Latina

Nicaragua: per il dipartimento di stato USA o Montealegre o Lewites dovranno vincere le elezioni presidenziali

Mentre a Miami, nei locali del Miccosukee Resort, tre candidati alle prossime elezioni presidenziali in Nicaragua (vedi foto) incontravano parte della comunità nicaraguense residente in questa città, in quella che è stata chiamata la “Gran Convención de Nicaragüenses en el Exterior", il Dipartimento di Stato nordamericano continuava la sua azione interventista in Nicaragua, con il mal celato tentativo d'influire sui risultati delle prossime elezioni di novembre.
26 giugno 2006
Giorgio Trucchi (Ass. Italia-Nicaragua gtrucchi@itanica.org)


L'incaricato degli Affari Latinoamericani del governo Bush, Thomas Shannon, ha dichiarato che gli Stati Uniti lavoreranno con chiunque vinca le elezioni presidenziali in Nicaragua, ma ha assicurato che il vincitore sarà Eduardo Montealegre della Alianza Liberal Nicaraguense (ALN/PC) o Herty Lewites della Alianza MRS.
"E' chiaro che noi rispetteremo i risultati delle elezioni indipendentemente dal risultato e che saremo disposti a lavorare con il governo che il popolo nicaraguense sceglierà.
Ma è importante capire che il Nicaragua si trova ora davanti a una scelta, un'opzione tra il passato ed il futuro, cioè tra il caudillismo ed una leadership moderna, contemporanea, che realmente possa trarre giovamento da tutto quello che è disponibile oggi in America Centrale.
Alla fine, l'opzione per il futuro, che sia Eduardo Montealegre o Herty Lewites, vincerà", ha dichiarato Shannon.

In questo modo, Shannon ha messo i candidati dei partiti tradizionali, il sandinista Daniel Ortega ed il liberale José Rizo, nel gruppo delle "opzioni del passato" ed Eduardo Montealegre, il candidato della dissidenza liberale ed Herty Lewites, della dissidenza sandinista, come le "opzioni per il futuro".
Tuttavia, il gerarca dell'amministrazione Bush ha insistito nel dire che la decisione finale spetta ai nicaraguensi.
"Noi non abbiamo un candidato in Nicaragua. Quello che vogliamo è un processo aperto e pulito. Lavoriamo sempre con l'idea che alla fine sia il popolo nicaraguense a decidere ciò che vuole. È molto, molto importante che il popolo nicaraguense possa contare con elezioni trasparenti e pulite, ed io credo che la OEA giocherà un ruolo molto importante", ha dichiarato a un gruppo di giornalisti nel Congresso degli Stati Uniti (AFP).

L'ambasciatore nordamericano in Nicaragua, Paul Trivelli, ha dichiarato che l'intervento di Shannon non può essere qualificato come "ingerenza", dato che gli Stati Uniti hanno la libertà di esprimere i propri giudizi su quanto accade in un paese e che il suo governo continuerà a lavorare ed agire per la democrazia nei paesi dell'America latina.
Stesso criterio è stato espresso dai candidati Herty Lewites ed Eduardo Montealegre, che non hanno rilevato alcun tipo di ingerenza degli Stati Uniti negli affari interni del Nicaragua attraverso le dichiarazioni del funzionario nordamericano.
Ovviamente molto critica è stata invece la posizione del Frente Sandinista e del Partido Liberal.

La presenza di Herty Lewites alla "Gran Convención de Nicaragüenses en el Exterior", a fianco dei due candidati della destra nicaraguense e davanti a una platea spiccatamente di tendenza liberale, ha destato non poche critiche sull'opportunità di questo viaggio.
Le dichiarazioni di Herty Lewites durante i giorni successivi all'incontro di Miami, secondo le quali sarebbe disposto a unire le forze ed i voti in parlamento con Eduardo Montealegre per cambiare radicalmente la Costituzione e che vorrebbe riunirsi con Thomas Shannon durante la sua visita in Nicaragua il prossimo 27 giugno, hanno inoltre reso ancora più confusa la situazione.

L'ufficio stampa della Alianza MRS ha diffuso nei giorni scorsi uno scritto in cui si è cercato di spiegare il senso di questo viaggio. Secondo Herty Lewites "gli emigranti nicaraguensi meritano considerazione. Anche se mi avessero tirato pietre era mia obbligazione andare e conoscere che cosa i nicaraguensi, che vivono fuori, vogliono dal loro governo”.

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