Nicaragua - Sì di Obando ad Ortega

Il Cardinale, di ritorno da Roma, coordinerà il Consejo de Reconciliación
16 marzo 2007
Giorgio Trucchi

Daniel Ortega ed il Cardinale Obando y Bravo durante la conferenza stampa (© Foto G. Trucchi)

Non si sa che cosa esattamente si siano detti il Papa Benedetto XVI e il Cardinale Obando y Bravo, ma il risultato del viaggio di quest'ultimo a Roma è stato un invito a lavorare per la pace e la riconciliazione in Nicaragua e a scegliere autonomamente se coordinare o meno il Consejo de Paz y Reconciliación.
Alla fine, Obando y Bravo si è riunito con Ortega ed ha reso pubblica la sua intenzione di accettare l'incarico che gli era stato proposto il mese scorso dal presidente.

Antecedenti
Daniel Ortega ha iniziato il suo mandato presidenziale con una sostanziosa riforma della legge (Legge 290), che regola l'organizzazione, le attribuzioni e le competenze del Potere Esecutivo. Tra le riforme più criticate vi è quella che crea i Consejos (Consigli) di carattere nazionale, dipartimentale o comunale. Obiettivo di questi nuovi organi, anche se effettivamente la Legge di Partecipazione Cittadina stabiliva già alcune figure molto simili e mai prese in considerazione da Ortega, sarebbe quello di creare un ambito dentro il quale le istituzioni (ogni ministero potrebbe in teoria creare un Consejo) e le varie espressioni della società possano concordare le politiche pubbliche inerenti ad un determinato settore (sanità, agricoltura, istruzione, etc...).
Per Ortega, i Consejos rappresentano un primo passo verso la "democrazia diretta e il governo del popolo", mentre per la destra e buona parte della società civile, sarebbero strutture parallele ai ministeri con l'obiettivo di concentrare maggiormente il potere nelle mani del governo e in questo caso, della famiglia Ortega-Murillo.
Per questo motivo, la destra nicaraguense (PLC ed ALN) e la Alianza MRS hanno votato in Parlamento una modifica alla riforma presidenziale, stabilendo che chi formerà parte dei Consejos non potrà ricevere compensi economici per il proprio lavoro e che questi organi avranno solo potere consultivo, restando quindi subordinati ai Ministeri.
Tra i principali Consejos che sono stati creati fino ad ora da Ortega ci sono quello di Comunicación y Ciudadanía, con ampi compiti e poteri a livello nazionale e che è stato affidato alla moglie Rosario Murillo, il Consejo de Seguridad y Soberanía Alimentaria, affidato in un primo tempo all'economista Orlando Nuñez ed assunto in un secondo tempo dalla Presidenza ed il Consejo de Paz y Reconciliación.

Il Consejo de Paz y Reconciliación
Questo Consejo è stato pensato per risolvere, una volta per tutte, i conflitti legati alla mancanza di risposte da parte dello Stato a quei settori che sono stati protagonisti della sanguinosa guerra degli anni 80 (ex membri dell'Ejercito Popular Sandinista -EPS-, del Ministerio del Interior -MINT- e della Contra).
Molto più probabilmente, Ortega utilizzerà questo strumento per rispettare le promesse fatte e sottoscritte con i settori della ex Contra che hanno appoggiato la sua campagna elettorale (soprattutto il Presidente del Partido de la Resistencia Nicaraguense -PRN- ed oggi deputato, Salvador Talavera), cercare di coinvolgere gli altri settori della Contra che hanno preferito sostenere la candidatura di Eduardo Montealegre (ALN) e creare le basi per ammorbidire un settore da sempre ostico nei suoi confronti, anche in previsione di una eventuale sua ricandidatura nel 2011.
Come coordinatore di questo Consejo, Ortega ha proposto il Cardinale Obando y Bravo, figura storica per la sua ferrea opposizione al governo sandinista negli anni 80 (Giovanni Paolo II lo nominò Cardinale proprio nei momenti più duri dello scontro tra Vaticano e governo sandinista), per la sua partecipazione ai negoziati di pace, ma anche per il suo continuo e reiterato coinvolgimento nella politica nicaraguense per evitare una vittoria di Ortega durante le elezioni del 1990, 1996 e 2001 (storica resta la sua omelia della vibora il giorno delle votazioni nel 1996, quando benedisse pubblicamente Alemán e invitò apertamente il popolo nicaraguense a non votare per il "serpente" Ortega)
Con la caduta di Arnoldo Alemán dopo l'elezione di Enrique Bolaños nel 2001, Obando y Bravo si è ritrovato con un governo dichiaratamente ostile che iniziava a eliminare i privilegi di cui aveva sempre goduto, con buona parte della Conferenza Episcopale nicaraguense che chiedeva un suo pensionamento (allora era ancora arcivescovo di Managua) e con i settori più reazionari legati alla Chiesa cattolica (ad esempio l'Opus Dei) che non volevano sapere più nulla né di Alemán, né di lui (si parla anche di pressioni dirette sul Vaticano).
Obando y Bravo, che alla fine venne poi messo in pensione proprio la stessa notte della morte di Giovanni Paolo II, con una strana telefonata dal Vaticano alle 3 di mattina, optò per l'unica soluzione possibile e cioè avvicinarsi, anche se lentamente, al Frente Sandinista e al suo leader indiscusso Daniel Ortega, stringendo quello che molti considerano un vero e proprio patto che ha beneficiato entrambi.
Il cardinale Obando è riuscito a non essere messo in un angolo e a mantenere viva la sua figura all'interno della vita sociale, ma anche politica del paese (e quindi a non perdere molti dei suoi privilegi), mentre Ortega ha potuto, per la prima volta dal 1990 ad oggi, condurre una campagna elettorale senza l'aperta opposizione della figura sicuramente più incisiva della Chiesa cattolica, capace, come nel passato, di spostare una buona quantità di voti a favore o contro un candidato.

