Latina

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Guatemala. Dieci anni di pace?

29 dicembre 2006
Flaviano Bianchini

Oggi (29 diciembre) sono passati 10 anni da quello storico giorno in cui la firma della pace mise fine a 36 anni di un conflitto interno che si lasciò dietro 250.000 morti (di cui il 90% vittime di esecuzioni extragiudiziali) e 50.000 desaparecidos. Oggi tutto il Guatemala (ma in realtà gli ex-guerriglieri non partecipano) è in festa per celebrare quella importante data.
Ma bisogna veramente celebrare?
Lo stato politico e militare in campo, caratterizzato da una totale sconfitta della guerriglia, non permise di ottenere grandi cose nel momento di trattare la pace. Ma anche quei pochi risultati ottenuti sembrano oggi essere caduti nel dimenticatoio.
L’istituzione di una commissione della verità che investigasse sul genocidio fu compiuta ma il direttaore dell’investigazione, il vescovo Gerardi, fu ucciso due giorni dopo la pubblicazione dell’informe e i suoi assassini ideologici sono ancora oggi in circolo così come i principali responsabili del genocidio tra cui il Generale Rios Montt per il quale la Spagna continua a richiedere l’estradizione.
La fine del razzismo fu sancita, teoricamente, dal riconoscimento delle lingue indigene ma ancora oggi chi non parla lo spagnolo è considerato inferiore e alcuni locali alla moda negano sfacciatamente l’entrata agli indigeni (sembra cosa dell’altro mondo ma è all’ordine del giorno).
Istruzione gratuita. Le scuole pubbliche sono sufficienti a dare istruzione a meno della metà dei guatemaltechi.
L’istituzione di un corpo di polizia civile durò meno di 10 anni. Infatti un mese fa ai vertici della Polizia Civile Nazionale sono stati posti 20 militari e le esecuzioni extragiudiziali da parte della polizia sono notizia di tutti i giorni sui giornali nazionali.
Creazione di un adeguato sistema giudiziale e preventivo. Giusto oggi sono stati superate le 6000 morti violente in un anno. Statisticamente il 98% dei responsabili resta impunito.
La riforma agraria dopo 10 anni ancora non è neanche una bozza di legge.
E poi la creazione di un paese socialmente giusto e la vittoria contro la povertà. Oggi in Guatemala il 15% della popolazione controlla il 76% della ricchezza e il 45% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Nel caso degli indigeni questa percentuale sale al 75% e il paese continua ad essere venduto alle multinazionali straniere aumentando così la diseguaglianza.
Ed è triste vedere tutti i media nazionali non menzionare affatto questi dati e acclamare questa giornata come una giornata di festa. Ma oggi è veramente un giorno di festa?

Articoli correlati

  • Un’Italia sempre più ingiusta e diseguale
    Economia
    Da ILO e Oxfam la conferma

    Un’Italia sempre più ingiusta e diseguale

    L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.
    24 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • Sala Penale conferma le sentenze contro gli assassini di Berta
    Latina

    Sala Penale conferma le sentenze contro gli assassini di Berta

    Copinh denuncia il tentativo di ridurre le condanne dei membri di DESA
    28 novembre 2024 - Giorgio Trucchi
  • Argentina, uno scenario ad alto rischio
    Latina

    Argentina, uno scenario ad alto rischio

    Accelera lo smantellamento dei passi in avanti fatti in termini di memoria, verità e giustizia
    12 luglio 2024 - Giorgio Trucchi
  • Guatemala: la vita impossibile dei giornalisti comunitari
    Latina
    Norma Sancir, da nove anni, attende di essere scagionata dalle accuse di “disordine pubblico”

    Guatemala: la vita impossibile dei giornalisti comunitari

    Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.
    18 marzo 2024 - David Lifodi

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Non è violenza solo quella delle barricate, ma anche quella delle banche

Heinrich Böll

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...