L'America Latina protegge le imprese più irresponsabili del mondo
Nestlé, per i suoi conflitti sul lavoro in Colombia e le aggressive
politiche di marketing dei sostituti del latte materno, che
pregiudicano l'allattamento materno specialmente nei Paesi in via di
sviluppo, mettendo in pericolo milioni di lattanti
Ecoportal
Imprese multinazionali presenti in diversi Paesi dell'America Latina
-Nestlé (alimentare), Dow Chemical (chimica), Shell (petrolio), KPMG
(consulenza finanziaria) e Wal-Mart (distribuzione) - sono state
considerate le più irresponsabili del pianeta da un punto di vista
sociale ed ambientale. I partecipanti al Controvertice (o Foro
Alternativo) di Davos, in Svizzera, lo scorso mese, hanno selezionato
queste cinque imprese, tra le 24 proposte da ONG di tutto il mondo.
L'evento ha avuto luogo parallelamente al Foro Económico de Davos, che
ha visto riunite - anche quest'anno - le grandi potenze economiche del
pianeta.
Il premio consiste in una piccola scultura di legno scuro, che
rappresenta il pianeta come un occhio circondato da due archi di
metallo dorato. La piattaforma "Occhio Pubblico di Davos" è incaricata
di selezionare i "vincitori", ossia il lato peggiore della
globalizzazione economica".
La Dow Chemical, Stati Uniti, è risultata vincitrice nella categoria
diritti umani, per non essersi assunta le proprie responsabilità nella
catastrofe della città indiana di Bhopal, dove si ricorderà un
problema nelle proprie installazioni causò la morte di venti mila
persone nel 1984.
La Royal Dutch/Shell, invece, ha ottenuto il riconoscimento perché
ritenuta responsabile di attenzione praticamente nulla verso i
problemi dell'ambiente in Nigeria, dove brucia gas senza poi ripulire
le aree colpite, da ormai quasi cinquant'anni.
Un premio "punitivo" per l'impresa finanziaria KPMG, conseguenza del
proprio comportamento e delle tecniche aggressive di evasione fiscale,
risparmiando denaro che dovrebbe essere versato al Fisco. Le precarie
condizioni di lavoro, il mancato pagamento degli straordinari ed i
salari scandalosi in Africa ed Asia sono invece valse a Wal-Mart il
primo premio nella categoria "irresponsabilità in diritto del lavoro".
Ma il premio più importante è stato concesso alla Nestlé, che continua
ad agire in maniera del tutto irresponsabile in diversi Paesi
dell'America Latina. Il premio quale impresa "più irresponsabile",
concesso dal pubblico a mezzo di votazione via Internet, è risultato
essere conseguenza dei conflitti sul lavoro che la multinazionale
gestisce in Colombia e delle aggressive campagne di
commercializzazione dei sostituti del latte materno, che non solo
pregiudicano l'allattamento materno nei Paesi in via di sviluppo (e
non solo, ndr), letteralmente "staccando" i bebé dal seno delle madri
ma, ben più grave, espongono milioni di lattanti a rischio di gravi
conseguenze epidemiologiche, sociali ed economiche.
In Bolivia, la Nestlé è accusata di contribuire indirettamente alla
morte di almeno ventottomila lattanti. L'impresa continua indisturbata
a vendere i propri prodotti in Bolivia, per esempio il NAN 1, con
etichette che riportano "dalla nascita". Ciò significa che Nestlé
viola ogni regola e si pone contro quella corretta alimentazione e
adeguata nutrizione che si possono ottenere unicamente
dall'allattamento al seno.
In Brasile, Nestlé è accusata di estrarre acqua minerale senza debita
autorizzazione. Leader mondiale nella vendita di acqua in bottiglia,
la multinazionale ha accumulato tutta una serie di irregolarità a
partire dal lancio delle proprie attività nel Parque des Aguas, a São
Lourenço, nello Stato di Minas Gerais. Le denunce arrivano dal
Movimiento Amigos de los Circuitos de Aguas Minerales (MACAM).
Oltre ad estrarre l'acqua senza autorizzazioni, l'impresa sta
provocando la demineralizzazione dell'acqua - "proibita dalla legge
brasiliana" - e sta costruendo uno stabilimento senza aver effettuato
nessuno studio di impatto ambientale, né averne permesso alcuno.

Sociale.network
#spesemilitari #sondaggi
Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.
#Ucraina #UK
Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera #StormShadow all'#Ucraina, aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella #Russia, ha riferito #Bloomberg il 3 novembre, citando fonti anonime.
https://kyivindependent.com/uk-supplies-ukraine-with-additional-storm-shadow-missiles-for-deep-strikes-into-russia-bloomberg-reports/
#Sudan
Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (#RSF). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.
https://retepacedisarmo.org/2025/rete-pace-disarmo-stop-armi-italiane-agli-emirati-arabi-basta-complicita-con-chi-alimenta-guerra-in-sudan/
"Aumentate i salari, non le #spesemilitari". A #Milano, un migliaio in piazza contro la #guerra
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/05/salari-spese-militari-protesta-piazza-milano-guerra/8185144/
#cappellanimilitari
#4Novembre – Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
https://www.ordinariatomilitare.it/2025/11/04/4-novembre-mons-saba-scrigno-prezioso-che-custodisce-il-generoso-impegno-di-sacerdoti-religiosi-e-religiose/
#cappellanimilitari
Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco
Commento all’intervento dell’ordinario militare sul #4novembre.
“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/l-opinione-di/5475-pusillanime-a-chi
La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a #Pokrovsk. E la notevole distanza fra l'#Ucraina della #propaganda e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.
#Ucraina #Pokrovsk
Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.
https://www.rsi.ch/info/mondo/Si-complica-per-l%E2%80%99Ucraina-la-situazione-a-Pokrovsk-e-Kupyansk--3257138.html
#Ucraina #Russia
#Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese #raffinerie di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere #giornalisti stranieri alle aree di #Pokrovsk e #Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry #Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24
#Ucraina, #Bild: i russi hanno preso l'80% della città di #Pokrovsk
L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24
Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della #Russia?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:
"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".
Troppe domande su #Gaza, giornalista licenziato - Articolo21
https://www.articolo21.org/2025/11/troppe-domande-su-gaza-giornalista-licenziato/
Terzo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Secondo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ed ecco la procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ecco come #Facebook reagisce alla pubblicazione di un post sul #4novembre