grado di soddisfare le esigenze di queste nazioni ancora carenti nel settore. Il trattato, che oltre alla fornitura di gas, petrolio ed energia elettrica ha affrontato anche tematiche attinenti alle energie rinnovabili, è stato definito da Chávez come un documento storico, e ha visto la firma dei capi di stato di Grenada, Belize, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti, Nicaragua, Giamaica, Suriname, ovviamente su impulso del Venezuela, che dopo il suo ruolo da protagonista per un'informazione alternativa e non egemonizzata dagli Stati Uniti con Telesur, la presenza nel Banco del Sur, l'inaugurazione dell'Alba (Alternativa Bolivariana per le Americhe), adesso punta a costruire una stabilità ed un'autonomia energetica del Sudamerica nel segno di una grande alleanza politica e strategica a livello continentale. Proprio il ruolo dell'Alba è stato fondamentale, ha ribadito più volte Chávez, per l'adesione dei paesi caraibici al progetto di PetroCaribe, al quale vanno ad aggiungersi i due Tratados de Seguridad Energetica firmati con il Venezuela da parte di Argentina e Uruguay soltanto qualche giorno fa.
Un altro tratto importante di questo accordo così significativo riguarda la nascita di un fondo denominato "Alba-Caribe" che dovrebbe svolgere un ruolo sociale al pari delle esperienze già svolte in contesti molto simili dal Venezuela con Cuba e Bolivia: ad esempio i medici cubani nei ranchitos di Caracas in cambio di petrolio nell'ambito della già conosciuta missione "Barrio Adentro" e i progressi compiuti dal Venezuela e la stessa Bolivia per quanto riguarda la battaglia contro l'analfabetismo. "La sicurezza e la stabilità energetica del continente", ha spiegato il vicepresidente del Consiglio di Stato cubano Carlos Lage, "rappresenterà per i nostri popoli uno strumento di soluzione dei problemi sociali", mostrandosi inoltre molto interessato alla proposta di Chávez di convocare nel 2008 un vertice che riunisca tutti i partiti di sinistra per iniziare a dibattere sulle forme più consone volte a favorire le condizioni per la nascita del "socialismo del XXI secolo". In questo senso si è dimostrato molto disponibile il presidente della Repubblica Dominicana Leonel Fernández, che ha sostenuto con convinzione "l’idea di instaurare un dialogo franco e aperto con le forze progressiste e democratiche a livello politico-istituzionale, ambientale e di sviluppo economico e sociale".
Per quanto riguarda invece il discorso strettamente legato al Tratado de Seguridad Energetica (Tse) i paesi aderenti a questo vertice caraibico hanno già fissato il loro prossimo appuntamento: si riuniranno a fine anno in Nicaragua per discutere su come far avanzare il fondo "Alba-Caribe", che sorgerà con una percentuale di risparmio già insita nel Fondo Alba e che ammonta tuttora ad un importo di 450 milioni di dollari, al quale il Venezuela ha già contribuito con circa cento milioni di dollari. Infine in Nicaragua si ragionerà anche sulle modalità di PetroCaribe di garantire la sicurezza energetica e la stabilità economica negli anni futuri.

Note: Articolo realizzato da David Lifodi per www.peacelink.it
Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte e l'autore.

Articoli correlati

  • Non c'è più tempo: la mobilitazione nazionale contro le fonti fossili
    Ecologia
    L'evento coincide con la Conferenza Omc Med Energy

    Non c'è più tempo: la mobilitazione nazionale contro le fonti fossili

    L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
    31 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • Presidenziali Venezuela: la conferma del chavismo
    Latina
    Maduro passa indenne il voto del 28 luglio e si conferma alla guida del paese con il 51,2% dei voti

    Presidenziali Venezuela: la conferma del chavismo

    Proseguono le manovre della destra radicale, che grida ai brogli e persiste nel suo tentativo di destabilizzazione.
    30 luglio 2024 - David Lifodi
  • Venezuela: Exxon Mobil dietro alla disputa sull'Esequibo
    Latina
    Il contenzioso con la Guyana è ripreso con maggior forza. Il 3 dicembre il referendum consultivo

    Venezuela: Exxon Mobil dietro alla disputa sull'Esequibo

    La multinazionale petrolifera in pratica decide la politica del paese e utilizza tutti gli strumenti in suo possesso per evitare una risoluzione diplomatica e al tempo stesso scaricare la colpa su Caracas.
    6 novembre 2023 - David Lifodi
  • Assedio al Venezuela
    Latina
    Intervistate dodici personalità di primo piano della Rivoluzione bolivariana

    Assedio al Venezuela

    Il libro di Geraldina Colotti, Veronica Díaz e Gustavo Villapol racconta la resistenza del paese di fronte alla guerra ibrida, ma astutamente non dichiarata, scatenata dagli Usa.
    4 dicembre 2022 - David Lifodi

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Pace
    Storia di un percorso e di un approdo per un viaggio appena cominciato

    “Una panchina per la Pace" a Foggia

    Le panchine nei pressi delle scuole sono il luogo in cui i ragazzi e le ragazze amano sostare, incontrarsi, chiacchierare, raccontarsi. Quella esperienza di pace può essere coltivata con amore e può prendere il posto dell'atteggiamento guerresco per diventare una bussola dell’agire umano.
    8 aprile 2025 - Antonietta Lelario e Donata Glori (Circolo la Merlettaia di Foggia e coordinamento Capitanata per la Pace)
  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone

Quando le ali dell'amore vi avvolgono, abbandonatevi a lui, benché la spada che nasconde tra le penne possa ferirvi.

Kahlil Gibran

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...