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Bolivia: il tempo sta scadendo

Evo Morales è chiamato a prendere una decisione storica per tener unito il paese, per questo ha manifestato che il MAS è disponibile a che il Congresso approvi dimultaneamente la lege sulle autonomie e la convocazione di un'assemblea costituente
1 giugno 2005
José Pinto
Fonte: ALAI, América Latina en Movimiento

Evo Morales ha llamado a tomar una decisión histórica para unir a Bolivia. Para ello manifestó que el Movimiento al Socialismo está dispuesto a que el Congreso apruebe las dos agendas que permitirán unir a los bolivianos, aprobando en simultáneo la convocatoria a la Asamblea Constituyente y la ley de autonomías, integrando en esta última no sólo la autonomía para los departamentos sino también para los pueblos originarios, los municipios y las provincias. El diputado masista señaló que no se trata solamente de darle gusto a la burguesía cruceña sino de atender al conjunto de la población.

Mientras que los reporteros destacados en el Congreso boliviano informan que dentro de sus instalaciones habían más policías que parlamentarios y faltando “minutos” para que se “pase lista” de los presentes, el líder del MAS llamó a que los parlamentarios de todos los grupos políticos demuestren su voluntad de atender las urgencias de la situación política, antes del inicio “probemos si los parlamentaros quieren un “desquite” frente a las demandas sociales”, enfatizó.

Algunos jefes de otras bancadas han expresado que “las condiciones no están dadas para proceder con la sesión del Congreso”, así se expresó un parlamentario del partido Nueva Fuerza Republicana; otros congresistas tienen opiniones diferentes; también se informa que los parlamentarios vinculados a los partidos tradicionales y las bancadas de algunos departamentos del sur y del oriente (Tarija, Santa Cruz, Beni y Pando) estarían reunidos para decidir si asisten o no a la sesión del Congreso.

Mientras tanto los pobladores de las Juntas Vecinales de la ciudad de El Alto, los mineros y campesinos llegados de diversos puntos del país, trabajadores por cuenta propia denominados gremialistas, los estudiantes universitarios, los campesinos cocaleros de la región de los Yungas y de 20 provincias del altiplano, los maestros, los jubilados y otros sectores movilizados, prácticamente han tomado el centro de la ciudad de La Paz.

Se interpreta que los discursos que el día de ayer dio el Presidente ante grupos de militares, en los cuales ratificó sus críticas a las movilizaciones y sus insinuaciones de un complot contra la democracia impulsado por una minorías, han exacerbado los ánimos, han generado una mayor capacidad de convocatoria en las protestas y han reforzado en particular las posiciones más radicales que insisten en la nacionalización de los hidrocarburos, planteando inclusive el cierre del congreso y la renuncia del propio Presidente.

Por otro lado los representantes de las instituciones del empresariado privado en Santa Cruz y La Paz ya están planteando el adelanto de elecciones y la renuncia del Presidente Mesa como salida a la crisis.

Prácticamente todas las instituciones públicas y privadas han evacuado sus instalaciones y mientras el Ministro de Gobierno brinda una conferencia de prensa en la cual ratifica que se impedirá el ingreso de los marchistas a la Plaza Murillo donde se ubican el Palacio de Gobierno y el Congreso, todo indica que la situación límite en Bolivia, exige una respuesta que no debería tardar más allá de esta oportunidad que tienen los partidos políticos con representación parlamentaria y el Poder Ejecutivo.

Las consecuencias de un desborde de las movilizaciones son imprevisibles. Pero todavía es menester mantener esperanzas en una solución política, aunque la realidad parece colisionar con la voluntad. Ojalá que nos equivoquemos.

Note: http://alainet.org/active/show_news.phtml?news_id=8319

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Il metodo della nonviolenza è caratterizzato dal fatto che l'attacco è diretto contro le forze del male, e non contro la persona prigioniera di queste forze.

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