Kimbau

Intervista a Jean Pavese, direttore del servizio per l’elettricità del Ministero dell’Energia (R. D. Congo)

Mille lampadine per Kimbau

I lavori della centrale idroelettrica che alimenterà l’ospedale di Kimbau procedono: "L’inaugurazione avverrà tra poche settimane".
13 aprile 2005

Il caricamento del container con i materiali necessari per la centrale Situato nella regione di Bandundu, l’ospedale di Kimbau rappresenta l’unico punto di riferimento per una popolazione di circa 70 mila persone. E’ privo però di una rete idrica. Si usa l’acqua racchiusa in alcune cisterne che durante la stagione secca rivelano la loro inadeguatezza. Anche l’elettricità manca, salvo un vecchio gruppo elettrogeno che, a causa della scarsità e del costo del gasolio, viene acceso solo una volta ogni settimana per le radioscopie. Per questo l’Aifo, oltre a sostenere l’attività sanitaria della struttura, ha progettato un intervento per fornire all’ospedale l’acqua e l’elettricità.
In sintesi il progetto prevede la costruzione di una diga sul fiume Nzasi, una centrale per la produzione di energia elettrica, una condotta per il trasporto dell’acqua e la ristrutturazione generale dell’ospedale. L’acqua coprirà i bisogni dell’ospedale, dei villaggi circostanti, delle scuole ed irrigherà gli orti comunitari.
I lavori di costruzione della centrale In una zona povera come quella di Kimbau ci si attende che la disponibilità di acqua e di energia elettrica favorisca lo sviluppo locale e limiti i flussi migratori verso la capitale. Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Aifo, la Diocesi di Kimbau ed il Ministero dell’Energia congolese: la nostra associazione si è impegnata a sostenere, finanziariamente e tecnicamente, la parte che compete alla Diocesi (acqua e luce all’ospedale), mentre il Ministero si è assunto la responsabilità della distribuzione idrica ed elettrica ai villaggi circostanti. Nel corso dell’anno 2003 sono iniziati i lavori di costruzione della centrale idroelettrica.
Ne abbiamo parlato con Jean Pavese, direttore del servizio per l’elettricità del Ministero dell’Energia.

Vi sono acqua potabile ed elettricità nell’area di Kimbau?
Attualmente mancano. Ma dopo tanti sforzi possiamo dire che il progetto della centrale è a buon punto. L’inaugurazione avverrà tra poche settimane. Sono già stati inviati la turbina, il generatore, i pali per la linea elettrica e con il prossimo container arriveranno i cavi elettrici. Inizialmente verrà alimentato solo l’ospedale, ma la centrale produrrà energia superiore alle esigenze dell’ospedale, perciò la fornitura sarà estesa alle scuole, alla parrocchia e poi alla popolazione. La centrale produrrà complessivamente 150 mila kw.

Quali servizi si offriranno alla popolazione per mezzo della centrale?
La centrale è un bene primario: senza elettricità non c’è sviluppo. A Kimbau c’è solo una centrale alimentata da batterie solari. Con la centrale idroelettrica miglioreranno le condizioni igieniche e sanitarie. Ci saranno dei collettori sopraelevati da cui l’acqua verrà fatta scendere fino a diversi punti di approvvigionamento. Saranno alimentate le parrocchie e le scuole, 20 in tutto, e poi gli stabilimenti dai quali la popolazione potrà approvvigionarsi. Non è prevista la fornitura a tutte le abitazioni private.

Chiara Castellani con i bambini e le madri di Kimbau La qualità della vita migliorerà.
Cambierà in meglio a partire dalle piccole necessità quotidiane. Gli studenti potranno studiare la sera e si potrà impiantare un’antenna parabolica per la didattica a distanza. Si potranno creare piccole unità di produzione, per esempio macchine per fare l’olio o altri sistemi di supporto alle attività agricole. Si potranno conservare i cibi ed infine migliorerà l’aspetto dell’abitato perché si avrà l’illuminazione pubblica.

I tempi?
E’ verosimile che si possa attuare la fornitura dei servizi alla popolazione nel 2006. I problemi sono rappresentati dalle difficoltà logistiche, cioè la distanza, le condizioni delle strade, le complesse procedure burocratiche. Con l’inaugurazione della centrale da parte del Ministro anche gli adempimenti burocratici saranno accelerati.

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