La nomina di Obando y Bravo come coordinatore del Consejo de Paz y Reconciliación è quindi da leggere anche in questo contesto e non è da stupirsi, pertanto, che sia stata osteggiata dai partiti della destra nicaraguense (un buon lavoro con la ex Contra e un tacito assenso della Chiesa cattolica potrebbe portar via molti voti anche in vista delle elezioni municipali del 2008) e da buona parte dei vescovi che conformano la Conferenza Episcopale e che probabilmente non hanno mai perdonato a Obando y Bravo la scivolata verso Ortega.

Per assumere questa carica, Obando y Bravo si è recato a Roma e si è riunito con il Papa.
Durante una conferenza stampa, Obando ha accettato formalmente l'incarico, annunciando che il Vaticano gli aveva dato il mandato di lavorare per la riconciliazione in Nicaragua, senza però rispondere ai giornalisti che chiedevano se il Papa avesse detto sì o no alla sua partecipazione al Consejo.
Dalle sue dichiarazioni si evince pertanto che gli sia stata concessa libertà di decisione. Alle critiche espresse dall'arcivescovo di Managua, Leopoldo Brenes e da altri vescovi, circa un suo coinvolgimento diretto in una istituzione governativa e quindi politica, considerata tra l'altro troppo legata ad un partito specifico (in questo caso il Frente Sandinista), Obando y Bravo ha ricordato il Documento di Puebla, redatto durante un evento a cui aveva partecipato il Papa Giovanni Paolo II, in cui "si fa una chiara differenza tra ciò che si considera Politica in senso ampio, come espressione del lavorare per il bene comune, e la partecipazione alla politica che è proibito ai gerarchi della Chiesa".
Resta ora da superare lo scoglio della Conferenza Episcopale. Per questo motivo, il Presidente Ortega ha già chiesto un incontro per poter illustrare il lavoro che effettuerà il Consejo de Paz y Reconciliación, ma soprattutto per avvicinare le posizioni e superare le evidenti diffidenze.

Ortega ha inoltre dichiarato che si metterà immediatamente al lavoro per cercare finanziamenti con cui cominciare ad avviare il Consejo de Paz y Reconciliación (come detto non avrà accesso a fondi pubblici). Ha rivolto un appello simbolico al Presidente degli Stati Uniti, George Bush, affinché destini fondi per questo sforzo, ricordando che il suo paese e direttamente responsabile della guerra degli anni 80 e dello stato di abbandono in cui vivono migliaia di persone, che sono state spinte a combattersi in quegli anni, senza ricevere poi gli aiuti promessi.

