Messico: le autorità federali devono dirigere le indagini su Atenco

Amnesty International oggi ha sollecitato con urgenza le autorità federali del Messico ad incaricarsi delle indagini di almeno 23 rapporti di abusi sessuali commessi dalle forze di sicurezza in San Salvador Atenco durante le operazioni di polizia che ebbero luogo cinque mesi fa. E chiede che sia garantita giustizia alle vittime.
9 ottobre 2006
Amnesty International (Tradotto da Monica Mazzoleni)

Il richiamo coincide con la pubblicazione di oggi di un nuovo rapporto nel quale l’organizzazione rileva nuove evidenze del fatto che le autorità statali messicane non solo non hanno investigato seriamente sulle accuse delle donne, che affermano di essere state vittime di abusi sessuali commessi da agenti della polizia mentre erano sotto custodia, ma hanno anche occultato le prove di tali abusi.

“Le autorità dello Stato hanno fatto ricadere l’onere della prova sulle vittime, e intanto cercano di screditare le accuse. Il conflitto di interessi e la mancanza di imparzialità, evidenti nelle indagini che si stanno svolgendo a livello statale, alimentano l’impunità”, ha detto Kerrie Howard, direttrice aggiunta del Programma Regionale per l’America di Amnesty International.

“Data la serietà dei delitti e i costanti fallimenti delle autorità statali al momento di indagare efficacemente le denunce di abuso, è tempo che la Procura Speciale sui Crimini contro le Donne se ne prenda carico.
Questi delitti sono atti di tortura secondo il diritto internazionale, e le autorità devono garantire che i responsabili ne rendano conto”, ha dichiarato Kerrie Howard.

Varie vittime hanno detto alla delegazione di Amnesty International che le autorità dello stato del Messico rifiutarono loro di presentare denuncia dei crimini e non provvidero con adeguate cure mediche o psicologiche, essenziali per assicurare prove fondamentali in caso di abusi sessuali.

María García (nome fittizio) disse ad Amnesty International che quando informò il funzionario della Procura Generale di Giustizia dello stato del Messico che intendeva presentare una denuncia per stupro, un altro funzionario che supervisionava le dichiarazioni, disse che la questione della violenza non poteva essere registrata e strappò il foglio dalla macchina da scrivere.

Margherita Reyes (nome fittizio), altra donna abusata sessualmente durante la custodia, disse “Quando arrivai al carcere il medico forense non volle certificare che ero stato violentata. Mi parve ingiusto che non mi credessero, che qualcuno potesse pensare che lo avessi inventato”.

“Questo caso è forse l’ultima possibilità per l’amministrazione Fox per dimostrare il suo impegno a porre fine all’impunità della violenza contro le donne e ad onorare i suoi impegni riguardo i diritti umani in ambito nazionale”, ha detto Kerrie Howard.

Informazioni complementari.

Le donne erano tra le 211 persone detenute durante un’operazione di polizia durata due giorni nelle città di Texcoco e San Salvador Atenco, nello stato del Messico. L’obiettivo dell’operazione era porre fine a delle proteste di un’organizzazione di contadini, il “Fronte dei popoli in Difesa della Terra”.

Ad oggi, 7 donne e 21 uomini sono ancora in custodia accusati di reato di sequestro di agenti di polizia durante la manifestazione.

Amnesty International sollecita con urgenza le autorità ad assicurare che i procedimenti giudiziari nei confronti di chi è in detenzione, o sotto inchiesta, siano conformi alle norme internazionali riguardante sentenze. L’organizzazione inoltre chiede una piena e imparziale indagine sopra le gravi violazioni dei diritti umani commesse durante le operazioni di polizia in Atenco.

I membri di Amnesty International in tutte la regione - inclusi Messico, Argentina, Uruguay, Paraguay, Perù, Canada e Spagna - chiederanno ai rappresentanti del governo Messicano nei loro paesi di porre in atto azioni immediate che garantiscano pronte ed efficaci indagini.

Note: Il rapporto Mexico: “Violence against women - justice denied in Mexico” si trova su
http://web.amnesty.org/library/Index/ESLAMR410282006

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Un ottimo esempio di giornalismo indipendente e onesto di una testata giornalistica ucraina. Estremamente minuzioso e documentato sotto il profilo tecnico. Il taglio è pro-Ucraina ma la verità viene anteposta alla propaganda.

@peacelink - 15/11/2025 15:32


russa
Per le truppe di Kiev diventa sempre più difficile soccorrere ed evacuare i feriti. Ecco il video.
youtube.com/shorts/YXPOhcuZ0Q4

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