Latina

Gli indigeni vogliono un altro sistema di governo in Bolivia

30 giugno 2007
Tradotto da per PeaceLink
Fonte: Adital

L’Assemblea Costituente boliviana, che promulgherà una nuova Carta Magna per il paese, prosegue i lavori con le sue 21 commissioni. Adesso, le commissioni cercano consensi per divulgare le relazioni finali, con l’intenzione di facilitare il lavoro delle Plenarie che analizzeranno le proposte. L’Assemblea è stata istituita il 6 agosto del 2006 e dispone di un anno per concludere i lavori.

Il presidente dell’Assemblea, Silvia Lazarte, ha affermato che dopo aver ricevuto le relazioni dalle commissioni, verranno organizzati incontri per l’integrazione delle proposte. A partire dalla prossima settimana, i 255 costituenti devono fare il loro ingresso alle plenarie e iniziare a redigere la nuova Costituzione Politica dello Stato.

Il Movimento al Socialismo (MAS), costituito da basi indigene e contadine che compongono il Patto dell’Unità – organizzazione costituita da Confederazione di Indigeni dell’Oriente Boliviano (Cidob), Consiglio di Ayllus e Markas del Qollasuyu (Conamak), Confederazione dei Contadini di Bolivia e Confederazione delle Donne Contadine Bartolina Sisa – desidera che il governo riconosca l’autonomia indigena. Il MAS crede che l’autonomia indigena promossa dalla Costituzione renderà possibile il sorgere di un nuovo sistema di governo che riconoscerà usi e costumi indigeni nell’amministrazione e nella gestione pubblica. Perché ciò accada, lo Stato dovrà rivedere il proprio ordinamento giuridico e renderlo compatibile con l’attuale forma amministrativa.

Secondo Félix Patzi, ex ministro dell’Istruzione e uno dei principali ideologi del Patto dell’Unità, all’interno dello Stato dovrebbero convivere due sistemi: uno liberale e l’altro comunitario. L’autonomia indigena verrebbe sancita attraverso entità territoriali autonome e queste entità potranno organizzarsi sui territori nativi, con identità culturale, governo e competenza propri. Inoltre, lo Stato destinerà risorse a queste nuove entità, per mezzo della ridistribuzione finanziaria.

Le commissioni hanno già ricevuto i rappresentanti di cooperativisti minatori, contadini, popoli indigeni, imprenditori, Forze Armate, Polizia e Potere Esecutivo. Alcune commissioni come la Visión del País, Coca, Idrocarburi ed Economia hanno già concluso la stesura delle relazioni. Le commissioni sono le seguenti: Visión de País, Cittadinanza, Nazionalità, Doveri, Diritti e Garanzie; Organizzazione e Struttura del Nuovo Stato; Legislativo; Giudiziario; Esecutivo; Altri organi dello Stato; Autonomie Dipartimentali, Regionali, Provinciali; Educazione e Interculturalità; Sviluppo Sociale Integrale; Idrocarburi; Settori Minerario e Metallurgico; Risorse Idriche ed Energia; Sviluppo Produttivo Rurale, Agricolo e Zootecnico e Agroindustria; Risorse Naturali Rinnovabili, Terra, Territorio e Ambiente; Sviluppo Integrale Amazzonico; Coca; Sviluppo Economico e Finanziario; Frontiere Nazionali, Relazioni Internazionali e Integrazione; e Sicurezza e Difesa Nazionale.

Note: http://www.adital.com.br/site/noticia.asp?lang=ES&cod=28156

Tradotto da Sara Mostaccio per www.peacelink.it <http://www.peacelink.it/>
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