Kimbau

Prima domenica di festa per il villaggio congolese di Chiara Castellani

Evviva, a Kimbau è arrivata l'acqua!

Fra poco oltre all'acqua dovrebbe arrivare anche la luce. E' un problema di tempi. Ma la strada è stata aperta con l'attivazione della piccola centrale idroelettrica.
15 ottobre 2006

Oggi è stata una domenica memorabile per Kimbau: il villaggio ha potuto usare l'acqua proveniente dal nuovo acquedotto.
E' arrivata l'acqua a Kimbau grazie alla pompa e all'energia elettrica


Finalmente si è avverato il sogno di Chiara Castellani.

Ma andiamo con ordine.

Ieri mi è squillato il cellulare.

Silenzio, una voce, silenzio, poi ancora una voce: quella di Chiara Castellani dalla foresta del Congo.

La comunicazione era disturbata ed è durata pochissimo. Non sono neanche riuscito a capire in che modo mi telefonava, dato che da Kimbau non si può telefonare! E' un villaggio totalmente scollegato nel mondo, nel cuore del Congo!

Probabilmente Mario Caniatti, un volontario, le aveva portato un satellitare. Fatto sta che, in quei pochi secondi in cui è durata la comunicazione, Chiara ha detto: "E' avvenuto un miracolo, c'è l'acqua!"

E ho capito che aveva cominciato a funzionare la nuova centrale idroelettrica, quella del progetto "Una lampadina per Kimbau", che ha dato il titolo anche al libro edito da Mondadori, scritto da Chiara.

Poche ore dopo è stato direttamente Mario Caniatti a telefonarmi con il satellitare e a dire: "Abbiamo sputato sangue, ma alla fine ci siamo riusciti. Ci sono ancora problemi con i trasformatori. Forse li risolveremo a Natale. Ma intanto l'acqua sta arrivando a Kimbau. La gente si sta lavando. E anche io fra poco andrò a farmi la doccia che non ne psso più!"

E' un momento storico per Kimbau.

Infatti sono andati a buon fine gli sforzi durati tanti anni per costruire - con tremente difficoltà e titanici sforzi - quella piccola centrale idroelettrica per far funzionare le pompe che possano spingere l'acqua verso l'alto e farla arrivare fino a Kimbau (che è molto al di sopra dei fiumi (dove non si può vivere per la malaria e la mosca tse tse).

Ecco, amici, poche volte ci si sente emozionati come quando - dopo una tremolante comunicazione che attraversa migliaia di chilometri in modo precario e fortunoso - si apprende che un pugno di persone riesce a vincere su tutte le avversità. Un pugno di persone sorrette da una volontà di ferro e dall'aiuto di tanti sostenitori e dell'Aifo (http://www.aifo.it), l'associazione che ha creduto in questo progetto "impossibile" finanziandolo nel tempo.

Fra poco oltre all'acqua dovrebbe arrivare anche la luce. E' un problema di tempi. Ma la strada è stata aperta con l'attivazione della piccola centrale.

Chiara Castellani, che nel progetto della "lampadina" ha sempre creduto, mi ha annunciato poco fa la "buona novella" e io la diffondo a voi con la trepidazione e l'entusiasmo, ma anche la commozione, dei momenti importanti della vita.

Una volta tanto è la commozione della vittoria e non del lutto quella che annunciamo con i nostri bit di pace.

Una volta tanto attraverso PeaceLink diamo la notizia di chi rialza la testa e torna a sperare nel futuro.

Note: Per altre informazioni sul progetto:
http://www.kimbau.org

Per vedere le foto clicca qui:
http://italy.peacelink.org/gallerie/111

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