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Ass. Italia-Nicaragua gtrucchi@itanica.org )

Sociale.network

@peacelink - 17/11/2025 16:52

L’agonia degli ucraini nell’imbuto di mentre i russi sfondano a Zaporizhia e Dnipropetrovsk – Analisi Difesa

Brusca accelerazione dell’avanzata russa nelle regioni di , e .

analisidifesa.it/2025/11/lagon

@peacelink - 17/11/2025 16:04

: " in cambio di : quella di è la prima di euroatlantica"

"Missili, bombe e cannoni non fanno , la , la e le sì. Si deve rispettare il 3% nel deficit pubblico per poter spendere il 5% per la ".

ilfattoquotidiano.it/2025/11/1

@peacelink - 17/11/2025 9:22

"Nel nome di un presunto aumento della competitività delle attività economiche nel brevissimo periodo, si rinuncia a contrastare il cambiamento climatico. E’ una scelta miope che ignora evidenze scientifiche e trascura il fatto che tutte le analisi mettono in evidenza come proprio i rappresentino un rischio nel medio-lungo periodo per le imprese stesse, per la sicurezza di cittadine e cittadini dell’Unione europea e del pianeta”.
Aldo Soldi, presidente di Banca Etica.

@peacelink - 17/11/2025 9:21

13 novembre 2025 _ “Il Parlamento Europeo ha approvato oggi - con un’inedita maggioranza costituita da e partiti di cui si sono uniti anche alcuni eurodeputati dei Gruppi Renew e S&D - il cosìdetto “primo pacchetto ” che - nel nome della semplificazione e della riduzione della burocrazia - affossa di fatto le precedenti direttive europee in materia di rendicontazione di sostenibilità () e sulla due diligence () delle imprese.

@peacelink - 17/11/2025 9:19

Aldo Soldi, presidente di Banca Etica
“Il voto del Parlamento Europeo sul pacchetto affossa il green deal. La lotta ai non è più una priorità: forti rischi per imprese e persone”.

@peacelink - 16/11/2025 7:28

Pietra tombale su . Cassa depositi e prestiti () non può investire su una fabbrica in perdita.

@peacelink - 15/11/2025 18:04

Si prevede che la Commissione presenterà un rapporto esaustivo al Consiglio per i diritti umani nella sua sessantunesima sessione, seguito da un dialogo interattivo (febbraio-aprile 2026).

I media online CIVILI LIBERI hanno ricevuto una risposta scritta alla domanda se la Commissione consideri la possibilità di includere nel rapporto le misure severe di registrazione militare e di . civilni.media/484/

@peacelink - 15/11/2025 18:02


I tre commissari Eric Møse (Presidente), Pablo de Greiff e Vrinda Grover, sono determinati a promuovere la responsabilità per questi crimini e violazioni, al fine di ripristinare la giustizia, proteggere i diritti delle vittime, porre fine all'impunità e rafforzare il rispetto del diritto internazionale.

@peacelink - 15/11/2025 18:01

La Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sull', istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel 2022 per indagare su tutte le presunte violazioni dei diritti umani, violazioni del diritto umanitario internazionale e crimini connessi durante la guerra, ha visitato l'Ucraina nel novembre 2025 per incontrare diversi funzionari, vittime di e attivisti della società civile.

@peacelink - 15/11/2025 17:51

Continua la nota di Acciaierie d’Italia sull’esplosione nel convertitore denunciata dai sindacati:

“Tuttavia, il contenuto in silicio della colata “ha favorito lo sviluppo di temperature nel convertitore, tali da richiedere aggiunte di materiale raffreddante (calce e minerale) in misura superiore ai normali standard e che hanno provocato l’anomalo evento emissivo”.
Corriere di Taranto

@peacelink - 15/11/2025 17:46

corriereditaranto.it/2025/11/1

Arrivano le precisazioni di Acciaierie d’Italia in merito ad un evento emissivo di natura non convogliata, verificatosi ieri pomeriggio di venerdì 14 novembre.

“La colata in questione – spiega una nota – era la prima trattata nel convertitore dopo la ripartenza di ed è stata eseguita con tutte le precauzioni e in conformità con quanto previsto nell’istruzione di lavoro formalizzata per la gestione della ghisa”.

@peacelink - 15/11/2025 15:58

youtu.be/detECmq7xSA

Un ottimo esempio di giornalismo indipendente e onesto di una testata giornalistica ucraina. Estremamente minuzioso e documentato sotto il profilo tecnico. Il taglio è pro-Ucraina ma la verità viene anteposta alla propaganda.

@peacelink - 15/11/2025 15:32


russa
Per le truppe di Kiev diventa sempre più difficile soccorrere ed evacuare i feriti. Ecco il video.
youtube.com/shorts/YXPOhcuZ0Q4

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.25 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...