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    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Le ultime foto del "Che"

7 febbraio 2006
Pacho O’Donnell
Fonte: el Clarin

El 8 de octubre de 1967 Ernesto El Che Guevara es herido y apresado por los rangers bolivianos entrenados por los boinas verdes norteamericanos. El capitán Gary Prado, el jefe del batallón, lo conduce hasta el pequeño poblado de La Higuera, donde es encerrado en su escuelita, junto con Willy Cuba, un valiente guerrillero boliviano que prefirió permanecer junto a El Che en vez de intentar el escape. No tardará en llegar la orden de La Paz: El Che debe ser asesinado. Quien se encargará de dicha tarea es el sargento Mario Terán, elegido al azar por el coronel Zenteno entre los siete suboficiales presentes.
dopoo la cattura


Federico Arana Serrudo era, en aquel octubre de 1967, Jefe de la G2, Inteligencia Militar del Estado Mayor boliviano. Hace pocos meses se dieron a conocer en Colombia fotografías que estuvieron en su poder a lo largo de los años transcurridos desde la tragedia de La Higuera. Son documentos de inmenso valor historiográfico. Dos de ellas muestran a El Che vivo, dentro de la escuelita. En una de ellas se lo ve casi de perfil sentado con las manos atadas. La otra nos da un impresionantemente nítido primer plano de su rostro que conmueve por la expresión de serena intensidad en quien ya se sabía condenado. Otras tres fotos lo muestran desangrándose sobre el piso, pocos segundos después de su muerte, junto a uniformados con fusiles en sus manos. Una de ellas parecería reflejar el momento del tiro de gracia, quizás a cargo de Terán, su verdugo. Otra de las fotos que en un dramático primer plano refleja la expresión de Guevara luego de ser ametrallado nos interroga acerca de su milagrosa conversión en el maravilloso rostro del Cristo yacente en la lavandería de Vallegrande. Es muy interesante también aquella en la que aparece sobre una camilla con los ojos cerrados, confirmando que fue el viento del trecho aéreo entre La Higuera y Vallegrande quien se los abrió y fijó esa mirada que inmortalizó el fotógrafo Freddy Alborta. Por fin está también documentado el cadáver de Guevara atado al patín del helicóptero.
dopo l'assassinio dopo l'assassinio
¿Cómo llegaron dichas fotos a poder de Arana? En el helicóptero que se dirigió desde Vallegrande hacia La Higuera para transportar muertos y heridos en la postrer batalla del Churo sólo cabían dos personas. El coronel Joaquín Centeno Anaya, Comandante de la 8ª. División, decidió dejar en tierra al Jefe de Inteligencia de su división, el coronel Arnado Saucedo Parada, y en su lugar embarcó al agente de la CIA, Félix Rodríguez, escudado en la falsa identidad de capitán del ejército boliviano Félix Ramos quien tendría una activa participación en la muerte del revolucionario argentino. Saucedo encarga entonces al piloto, mayor Niño de Guzmán, que tome fotos de El Che vivo y para eso le entrega su cámara. En su libro Shadow Warrior (Guerrero de la sombra) Rodríguez contará que abrió al máximo el objetivo de dicha cámara para velar sus fotos y para que fueran sólo las suyas, es decir las de la CIA, las que dieran cuenta de lo que allí sucedía. Pero el piloto llevaba consigo una cámara personal con la que tomó algunas fotografías, que son las que hoy reproducimos. Advertido, Félix Rodríguez exige al coronel Centeno que decomise dicho material. Siguiendo la línea jerárquica el rollo sin revelar va a parar al general Ovando, Comandante en Jefe del Ejército boliviano, quien luego lo depositará en las oficinas de Arana Serrudo en La Paz.
dopo l'assassinio

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