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    11 novembre 2025 - Redazione PeaceLink

Argentina, Terzo Incontro delle Comunità colpite dall’Industria Mineraria in Argentina

21 agosto 2005
Gustavo Manuel Macayo

Catamarca: nei giorni 12, 13 e 14 agosto ad Andalgalà si è svolto il Terzo Incontro delle Comunità colpite dall’Industria Mineraria in Argentina

Dichiarazione di Andalgalà
14 agosto 2005

III Incontro delle Comunità Colpite dall'Industria Mineraria in Argentina

Dieci anni dopo la messa in moto del primo impianto minerario in grande scala nel nostro paese - Minera Alumbrera nella Provincia di Catamarca -, la Rete delle Comunità Colpite dall'Industria Mineraria in Argentina dichiara:

I. Confermiamo pienamente le dichiarazioni fatte nel mese di Novembre 2003 a Buenos Aires, e quelle dell’Aprile 2004 a Tafì del Valle, Tucumàn.

II. L'Industria Mineraria altro non è che un progetto di consegna totale e senza regole delle nostre risorse minerarie, delle nostre terre, e del danneggiamento e contaminazione delle nostre riserve d'acqua e degli ecosistemi su tutto il territorio nazionale.

III. Tutti gli impianti si trovano vicini a fonti e corsi d'acqua: ghiacciai, humedales, mallines, sorgenti, ruscelli, fiumi, laghi e lagune, dai quali la popolazione si rifornisce di acqua per i loro bisogni. L'Industria Mineraria consuma milioni di litri d'acqua al giorno, e la restituisce contaminata nell'ambiente.

IV. Quest’attività è possibile nel paese soltanto perché è legittimata e incentivata da una cornice legale colonialista, che consacra un regime bruttale di benefici ed esenzioni fiscali alle aziende minerarie, discriminando tutte le attività produttive sostenibili, che sono il vero motore delle nostre economie regionali.

V. L'Industria Mineraria è incompatibile con qualsiasi altro tipo d’attività sociale ed economicamente sostentabile, e culturalmente ed ecologicamente sostenibile, e vieta lo sviluppo futuro nelle zone dove ci sono stati impianti minerari.

VI. Questi impianti vengono imposti tenendo allo scuro la popolazione: a) non si fornisce l'informazione pubblica che lo Stato ha l'obbligo di dare; b) vengono manipolate e falsate le vere conseguenze provocate dagli impianti minerari; c) s’impedisce la partecipazione della cittadinanza nella presa delle decisioni.

Per tutte queste ragioni, pretendiamo dai Poteri dello Stato:

1. Il blocco immediato di tutti gli impianti minerari in grande scala in funzione, in qualsiasi tappa dell'attività si trovino, e la sospensione dei nuovi permessi e concessioni effettuati sotto l'attuale regime legale.

2. Il risarcimento integrale dei danni già provocati, senza intaccare i fondi pubblici.

3. L'Annullamento e la Deroga del Regime Legale Minerario attuale, e l'elaborazione di un nuovo regime, con la partecipazione delle Comunità.

4. L'immediata applicazione della legislazione Indigena contenuta nel Convenio 169 dell’OIT sui Popoli Indigeni e Tribali (ratificato dal Congresso Nazionale), che definisce l'Autodeterminazione dei Popoli Originari sui propri Territori e sul suo sviluppo.

5. Che sia garantita alla cittadinanza l'accesso all'Informazione Pubblica sulle attività minerarie.

6. Che sia garantita la partecipazione delle comunità nei processi decisionali in relazione alla valutazione e l’approvazione degli impianti minerari.

7. Che siano portate avanti tutte le cause giudiziali relative alla contaminazione ambientale e sugli altri delitti provocati dall'attività mineraria, e sulle denuncie per le violazioni dei Diritti Umani di coloro che si oppongono all'attività mineraria.

8. Libertà e annullamento dei processi degli attivisti sociali perseguitati per opporsi all'attività mineraria.

Questo documento è stato redatto ed approvato dalle seguenti comunità partecipanti all'Incontro:
Vecinos Autoconvocados de Andalgalá - Catamarca

Vecinos Autoconvocados de los Valles Calchaquíes (Santa María – Catamarca, Salta, Tucumán)

Vecinos Autoconvocados de Belén – Catamarca

Vecinos Autoconvocados de Catamarca

Movimiento de Autoconvocados de Concepción - Tucumán

Jóvenes Autoconvocados de Andalgalá

Jóvenes Autoconvocados de Santa María – Catamarca

Jóvenes Autoconvocados de Belén

Intersectorial de Tafí del Valle

Comunidad Indígena de Tafí del Valle - Tucumán

Federación Ambiental de Tucumán

Pro – Eco – Tafí Viejo - Tucumán

Comunidad Indígena de Quilmes - Tucumán

Comunidad Indígena de Santa María

Comunidad Indígena de Concepción

Comunidad Indígena de Amaicha del Valle - Tucumán

Comunidad Indígena de Ingamana – Catamarca

Colegio de Abogados de Catamarca

Asociación de Prestadores de Turismo Aventura - San Juan

Frente Cívico por la Vida – San Juan

Asamblea de Vecinos Autoconvocados de Neuquén, Río Negro, Chubut y Patagones por el no a la minería contaminante

Asamblea de Vecinos Autoconvocados de Esquel

Note: Tradotto da Alejandra Bariviera per www.peacelink.it

Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la
fonte, l'autore e il traduttore.

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Brusca accelerazione dell’avanzata russa nelle regioni di , e .

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: " in cambio di : quella di è la prima di euroatlantica"

"Missili, bombe e cannoni non fanno , la , la e le sì. Si deve rispettare il 3% nel deficit pubblico per poter spendere il 5% per la ".

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"Nel nome di un presunto aumento della competitività delle attività economiche nel brevissimo periodo, si rinuncia a contrastare il cambiamento climatico. E’ una scelta miope che ignora evidenze scientifiche e trascura il fatto che tutte le analisi mettono in evidenza come proprio i rappresentino un rischio nel medio-lungo periodo per le imprese stesse, per la sicurezza di cittadine e cittadini dell’Unione europea e del pianeta”.
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Si prevede che la Commissione presenterà un rapporto esaustivo al Consiglio per i diritti umani nella sua sessantunesima sessione, seguito da un dialogo interattivo (febbraio-aprile 2026).

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Continua la nota di Acciaierie d’Italia sull’esplosione nel convertitore denunciata dai sindacati:

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Per le truppe di Kiev diventa sempre più difficile soccorrere ed evacuare i feriti. Ecco il video.
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