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    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink

Argentina: inizia il II congresso mondiale di giornalismo ed comunicazione

A distanza di cinque anni dal primo incontro si riapre il dibattito sull'assenza di democrazia informativa senza democrazia economica
18 novembre 2005
Fonte: Argenpress

Como en 1998, la entidad gremial sumó a la preocupante precarización de la actividad profesional la discusión sobre prácticas monopólicas y la necesidad de romper el cerco informativo tejido entre las corporaciones de medios y los representantes de la política vernácula. Una tarea que la UTPBA desarrolla habitualmente desde el Observatorio de Medios y la Agencia Nacional de Comunicaciones (ANC).

Entre otros paneles, mañana analizarán los desfasajes de la llamada Sociedad de la Información, el profesor universitario especializado en teorías de la comunicación Aníbal Ford; el Presidente de Honor de la FELAP, Ernesto Vera; el Consejero de la UNESCO, Alejandro Alfonso; el Secretario Adjunto de la FELAP, Nelson del Castillo y el periodista mexicano Salvador del Río (Sala D – 13:30 hs.).

De 09:00 a 17:00 hs, se discutirá también las diversas formas de resistencia en el “Foro de Periodistas” (Sala A) y en el “Foro por Todos los Medios” (Sala B). Ambos espacios de reflexión, con seguridad enriquecidos por las ponencias planteadas hoy en la mesa sobre “Políticas Publicas de Industrias Culturales” y, especialmente, por el fresco aire panamericano de los invitados extranjeros, quienes profundizaron los alcances de los proyectos regionales de comunicación.

Proyectos cargados de aquella búsqueda de pluralismo informativo planteada tres décadas atrás en la UNESCO por los países del Tercer Mundo (dirigidos por el premio nobel Sean McBride), que de no repetir los mismos errores torcerán el rumbo pautado en cuotas partes por el interés de lucro reinante en las telecomunicaciones. Grandes holdings que son pocos, gordos, globales y cada vez más lentos, frente a la demanda social de noticias sin censura ni pactos faústicos, por lo que tarde o temprano caerán por su propio peso.

En el eterno baile de máscaras del transformismo argentino el lugar del 666 lo lleva el decreto 527, continuador de las políticas de que caracterizaron el proceso menemista.

Para mayor información ingresar a www.utpba.com.ar

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